Nikon 24-120mm f/3.5-5.6G ED-IF AF-S VR Zoom-Nikkor, l’obiettivo trasformista

A cura di: Valerio Pardi

Presentato nel 2003, non è certo una novità nel catalogo Nikon, tuttavia, grazie alle recenti presentazioni del brand nipponico, si ripropone con un ruolo di tutto rispetto. Vediamo quale e come si comporta…


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Pur avendo alle spalle 5 anni di anzianità, quest’ottica si presenta con un look assolutamente attuale. Si tratta ovviamente di una versione G, quindi senza ghiera dei diaframmi, e l’aspetto esteriore è del tutto simile ai recenti 16-85mm DX o al celebre 18-200mm DX. La grossa differenza rispetto alle due ottiche appena citate è però la capacità del 24-120mm di coprire anche il formato full frame delle classiche reflex analogiche o dei sensori digitali FX della Nikon D3 e della D700.

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Piccolo e versatile, con un’escursione focale di 5x e lo stabilizzatore ottico, il 24-120mm VR è un’ottica multiuso molto interessante, soprattutto per le doti macro e per la presenza del veloce motore SWM.

Nel 2003, l’obiettivo andava a sostituire il precedente 24-120mm a cui mancavano i motori AF-S e la stabilizzazione; questo modello possedeva uno schema ottico risalente alla metà degli anni 90, periodo in cui Nikon proponeva interessantissime ottiche zoom con focale minima di ben 24mm, come il celebre Zoom Nikkor 24-50mm f/3.3-4.5s lanciato nel 1987.

Una zoom tuttofare che parte da una focale molto grandangolare è decisamente più versatile di un obiettivo che limita la propria escursione focale a campi più ristretti. Tuttavia l’ultima incarnazione di questa serie di zoom, offerta dal Nikon 24-120mm f/3.5-5.6G ED-IF AF-S VR Zoom-Nikkor, si è dovuta confrontare con quello che di fatto, era lo standard digitale di quel periodo, ovvero i sensori CCD in formato DX. È evidente che uno dei punti di forza di quest’ottica, il grande campo di 84°, veniva a mancare se utilizzata su un corpo reflex digitale che poteva sfruttare alla focale minima solamente 61° di campo. L’obiettivo d’altra parte si è confrontato anche con la gamma di ottiche specifiche DX per il formato piccolo del digitale e ciò ha fatto spesso credere, ingiustamente, che solamente le ottiche contrassegnate dal logo DX, potessero offrire le massime prestazioni sui sensori digitali.

Tutta questa serie di fattori hanno limitato molto il diffondersi di questo obiettivo che, invece, ha infinite armi con cui combattere, a partire proprio dall’estensione dello zoom, con un range di ben 5x che sul formato DX corrispondono a quelle di un’ottica da 36-180mm sul formato pieno, un’ottica tutt’altro che poco utile. Ma vediamo meglio…

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Il Nikon 24-120mm f/3.5-5.6G ED-IF AF-S VR montato su una reflex Nikon D300 con sensore DX

 

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