Cammino di Santiago de Compostela

A cura di: Roberto Roseano

Da alcuni anni meditavo di fare il Cammino Francese, circa 800 km a piedi nel nord della Spagna dai Pirenei al confine con la Francia (St.Jean-Pied-de-Port) sino a Santiago de Compostela in Galizia.
Ci sono tante ragioni per fare il Cammino. Ma quale che sia la ragione, tutti ritornano a casa entusiasti. Volevo capire perché.
Per me, poi, c’era una ulteriore motivazione: molte persone mi avevano detto che lungo il Cammino avrei potuto fare delle bellissime foto.
Così lo scorso anno ho deciso di partire in Agosto, dopo essermi allenato negli 8 mesi precedenti con uno zaino da 12 kg sulle spalle.

Poiché avevo a disposizione solo 15 giorni ho percorso circa metà del Cammino (380 km) arrivando sino a Carrión de los Condes, un paese di 2.000 anime in mezzo alla meseta, il brullo altopiano al centro della penisola iberica tra Burgos e León.

 



 

Quest’anno, sempre in Agosto, ho concluso il Cammino partendo da León (ho saltato 3 tappe considerate poco interessanti) e arrivando in 12 giorni a Santiago de Compostela (320 km).
In tutto ho percorso 700 km con una media di circa 26 km al giorno, alternando tappe brevi a tappe molto più lunghe. Il massimo l’ho raggiunto con l’ultima tappa: 40 km.
A parte qualche caso in cui non ci sono alternative, lungo il percorso ci sono vari centri abitati e tutti hanno alloggi per i pellegrini, per cui ciascuno può decidere la lunghezza delle sue tappe giornaliere.

Quale è il bilancio di questi due viaggi?
Mi è sempre piaciuto camminare, anche per molte ore al giorno, soprattutto per scoprire una nuova città, una località di mare o di montagna.
Però non avevo mai fatto l'esperienza di camminare per così tanti giorni verso una meta così lontana.
E neppure quella di cambiare alloggio ogni giorno, con l'incognita di quanti e quali sarebbero stati i compagni di camerata (ho passato qualche notte difficile a causa di chi russava oltre misura).
Scoprire ogni giorno luoghi nuovi, incontrare persone provenienti da tutto il mondo, condividere l'esperienza quotidiana della fatica, "conquistare" le tappe del percorso solo con i propri mezzi, superare le piccole avversità dell'on the road, questi sono tutti ingredienti che rendono il Cammino una esperienza intensa e indimenticabile.
Ad un fotografo, poi, il Cammino offre davvero mille spunti.
C’è una grandissima varietà di colori, dai verdi della Navarra e della Galizia ai gialli della Castiglia, in una grande alternanza di paesaggi: montagne, altopiani, pianure, fiumi, boschi, campi coltivati e campi fioriti, grandi piantagioni di girasole e cereali, valli lussureggianti e zone desertiche.
 

Questi paesaggi sono spesso punteggiati da pecore, capre, mucche, cavalli e … sempre da pellegrini in marcia. Per chi ama il ritratto i pellegrini sono davvero un interessante soggetto fotografico.

Sempre seguendo le frecce gialle, che costantemente indicano il Cammino, si attraversano molte città ricche di storia e con interessanti palazzi, piazze e monumenti. Spiccano ovviamente le stupende cattedrali di Pamplona, Burgos, León, Astorga e Santiago. Ma anche i piccoli paesi spesso rivelano dei tesori nelle loro chiesette. Inoltre, man mano che si avanza è bello vedere come cambia l’architettura delle abitazioni.

Per quanto riguarda il meteo, sono stato molto fortunato. Ho trovato quasi sempre giornate soleggiate ed il caldo era asciutto e sopportabile.


Solo qualche volta l'afa mi ha sfiancato. Pioggia poca e per poche ore. Anche in Galizia, considerata l’Irlanda di Spagna, ho preso pochissima pioggia. Di conseguenza ho avuto quasi sempre bei cieli azzurri e quando c’erano le nuvole spesso erano spettacolari.
 

In questi due viaggi ho portato con me la mia Nikon D700 optando per un solo obiettivo, lo zoom AF-S Nikkor 24-120mm. Quando si cammina per 7-8 ore al giorno ogni kilo in meno è una benedizione.
Camminare e fotografare non è semplice, un po' per il peso dell'attrezzatura in aggiunta al resto, ma soprattutto perché non ci si può fermare ad aspettare la luce giusta. In fondo si è pellegrini in marcia. Quindi bisogna fotografare velocemente e nelle condizioni in cui ci si trova.

A volte questo provoca un certo dispiacere. Altre volte resta il dubbio di cosa si è forse perso camminando al buio. Infatti al mattino partivo sempre intorno alle 6 con la luce della torcia elettrica. Però così alle 9 quando il sole cominciava seriamente ad illuminare e a scaldare, avevo già percorso 12 km.

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Parte 1 - Le prime 15 tappe

Parte 2 - Le ultime 12 tappe
 

Complessivamente ho scattato oltre 5.000 foto.
Le più belle, circa 700, le ho raccolte in due libri (sia cartacei che eBook) che ho pubblicato tramite il sito Blurb.com.

In questi due libri, ciascuno di 160 pagine, ho cercato di fornire delle indicazioni utili per chi vuole affrontare il Cammino e di documentare le cose più belle e interessanti che si incontrano ad ogni tappa.
Ci sono dei capitoli più lunghi ed altri più corti, poiché non sempre tutto è bello.
Spesso il Cammino interseca strade asfaltate e alcune tappe richiedono di camminare ai margini di strade anche molto trafficate e di attraversare zone industriali o brutte periferie.

Però complessivamente il bilancio è positivo, per cui adesso anch’io consiglio a tutti di fare l’esperienza del Cammino, soprattutto a chi ha la passione per la fotografia.
Se le parole non bastano, questi due montaggi video di mie foto potrebbero aiutare a prendere seriamente in considerazione l’idea di fare lo zaino e partire.
 


Video 1 - Le prime 15 tappe


Video 2 - Le ultime 12 tappe

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