Contrasto, 112 pagine, 60 fotografie,
25,00 euro
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In un paese dove il sesso
è simulato, evocato, esaltato, spinto al suo eccesso;
dove la finzione, d'obbligo,
è tutta intorno al corpo
e alle sue possibili e perverse combinazioni sessuali.
Ecco Pornoland, mondo fantastico
e parallelo dove quotidianamente vengono girati e prodotti
i film pornografici, uno dei
business più produttivo del mondo. Lo scorso anno
gli americani hanno speso 8 miliardi
di dollari nell'industria del sesso.
E la quantità di denaro diventa ancora più
grande di qualsiasi altro business del mondo se si considerano
i profitti di tutti i paesi
che nel mondo sono coinvolti nell'industria
del porno. Le fotografie
di Stefano de Luigi, e il testo
che le accompagna di Martin Amis (uno dei
più importanti scrittori inglesi di oggi), ci guidano
in questa terra, tra attori
capaci di prestazioni straordinarie (anche se non proprio
da Actor's Studio), registi
in grado di girare un intero film in un solo giorno, set
improvvisati, plot quasi inesistenti
e scenografie sempre uguali
l'una all'altra. Il viaggio,
con le sue tappe a Berlino, Budapest, Parigi, Tokyo, Los
Angeles, non è fatto di facili moralismi, giudizi
affrettati e ansie di redenzione.
Lo sguardo di Stefano De Luigi
e le parole di Martin Amis
raccontano con meraviglia e sincero rispetto, a volte divertimento
e ironia, un mondo poco noto
fatto di colori soffusi e crudezze efferate, corpi contorti
e scoppi di risa, tenerezze inaspettate e situazioni al
limite dell'assurdo.
Marc Chagall, un
maestro del '900
Torino, GAM - Galleria d'Arte Moderna,
dal 24 marzo al 4 luglio 2004
La Galleria d'Arte Moderna, GAM,
di Torino ospita centoquaranta
opere fra le maggiori dipinte da Marc Chagall,
uno dei maestri più amati del secolo scorso, nel
cinquantenario della straordinaria esposizione ordinata
dall'artista stesso a Torino alla fine del 1953
(la prima dopo il lungo esilio americano e il suo ritorno
a Parigi).
L'esposizione offre l'opportunità per un esame
critico di tutte le fasi dell'avventura
artistica di Chagall: dagli esordi nei primi
anni del '900, nella sua Vitebsk e Mosca, all'incontro
con le avanguardie artistiche
europee, conosciute attraverso le collezioni di Morozov
e Sciukin; dal primo soggiorno parigino
al rientro nella Russia rivoluzionaria.
E poi dal '22 in avanti a Parigi,
in seguito negli Stati Uniti
in fuga dagli orrori della guerra e della persecuzione razziale,
poi di nuovo a Parigi e nel ritiro di Saint-Paul-de-Vence
sulla Costa Azzurra.
All'originalità della lettura critica si accompagna
la spettacolarità delle
opere, talvolta capolavori
celeberrimi, come Sopra la città, La passeggiata,
il trittico formato da Resistenza, Resurrezione, e Liberazione,
Il circo su fondo nero, e opere rarissimamente
esposte come Nudo sopra Vitebsk, L'uccello sopra gli innamorati.
Il catalogo è edito
da ArtificioSkira.
Altre informazioni: www.marcchagall.it
e www.gamtorino.it.
XV Premio Yann Geffroy
© Tim Hetherington
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La XV edizione del Premio Yann Geffroy
è stato assegnato ex-aequo ai fotografi Tim
Hetherington per il progetto fotografico Blind
School Link project (che descrive la realtà
quotidiana in due scuole per ragazzi non vedenti, una in
Sierra Leone e l'altra nel Regno Unito, ed evidenzia ottime
capacità nello sviluppo organico di un tema oltre
a rivelare grande forza espressiva tradotta in un linguaggio
fotografico coerente e maturo non privo di una certa poeticità)
e ad Aubrey Wade per il servizio fotografico
a colori Chromosome 17 – Rosie's
Story (che tratta la storia di una bambina di 20
mesi affetta da sintomi di disordine mentale dovuti a una
malattia cromosomica rara, affrontata non con rassegnazione
dolorosa ma con il desiderio di migliorare la qualità
di vita anche se minima e breve).
© Aubrey Wade
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La giuria ha inoltre assegnato una menzione d'onore al
fotografo Ziv Koren per il servizio a colori
Louai Mer'i, a Sergeant, is Going
Home (sul ritorno alla quotidianità di un
militare israeliano che, gravemente ferito, ha subito l'amputazione
di entrambe le gambe, lavoro svolto seguendo il protagonista
nei mesi successivi all'incidente, nella lunga difficile
riabilitazione e la voglia di ricominciare nonostante tutto).
Il Premio Yann Geffroy è
stato istituito a partire dal 1990
per ricordare un collaboratore dell'Agenzia Grazia
Neri, ricco di qualità positive e di creatività,
scomparso prematuramente. È per questa ragione che
il Premio viene tradizionalmente attribuito a una storia
che interpreta fotograficamente,
tanto nella forma quanto nel contenuto, una soluzione
in positivo di un problema sociale, politico, scientifico,
ecologico.
Per altre informazioni: www.grazianeri.com.