Dopo aver reso omaggio a Bernardo Bertolucci e Anna Magnani
le seicentesche Scuderie Aldobrandini
del Comune di Frascati (in collaborazione con l'Archivio
Tazio Secchiamoli) propongono dal 28 marzo al 2 maggio una
nuova mostra: Storie di cinema
di Tazio Secchiaroli, il primo fotoreporter
di cinema nella storia italiana della fotografia.
La mostra, curata da Giovanna Bertelli, introduce il visitatore
al percorso fotografico dell'autore, dall'inquadratura agli
scatti presenti su ogni singolo provino fino alla scelta
della fotografia da stampare.
Sono presenti gli scatti dai set: Blow
Up di Michelangelo Antonioni dove attore protagonista
era David Hemmings; 8 e 1/2
di Federico Fellini, con il quale Secchiaroli ha avuto un
sodalizio trentennale sin dai
tempi della Dolce Vita, dove
si ammira una splendida Claudia Cardinale; Cleopatra
di Joseph L. Mankiewicz con le foto, oltre che di Richard
Burton e Liz Taylor, dei centurioni romani in pausa che
fumano o leggono il giornale; La Decima
Vittima di Elio Petri con Ursula Andress; Per
Qualche Dollaro in Più di Sergio Leone con
Clint Eastwood e con Cinecittà trasformata in uno
sperduto west; Una Giornata Particolare
di Ettore Scola; I Girasoli
(la parte girata in URSS) di Vittorio De Sica; La
Moglie del Prete di Dino Risi.
Ci saranno anche gli scatti dal set di Richard
Avedon che fotografa Sophia
Loren (della grande diva Secchiaroli e stato per
trent'anni fotografo personale).
Per ognuna delle otto storie di cinema
presenti in mostra è stata isolata dalle 36
pose di un rullino, una striscia
con sei fotogrammi, stampata
in grande formato e circondata da vintage print e dal provino
originale.
L'ultima immagine è la scelta
conclusiva, la soluzione del
percorso iniziata con la visione del contatto.
© Francesco Scavullo |
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La Galleria Carla Sozzani di Milano, in collaborazione
con Vogue Italia e Caractère, ospita fino al 4 aprile
un Tribute to Francesco Scavullo,
omaggio al fotografo di moda Francesco Scavullo, scomparso
lo scorso gennaio a New York. Autore di ritratti molto semplici,
ma non per questo meno studiati, maestro del fondale piatto
e della luce diffusa, capace di restituire la spontaneità
delle celebrità da lui riprese, Scavullo - nato nel
1921 a New York da emigranti italiani - iniziò a
lavorare giovanissimo in un
laboratorio fotografico, per approdare nel 1948 alla rivista
Seventeen. Collaborerà
poi con le principali riviste di moda:
da Harper's Bazar a Glamour,
a Cosmopolitan, per il quale
ha realizzato centinaia di copertine. Ma i suoi scatti sono
comparsi anche su settimanali come Life
e Time e su pubblicazioni musicali
come Rolling Stone.
Per informazioni:
www.galleriacarlasozzani.org.