News

A cura di:

Cieli Olimpici

Per anni, dall'abbaino di casa e dalle finestre delle camere dei figli, Enzo Isaia ha fotografato una Torino emblematica e insolita, evitando il centro urbano e il traffico, ma puntando al cielo. Foto che sembrano essere paesaggi in attesa dell'arrivo di qualcuno, una visione del tutto originale e fuori dal comune della città protagonista dei Giochi Olimpici Invernali 2006. Figlio di pilota, Isaia ha ereditato l'abitudine di guardare il cielo e di passare le giornate con il naso all'insù, ma nel suo caso l'occhio è quello di un fotografo.


Con lo scopo di suscitare pensieri, riflessioni, sul passato e sull'avvenire della città, i soggetti scelti sono i monumenti simbolo di Torino: la Basilica di Superga, punto carismatico della città, la Mole Antonelliana, che con la sua punta evoca un candelabro misterioso, il Monte dei Cappuccini, immortalato sempre con colori o effetti atmosferici che ricordano la tragedia dell'assedio di Torino e il Rocciamelone.
Fino al 28 febbraio le 60 fotografie di Isaia sono in mostra presso la Sala Bolaffi di Via Manzoni 7 a Milano.


One people

 

Guide TimeOut
Con le ultime uscite (tra le altre New York, L'Avana, Berlino, Shanghai e Lisbona) le guide Time Out sulle più interessanti città del mondo - edite in italiano da Tecniche Nuove - sono ormai una presenza consistente in libreria. Prodotte e confezionate dalle stesse redazioni che firmano le celebri riviste settimanali di Londra e New York, le guide Time Out sono caratterizzate da un sistema di informazione a 360° e da una ricerca continua di peculiarità del luogo di destinazione. Conosciute in tutte il mondo per la ricchezza e varietà delle sezioni contenute, hanno come scopo prioritario l'utilità e quindi ogni suggerimento è completo di indirizzi, numeri di telefono, siti web, informazioni legate agli spostamenti, orari, prezzi, modalità di pagamento, ecc. Le cose da vedere e da non mancare, certo, ma anche mille indicazioni su acquisti, dormire, mangiare e divertimento.

 

Web Passage of Time Photo
La rete come archivio e memoria del tempo che passa. Qualche settimana fa il Corriere della sera ha lodevolmente segnalato un fenomeno nascente sul Web: i Passage of Time Photo. Blog di famiglie e singles, un rito fatto di ritratti digitali messi in successione online (da una foto all'anno a una al giorno) per vedere/mostrare come si cambia, catturare e misurare i mutamenti.
La famiglia argentina di Diego e Susy Golberg ha avviato il fenomeno: dal 1976 hanno cominciato a fotografare i propri volti e quelli dei loro tre figli, lo stesso giorno dell'anno, e da allora a oggi hanno immesso in rete una foto all'anno su Internet (http://zonezero.com/).
Tra i siti segnalati dal quotidiano ricordiamo il blog del regista cinematografico Raj Nair, iniziato nel 1999 (http://rajnair.com/time/); quello di tre fratelli con ritratti che partono dal 1983 (http://fotos.fliarubinstein.com.ar/); il The daily photo project di Jonathan Keller (http://www.c71123.com/daily_photo/); il diario che andrà avanti «fino alla morte» di Noah Kalina (http://www.supyo.com/home/index.html); il sito di Jean-Michel Gobet che dal settembre del 2002 fotografa se stesso ogni giorno puntualmente alle 9 e 09 (http://www.09h09.com/).

Metodi di pagamento: