Omaggio

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A Parigi un'estate italiana
Maison Européenne de la Photographie

Dal 21 giugno la Maison Européenne de la Photographie di Parigi dedica la rassegna Un été italien alla fotografia italiana contemporanea, articolata in quattro mostre: Gabriele Basilico, "Fotografie 1978-2006" (fino al 15 ottobre); "Una storia privata: la fotografia contemporanea italiana nella collezione di Anna Rosa e Giovanni Cotroneo" (fino al 15 ottobre); Francesco Jodice, "Crossing" (fino al 10 settembre); Patrizia Mussa, "La buona ventura'' (fino al 10 settembre).

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© Gabriele Basilico - Ault, 1985

Gabriele Basilico, Fotografie 1978-2006
"Da diversi anni mi dedico alla fotografia del paesaggio urbano. Vedo la città come un grande corpo in trasformazione e mi applico a coglierne i segnali, come un medico che indaga sui cambiamenti del corpo umano. Continuo a coltivare un'irresistibile attrazione per la città ‘tipo' e in particolare per le periferie, dove, dal punto di vista dell'architettura, la concentrazione creativa e la qualità del progetto si diluiscono fino a perdersi. È nelle periferie che i modelli originali, cioè i protagonisti della cultura architettonica, si declinano all'infinito in una produzione anonima e differenziata che ha cancellato il suo codice genetico. Sono ugualmente attratto dalle zone di frontiera, dai limiti delle città dove le contraddizioni di linguaggio sono più evidenti, dove lo sguardo identifica dei caratteri formali che interessano raramente la critica dell'architettura e che gli urbanisti liquidano spesso in modo in modo sommario. Può darsi che l'atto di fotografare, inteso come lettura dei caratteri, potrà aiutarci a comprendere meglio la forma semplice o complessa dei luoghi, a coglierne analogie e differenze con altri luoghi, nell'illusione di familiarizzare, di ottenere, nel confronto obbligato delle immagini, una possibile integrazione. Un modo un po' speciale per cercare di ridefinire un'identità del paesaggio contemporaneo".

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© Gabriele Basilico - Beirut, 1991

"Gabriele Basilico non ama viaggiare, eppure le sue fotografie descrivono un panorama infinito di luoghi. Ama le città, le fabbriche, le strutture, ma per rappresentarle abbandonate, vuote, inutili. In quest'epoca di velocità, Basilico loda e pratica la lentezza. Si sforza di sfidare la velocità che fa parte del nostro mondo contemporaneo e di rallentare la realtà fino all'immobilismo allo scopo di esprimerne il senso … La maggior parte dei soggetti di Basilico sono dei paesaggi urbani, dei palazzi residenziali o delle fabbriche; i paesaggi sono raramente considerati al di fuori del loro contesto urbano. Eppure, lo sguardo di Basilico non è quello del cittadino blasé. Si comporta piuttosto da pellegrino, migrante da una città all'altra, di modo che i paesaggi segnino semplicemente una transizione, un mezzo per passare da una situazione urbana alla seguente". (Francesco Bonami, estratto da "Gabriele Basilico", Phaidon, 2001)

"Una storia privata, la fotografia italiana contemporanea italiana nella collezione di Anna Rosa e Giovanni Cotroneo"

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© Mimmo Jodice - Testa mediterranea

La Maison Européenne de la Photographie propone di andare alla scoperta dell'universo di una coppia di collezionisti italiani, Anna Rosa e Giovanni Cotroneo, attraverso la presentazione di una selezione di opere fotografiche dalla loro collezione. Da più di 30 anni Anna Rosa e Giovanni Cotroneo sono appassionati di arte. Prima quadri del 17° e 18° secolo, poi arte contemporanea e fotografia. Il punto di partenza della loro collezione di foto è una veduta di Napoli, di Mimmo Jodice, acquistata in un'epoca in cui la fotografia non occupava ancora lo spazio conquistatao oggi, ma di cui i Cotroneo intuiscono l'evoluzione. La selezione presentata dal direttore della Mep, Jean-Luc Monterosso, ha una parte "classica" (con immagini di Vincenzo Castella, Antonio Biasiucci, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Francesco Jodice, Luigi Ghirri, Donatello Spaziani e Raffaella Mariniello, Claudio Abate, Elisabetta Catalano, Ferdinando Scianna, Mario Giacomelli, Silvio Wolf e Gabriele Basilico) e una seconda parte dedicata a giovani autori. Assieme, indicano le grandi tendenze della fotografia italiana contemporanea.

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© Ferdinando Scianna

Marpessa
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© Michelangelo Pistoletto
Specchio di famiglia

Francesco Jodice, "Crossing"
Nell'occasione di Un été italien, Francesco Jodice presenta la sua ultima creazione concepita specialmente per la Maison Européenne de la Photographie: Crossing è una serie di clichés a grandezza naturale di persone comuni che camminano verso il fotografo ignorando di essere fotografate. Questi clichés sono presi dal vero e a caso. In seguito sono disposti gli uni accanto agli altri, per ricostituire un'illusione di continuità tra i soggetti e lo spazio che occupano. Involontariamente i personaggi pongono la domanda dell'identità e della loro appartenenza allo spazio che attraversano.

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© Francesco Jodice - Crossing

Patrizia Mussa, "La buona ventura"
Nell'ambito del progetto Etranges Etrangers, la Maison Européenne de la Photographie ha incaricato diversi fotografi di realizzare dei lavori sul tema delle comunità straniere. Queste fotografie entreranno a far parte della collezione della Mep. Patrizia Mussa ha inaugurato questi incarichi con i suoi ritratti di famiglie o di personalità venute a Parigi a cercare fortuna che dicono tutti qualcosa sull'identità italiana.

"A volte irrazionale, senza neanche che l'emozione o la necessità la ispirino, la ricerca della buona ventura spinge irresistibilmente verso nuove realizzazioni. In questi tempi di migrazioni libere e selvagge, non sono né la sopravvivenza né la repressione ad aver spinto Carlo, Maurizio, Riccardo, Toni, Eleonora a tentare la sorte su questa terra generosa e amichevole. Albagaia, Galatea, Giulia Niccolò, Pietro, Federico, loro, sono nati qui. Qui hanno le loro radici, qui sono cresciuti. Ma nel loro profondo canta la piccola musica originale che ricorda loro, con tenacità ed evidenza, attraverso piccoli segni e gesti, la loro appartenenza primaria" (Patrizia Mussa).

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Patrizia Mussa - Bruno Frisoni

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