Ritratti

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100 anni d'Italia

Lasciar parlare la vita attraverso il lavoro. E i lavoratori attraverso le loro storie. Nasce da questa idea il progetto "Ritratti. 100 anni di Italia attraverso volti, storie, testimonianze, ricordi dei lavoratori": una mostra, 100 documentari, un libro. È un diario lungo un secolo che racconta la quotidianità e le passioni, le battaglie e le conquiste, i problemi e le trasformazioni di un mondo che ci appartiene.


Alberto Agliotti
33 anni, artista di strada nel gruppo Bandaradan, Ferrara
"Insegnavo in una scuola di elettrotecnica. Un giorno, a fine lezione, mi si avvicina un gruppo di ragazzine e la più coraggiosa dice: 'Professore, lei ieri sera era in piazza Castello e faceva la gallina!'.
A quel punto si imponeva una scelta. Ed eccomi qua".
Maurizio Pala
26 anni, artista di strada nel gruppo Bandaradan, Ferrara
"Una volta la preside della scuola che frequentavo mi vide fare cappello: voleva convocare i miei genitori per sapere se avevo problemi in famiglia".
Davide Tilotta
30 anni, artista di strada nel gruppo Bandaradan, Ferrara
"Quand'è che è diventato un lavoro? Grazie al governo attualmente in carica non c'erano altre speranze. E così abbiamo deciso di emigrare. Solo che non ci lasciano uscire! Allora andiamo in giro per l'Italia".
Sergio Pejsachowicz
29 anni, artista di strada nel gruppo Bandaradan, Ferrara
"Il passaggio effettivo dal divertimento al lavoro avviene quando esci di casa con in testa la tuba e lo strumento sulle spalle, e i tuoi genitori ti salutano dicendo: 'Buon lavoro!'. Ieri abbiamo suonato fino alle tre del mattino e oggi, quando abbiamo iniziato lo spettacolo, il mio primo pensiero è stato:
'Ma perché non vado a lavorare in banca?'".


Valter Paolini
55 anni, casaro del parmigiano reggiano,
Reggio Emilia

"Il parmigiano reggiano è vivo e caldo
come il culo di una donna. La lavorazione assomiglia al corteggiamento: non ci sonoregole standard da seguire, ogni volta interviene qualche fattore nuovo.
In questo modo anche la tua personalità può fare la differenza: devi imparare a sentire la vita della forma.
Insomma, il parmigiano è sentimento!".
Per un intero anno la redazione di Ritratti, uno staff di ricercatori, fotografi, registi, operatori, montatori, è andata in giro per l'Italia, da Aosta a Trapani, da Cagliari a Trento, per fotografare un gran numero di lavoratori, più di 500, e raccogliere in video la loro testimonianza.
Un viaggio in Italia alla ricerca di protagonisti, testimonianze, facce, luoghi, memorie delle persone che hanno contribuito a costruire il nostro Paese. Il mondo che emerge è vario, la realtà trasversale. Volti e parole, idee e contraddizioni si fondono: accanto agli operai di Torino ci sono i cassintegrati di Termini Imerese, alle rivendicazioni degli anziani si affianca la precarietà dei giovani.
I personaggi sono persone normali, giovani e vecchi, donne e uomini, protagonisti del passato e del presente, con una storia straordinaria da raccontare: la loro e quella di 100 anni d'Italia.
Pensato per festeggiare il centenario della CGIL, che si celebra quest'anno, e prodotto per l'Associazione Centenario CGIL da Pippo Onorati, fotografo e designer, e dalla sua società Mammanannapappacacca Srl, Ritratti è un'opera artistica inedita che non parla solo di politica: ha l'ambizione di acquisire un valore storico, culturale e sociologico da tramandare. E si rivolge al cuore e alla testa del pubblico.

Con il materiale raccolto sono stati realizzati una mostra, una serie di 100 documentari, un libro. La mostra è composta dai ritratti fotografici dei lavoratori e dai loro racconti. Al 15° congresso nazionale CGIL di Rimini viene inaugurata l'opera complessiva: 222 pannelli in Pvc formato 240x150 cm, stampati in quadricromia, con stampa resistente alle intemperie, montati su strutture triangolari autoportanti.

 

 




Ido Trevisan
78 anni, operaio in pensione dello iutificio, Piazzola sul Brenta (Padova)
"Sono arrivato in officina in tempo di guerra perché mancava la manodopera,
i ragazzi più grandi erano impegnati al fronte. Erano gli anni bui della dittatura.
Gli operai fascisti ci trattavano male, si comportavano da padroni e per lavorare
ci costringevano a fare la tessera del partito fascista".
Rina Tonegato
88 anni, operaia in pensione dello iutificio, Piazzola sul Brenta (Padova)
"Da piccola non ho avuto tempo per sognare perché a 12 anni ho iniziato a lavorare.
Avrei voluto studiare, ma a quei tempi era un lusso".
Edoardo Scalco
75 anni, operaio in pensione dello iutificio, Piazzola sul Brenta (Padova)
"Avevo visto la fabbrica sempre da fuori. Facevo il marmista ed ero abituato
a lavorare all'aria aperta. Per adattarmi ci sono voluti quattro mesi".

Dopo Rimini, Ritratti prosegue il suo tour per le principali piazze italiane. La scelta dei grandi spazi all'aperto non è casuale: storicamente le piazze sono per i cittadini e i lavoratori il luogo della protesta e della contestazione, della conquista delle libertà e dei diritti. I documentari "centoXcento Ritratti. 100 storie X 100 anni" raccontano l'Italia in video. Ogni cortometraggio, di durata variabile (dai 5 ai 20 minuti), è incentrato su un personaggio, un territorio, un avvenimento, una vita. Il libro "IO HO 100 ANNI" raccoglierà i ritratti fotografici e le testimonianze dei lavoratori. Stampato a colori, conterà circa 160 pagine. Il formato ipotizzato è A3, mentre il prezzo di copertina sarà tale da rendere il volume accessibile.


Juan Carlos Pierotto
58 anni, RSU coordinamento immigrati, Vicenza
"Lavorare in squadra ti fa capire che non conta il colore della pelle, nera, gialla, rossa.
La cosa importante è aprirsi alle persone, pretendere di essere aiutato e aiutare.
Nella parola migrante non c'è solo un significato legato alla provenienza
geografica ma anche un senso romantico della scoperta culturale".
Emmanuel Maffi
48 anni, dirigente sindacale, Vicenza
"Sono impiegato alla Camera del Lavoro di Vicenza. Ufficialmente mi occupo dei
problemi legati al lavoro ma in realtà sono un confessore.
Qualche tempo fa una persona è venuta a domandarmi come separarsi dalla moglie. Arrivano a chiedermi veramente di tutto".
Moussa Tamoud
37 anni, operaio tessile, Vicenza
"Ho visto crescere la percentuale dei lavoratori extracomunitari nelle fabbriche:
integrare le diverse culture è una sfida per la società italiana, ma anche per il mondo industriale. Io faccio quello che posso come rappresentante sindacale
per la Cgil, per costruire un futuro migliore ai nuovi figli dell'Italia".

Chi è
Pippo Onorati è fotografo, designer, regista e comunicatore. Dopo aver esercitato il mestiere di giornalista (per la Repubblica, l'Unità, il Manifesto, Gambero Rosso, Arcigola Slow Food, il Salvagente, l'Asca), nel 1993 ha iniziato a collaborare con Oliviero Toscani per Benetton, occupandosi del centro ricerche sulla comunicazione Fabrica, del mensile Colors e di progetti di comunicazione in tutto il mondo. Nel 1998 fonda Mammanannapappacacca Factory, società di fotografia, video e design, con la quale realizza mostre fotografiche, libri, cataloghi, calendari, pubblicità per, tra gli altri, Jovanotti, Rai, Mediaset, Mtv, Artè, Benetton, Nikon, Lavazza, Tim, Esperya, Ferrara Buskers Festival, Gambero Rosso, Comune di Siena, Comune di Ravello. Tra i suoi ultimi lavori, la mostra "Salaria 113", per il Festival Internazione della Fotografia 2003 di Roma, con i ritratti degli "abitanti" della facoltà di Scienze della comunicazione dell'università La Sapienza di Roma, in via Salaria 113 appunto, dove insegna da tre anni. Nel 2004, i ritratti dei dipendenti Vodafone, oltre diecimila persone fotografate in tutta Italia avvalendosi del suo staff di collaboratori, e il calendario del X Municipio di Roma, il più popoloso della capitale.

www.mammanannapappacacca.it
www.100annicgil.it


Gianni Berengo Gardin
75 anni, fotografo, Milano
"A 23 anni ho preso in mano per la prima volta una macchina fotografica.
Ero un ragazzo molto introverso e con grandi difficoltà di linguaggio e di comunicazione.
Poi ho scoperto questo oggetto meraviglioso, con il quale potevo raccontare delle storie.
È stato subito amore. Oggi con il digitale sembra tutto più facile.
Ma le nuove generazioni hanno perso il gusto del racconto.
Per me la fotografia è prima di tutto documento: anche per questo ho raccolto
1.250.000 negativi in un archivio, una bella fetta di storia".

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