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World Report Award 2012, Premio italiano di Fotogiornalismo

Il Festival della Fotografia Etica di Lodi ha il piacere di presentare la seconda edizione del World.Report Award 2012, Premio Italiano di Fotogiornalismo (lo scorso anno ad aggiudicarselo è stato Fausto Podavini con il suo reportage MI RE I LA). Il Festival della Fotografia Etica, che si terrà a Lodi dal 19 al 22 aprile, nasce e viene gestito con logiche di volontariato culturale e vuole avvicinare il grande pubblico a contenuti di rilevanza etica, utilizzando la fotografia come strumento di comunicazione e conoscenza. Il Festival si è imposto all’attenzione del pubblico per il livello qualitativo e la dimensione internazionale dei fotografi che hanno preso parte alle precedenti edizioni. L’ambito del Premio è quello del fotoreportage sociale e documentario: le vicende degli uomini, le loro storie, gli eventi delle società, i fenomeni e i cambiamenti dell’umanità. Possono partecipare al Premio i fotografi italiani e stranieri con reportage di fotografia sociale. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i fotografi senza limiti di età e senza vincoli rispetto a precedenti pubblicazioni del reportage. Il premio in denaro, stabilito in 3.000 euro, vuole essere un supporto a chi si impegna in questo settore della fotografia che porta all’attenzione del pubblico le vicende dell’uomo. I reportage dovranno pervenire entro il 10 marzo 2012. Per bando e modalità di partecipazione: www. festivaldellafotografiaetica.it

© Fausto Podavini
© Fausto Podavini

 

 


Afriche contemporanee

Fino al 28 gennaio la Young Gallery di Bruxelles presenta Portraits in Africa, Then & Now, una collettiva di fotografia contemporanea sul tema dell'Africa, con la collaborazione dell’esperto di arte contemporanea africana Walter De Weerdt. I dieci autori (Hector Acebes, Philippe Bordas, Jean-Dominique Burton, Gordon Clark & Leon Botha, Francesco Giusti, Mario Marino, Marc Riboud, Denis Rouvre, Jürgen Schadeberg, Malick Sidibé) sono grandi fotografi e giovani talenti, africani e non, che propongono una visione creativa, originale e varia dall'Africa, delle Afriche di oggi e ieri. Ci piace ricordare, tra tutti, Francesco Giusti - con i suoi singolari ritratti dei Sapeurs in Congo (che nel 2010 gli hanno fatto vincere il secondo premio al World Press Photo nella categoria Arts and entertainment) per il suo reportage - e Denis Rouvre che si è aggiudicato il premio Hasselblad Masters 2012 nella categoria Ritratti.

© Denis Rouvre
© Denis Rouvre
© Francesco Giusti
© Francesco Giusti
© Philippe Bordas
© Philippe Bordas

 


Evgen Bavčar, fotografare senza vedere

Come vede, cosa fotografa, quali immagini cerca di fermare un non vedente? La mostra fotografica Il buio è uno spazio dello sloveno Evgen Bavčar - al Museo di Roma in Trastevere, fino 25 marzo - dà delle risposte. Le sue sono "visioni dell'anima" oniriche e toccanti, che prendono forma dai ricordi e dalle suggestioni evocate dal mondo circostante, che sfidando la sua cecità il fotografo rielabora. Bavčar è non vedente dall’età di dodici anni, quando due terribili incidenti hanno gettato nel buio la sua vita. Costretto a fuggire dall’oscurità esteriore restituisce il frutto della sua ricerca attraverso una serie di immagini mentali che attinge da un "presepe di ricordi". Dall’archivio della memoria estrae immagini che svelano un mondo interiore ricco e circondato di misteri. Le sue fotografie hanno il profumo della Slovenia ed esprimono il ricordo di spazi, luci e forme della sua infanzia. Molti gli chiedono come fa a fotografare. «Mi dovete chiedere non come, ma perché fotografo», risponde, «scatto in rapporto ai rumori, ai profumi e soprattutto in relazione alla mia esperienza della luce. Poi scelgo le mie foto facendomi consigliare da amici con lo sguardo libero da ossessioni personali».

© Evgen Bavčar / Courtesy Esther Woerdehoff 2011

 

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