Sguardi 94

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Editoriale

Sguardi di maggio si apre con una lunga intervista - in parallelo - ai tre vincitori italiani del World Press Photo, il premio di fotogiornalismo più importante al mondo: a Bruno D’Amicis e Alessandro Penso sono andati i primi premi nelle prestigiose sezioni Natura Foto singole (per un’immagine di una volpe del deserto legata, scattata in Tunisia) e Notizie generali Foto singole (per un’immagine di un campo di accoglienza di rifugiati siriani in Bulgaria); mentre al portfolio di Gianluca Panella è andato il terzo riconoscimento nella sezione Notizie generali Reportage per il suo lavoro sul blackout nella Striscia di Gaza.

È poi il turno di leggende, del nostro attuale e recente tempo. Attraverso i diversi codici visuali di due interpreti della modernità esposti a Roma uno accanto all’altro: da una parte, il padre della Pop Art Andy Warhol, creatore di icone-rivisitazioni che spaziano da Coca Cola e zuppa Campbell a Mao e Marilyn Monroe; dall’altra, Terry O’Neill che per decenni ha fotografato miti di cinema, musica, moda, politica e sport, da Sean Connery e Beatles a Nelson Mandela e Muhammed Ali.

Il regista tedesco Wim Wenders, questa volta nelle vesti di fotografo, declina il tema del paesaggio con la sua collezione di visioni urbane, spesso protagoniste anche dei suoi film, colte tra il West americano e l’Oriente, la Russia e la sua Germania. L’attualità lo ha visto protagonista anche all’ultimo Festival di Cannes dove ha celebrato il trentennale della Palma d’Oro al suo Paris, Texas e ha presentato Il sale della Terra, film-documentario sulla vita e il lavoro di Sebastião Salgado firmato assieme a suo figlio Juliano Ribeiro Salgado. Per mezzo di fotografie, dipinti, video, installazioni, il paesaggio è esplorato anche nella mostra di arte contemporanea - prodotta dal Mart di Rovereto - Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape.

L’incrocio tra la primavera e l’inizio dell’estate è stagione di festival. Sguardi presenta le multiformi proposte di rassegne come Fotografia Europea (a Reggio Emilia), Photofestival (a Milano) e CineFotoFestival (a Roma), con workshop, letture portfolio, lectio magistralis, visite guidate, incontri con gli autori e, soprattutto, mostre dedicate a generi vari - dal ritratto allo still life, dal reportage alla ricerca - e autori affermati e nomi emergenti come Pentti Sammallahti e Mario Dondero, Luigi Ghirrie Sarah Moon, Herbert List ed Emilio Lari.

Le parole del suo direttore-editore Emanuele Cuccuzza presentano la rivista Image in Progress, una vetrina della fotografia creativa contemporanea nelle sue svariate forme (pubblicità, moda, arte), un semestrale rigorosamente cartaceo giunto al suo quinto numero, pubblicato in lingua inglese, che racconta la fotografia come espressione creativa e artistica e medium editoriale e pubblicitario.

Sono due i libri segnalati in questo numero: Testament di Chris Hondros, una raccolta di fotografie e testi di uno dei più famosi fotografi di guerra scomparso tre anni fa a Misurata in Libia, e An American Odyssey, una riscoperta delle prime cartoline-fotografie a colori del Nuovo Mondo, da Atlantic City al Grand Canyon.

Si chiude con le news: su PhotoMed, appuntamento nel sud della Francia con la fotografia proveniente dal Mare Nostrum che quest’anno ospita la fotografia italiana; sulla retrospettiva, a San Gimignano, di Elliott Erwitt con molti degli scatti più rappresentativi della sua produzione: sul dialogo, a Roma, tra linguaggio dell’immagine fotografica e cinematografica di Vittorio Storaro, memorabile vincitore di tre premi Oscar per la fotografia (Apocalypse Now, Reds, L’Ultimo Imperatore). Per riflettere, ancora, sullo scrivere con la luce.

Buone visioni e letture con Sguardi.

[Antonio Politano]

 

 

 

 

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