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PhotoMed 2014

Quest’anno ospite di PhotoMed - il festival di Sanary-sur-mer, cittadina della Costa azzurra, giunto alla sua quarta edizione - è la fotografia italiana. Mimmo Jodice ne è l’invitato d'onore, con i suoi ritratti di statue antiche, sorprendenti di vita, e fa tornare alle origini del mondo mediterraneo con le sue fotografie di paesaggi e mare, ponte tra l'antico passato e un presente immutabile che sembra eterno. Tra le tante iniziative, segnaliamo quelle proposte da Alessandra Mauro, commissario per l'Italia del festival, che attraverso Sogni e visioni e La scena del quotidiano invita alla scoperta di cinque fotografi italiani; inoltre, Paolo Verzone con il suo lavoro sulla vita dei cadetti nelle accademie militari dei paesi mediterranei; Stefano De Luigi, con la sua mostra iDyssey con in mano e per occhio un iPhone sulle orme di Ulisse in un Mediterraneo contemporaneo.

 

 

 

Elliott Erwitt

A San Gimignano, fino al 31 agosto, la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada ospita la mostra Elliott Erwitt, curata da Biba Giacchetti che ripercorre la carriera e i temi principali della poetica del fotografo americano Elliott Erwitt attraverso 42 scatti da lui stesso selezionati come i più rappresentativi della sua produzione artistica. Esposti, inoltre, nove autoritratti, un’esclusiva di questa mostra, un “evento nell’evento”, tra cui quelli a colori in cui l’artista veste i panni di André S. Solidor, alter ego inventato per ironizzare sul mondo dell’arte contemporanea e sui suoi stereotipi. Grande autore Magnum, reclutato nel 1953 all’interno della celebre agenzia direttamente da Robert Capa, Elliott Erwitt ha firmato immagini diventate icone del Novecento. Tra queste, in mostra a San Gimignano alcune delle più celebri: il bacio di due innamorati nello specchietto retrovisore di un’automobile, una splendida Grace Kelly al ballo del suo fidanzamento, un’affranta Jacqueline Kennedy al funerale del marito, i ritratti di Che Guevara e Marilyn Monroe, alcune foto appartenenti alla serie di incontri tra i cani e i loro padroni, iniziata nel 1946. E ancora, gli scatti che Erwitt, reporter sempre in viaggio, ha raccolto per il mondo, a contatto con i grandi del Novecento ma anche con la gente comune. E i paesaggi, le metropoli. Gli scatti di denuncia, in cui al suo sguardo di grande narratore si mescola sempre ironia e leggerezza, e la sua capacità di trovare i lati surreali buffi anche nelle situazioni più drammatiche. 

 

Vittorio Storaro, Scrivere con la luce

Un racconto fotografico di un maestro della cinematografia, vincitore di tre premi Oscar per la fotografia (Apocalypse Now, Reds, L’Ultimo Imperatore). Scrivere con la luce di Vittorio Storaro torna a farsi vedere. In mostra, nel cuore di Roma, presso la Galleria Sinopia di Raffaella Lupi. Un progetto di ampio respiro che si articola nella trilogia di libri edita negli anni e di cui la mostra fotografica, rappresenta un completamento, il risultato di vari anni di ricerche sulla luce, sui colori, sugli elementi che sono serviti da studio per l’ideazione figurativa di circa quaranta film. Un viaggio per immagini, dalle atmosfere oniriche, attraverso la personalissima interpretazione delle storie rappresentate filmicamente. Una vetrina della ricerca di un maestro sul linguaggio dell’immagine fotografica e cinematografica.

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