Apertura di eccellenza per l’ultimo numero dell’anno di Sguardi, con un approfondimento dedicato al grandissimo James Nachtwey, non solo «un fotografo di guerra», come dice Wim Wenders, ma «un uomo di pace, una persona che per desiderio di pace va in guerra e si espone, per creare la pace partendo da un odio sconfinato per la guerra e da un amore sconfinato per gli esseri umani». In occasione dell’apertura di Memoria, la più ampia retrospettiva mai concepita sul lavoro del fotografo statunitense (Palazzo Reale, Milano, fino al prossimo 4 marzo), Sguardi ha intervistato Roberto Koch, fondatore di Contrasto e curatore dell’antologica con lo stesso Nachtwey che non esita a definire il più importante testimone del nostro tempo...
Per il Vocabolario Treccani paesaggio è «veduta, panorama; parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato». Due libri, di un fotografo istintivamente viaggiatore e su un naturalista-geografo-esploratore, aiutano a riflettere su luoghi, paesaggi, natura. Un maestro come Ferdinando Scianna si ingegna da anni a fare libri, «l’obiettivo del suo fotografare». In Istanti di luoghi mette insieme diverse porzioni di mondo abbracciate con lo sguardo e fotografate: dalla sua Sicilia a New York, passando per Napoli e la Val Padana, la Costa D’Avorio e Parigi...
Un’intervista a un giovane fotogiornalista, vincitore dell’ultima edizione del premio dei photoeditor italiani. Tre antologiche che festeggiano i settant’anni di Magnum Photos. I 44 premiati nei contest - fotografico e multimedia - del WPP. Due viaggi, vicino e lontano, inseguendo Vinicio Capossela nella sua Campania profonda e Ryszard Kapuściński fino in Palestina. Questo il mix del numero 108 di Sguardi.
Sguardi che inaugura il nuovo anno inizia con una lunga intervista a Larry Towell, incontrato in occasione della sua prima retrospettiva europea, membro dell’agenzia Magnum, narratore multiforme, poeta, scrittore, storico orale, musicista, “essere umano” come è scritto sul suo biglietto da visita. Un’opportunità per esplorare i suoi lavori più intimi e personali, sulla sua famiglia o sulla comunità dei Mennoniti, fino ai reportage in zone di conflitto, dal Salvador alla Palestina.
L’intervista a uno scrittore profondo che ama e pratica la fotografia, due pubblicazioni che celebrano anniversari importanti nel campo del fotogiornalismo e della moda, i premiati del più prestigioso concorso fotografico naturalistico, due esempi di fotografia impegnata a raccontare i tormenti del nostro mondo tra Europa e Africa. È il mix proposto in questo numero di Sguardi.
Una grande donna del fotogiornalismo italiano. Due maestri della storia della fotografia, membri dell’illustre Magnum. Un’incursione nel rapporto tra occhio umano e macchina fotografica. Un reporter pakistano e un videomaker italiano, in viaggio nel subcontinente indiano. Questo il mix di Sguardi di settembre.
Grandi maestri della fotografia, italiana e internazionale, fotografi-artisti, fotografi-giornalisti efotografi-ritrattisti. Questo il mix di Sguardi, prima della pausa estiva.
Reportage, fotografia di viaggio, geografie prossime e remote, fotografia ritrattistica, finalisti e premiati di concorsi multi-categorie, tecniche sperimentali. È il mix del numero di inizio primavera, che inaugura la nuova frequenza mensile di Sguardi.
Il nuovo numero di Sguardi si basa su un meccanismo di accoppiamenti/accostamenti di più autori/contributi su uno stesso tema/soggetto. Tutti gli articoli sono in realtà doppi, presentano delle coppie: grandi nomi e autori, come Annie Leibovitz e Lisetta Carmi, Irving Penn o Wim Wenders, fino alla nuova sezione [Condi]Visioni, nata per condividere, accogliere e mettere a confronto le proposte che arrivano in redazione.
Quando si fotografa, la scelta del punto di vista è fondamentale. Si agisce coscientemente o per istinto, di puro talento o ragionamento, o con un mix percentuale di tutto questo. L’intervista che apre questo numero di Sguardi è a un fotografo che si pone come obiettivo la ricerca e la conquista del punto di vista inedito, impossibile. Sempre con l’istinto da cronista, di chi sta sulla notizia per documentare. Massimo Sestini racconta della scuola da paparazzo da cui viene, degli scatti ai vip e ai barconi dei migranti, di Lady D in bikini, della strage di Capaci, del cinismo necessario e dell’eticainterna, della velocità e dell’adrenalina, della prospettiva zenitale e dell’agenzia che porta il suo nome.
Sguardi raggiunge le tre cifre, il numero 100. E celebra il traguardo con un numero triplo, da collezione. Una raccolta e selezione, un’antologia e una miscellanea. Di centinaia di autori, con oltre mille immagini. Ventiquattro articoli (invece degli otto tradizionali) che propongono, aggregandole, alcune delle cose notevoli pubblicate dal 2000 a ieri e aggiungono, alla fine, una scelta di citazioni e video.