Nikon Shark

A cura di: Riccardo Sturla Avogadri , Shark Academy

Shark Academy

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Dall'aria all'acqua. Questo, in due parole potrebbe essere il riassunto di Riccardo Sturla Avogadri, 31 anni, pilota di Meridiana, appassionato di immersioni, istruttore subacqueo, maestro di vela e fondatore di Sharkacademy.

"Avevo 13 anni (1983), quando nell'atollo dell'isola di Rangiroa cominciai a fare il bagno tra gli squali. Ricordo che mentre nuotavo con pinne e maschera mi si avvicinò uno squalo di media grandezza, presi un ramo dal fondo e allungandolo verso di lui lo feci scappare!!!… Sembrava impaurito dalla mia presenza. Tornato a riva, iniziai a fotografare gli squali con la macchina fotografica di mio padre, la Nikon F2 Photomich che montava un obiettivo 28 mm serie A1. Non ero per niente esperto di fotografia, ma queste foto a distanza di 20 anni rimangono ancora tra le più belle e particolari che ho fatto".

Da quel giorno… una vita con i "pescecani": con il passare degli anni la passione per gli squali aumentava a dismisura, tanto da spingere il nostro protagonista ad immergersi senza brevetto… era il 1985.


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"Avevo conosciuto dei ragazzi che si immergevano con gli squali e usavano sistemi elettromagnetici per tenere alla larga questi animali. Ma il loro sistema era troppo potente, troppo invasivo, troppo 'contro natura' secondo il mio punto di vista".

Ed ecco dunque l'apprendimento della tecnica "Xanadu Trance" (appresa alle Bahamas), una sorta di addormentamento di questi pericolosi pesci.
Riccardo ci racconta come avviene: "Bisogna agire su dei solchi che gli squali della famiglia dei carcarinidi hanno nella cartilagine e che sono collegati ai loro centri nervosi. Sono delle vere e proprie valli che partono dal muso e corrono sul dorso fino alla prima pinna dorsale. Basta una leggera pressione del dito della mano su una di queste valli e accade il 'miracolo'. Il grande predatore dei mari, il terrore delle acque, il protagonista di tantissimi film dell'orrore, si trasforma in un micio che fa le fusa. Si accascia al suolo, le sue branchie si rilassano, il suo corpo si ammorbidisce… 'trance' è la parola giusta".


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Ovviamente questa tattica che permette di "addormentare" gli squali è unita a delle mute di acciaio quasi impenetrabili (il quasi è d'obbligo visti alcuni segni sulle braccia del nostro eroe)… e ovviamente ad un coraggio da leone.

Il sogno di Riccardo era quello di portare questa tecnica anche in Italia… Sharkacademy è la concretizzazione del suo sogno… che merita di essere visitato!

Nikon è sempre stata compagna di avventure di Riccardo… "nel 1989 a New York comprai la mia prima Nikon autofocus e nel 1992 acquistai la mitica Nikonos-V per cominciare a fotografare anche sott'acqua. A fine 1993 mi recai a studiare negli Stati Uniti, dopo aver vinto una borsa di studio come pilota di linea, ed acquistai la Nikon F70. A fine 1996 acquistai la Nikon F90 con il 35-70, il 20mm manuale ed il 70-210. Tuttavia la mia preferita era sempre la mitica subacquea Nikonos-V con la quale nel gennaio 1997 mi recai per la seconda volta in Sud Africa a fotografare gli squali bianchi da dentro le gabbie. Riuscii a fotografare di nascosto il primo prototipo di classe-A della Mercedes, che la multinazionale automobilistica voleva immergere sott'acqua con gli squali per la pubblicità televisiva di lancio dell'autovettura. Ricordo ancora che il regista mi cercò per tutto il paese per farsi restituire i rullini (avevo fotografato anche fuori dell'acqua senza distorsione).


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Ma nel febbraio del 1997 la rivista Quattroruote pubblicò un mio grande articolo sulla Classe-A, sugli squali e sui dispositivi elettromagnetici che stava testando in quegli anni lo stato Sud Africano, e da lì iniziò la mia carriera di professionista fotografo e di esperto in squali. Seguirono poi una serie di viaggi in giro per il mondo, fotografando e studiando il comportamento dei "pescecani" con l'uomo; non tutte le spedizioni ebbero un esito positivo, fotografare sott'acqua non è mai semplice, con gli squali poi...
Ma ora finalmente con le nuove macchine digitali si riesce a vedere da subito come viene la foto e per me che fotografo in condizioni estreme, poter verificare da subito come è lo scatto, significa risparmiare tempo e denaro, ma soprattutto poter realizzare subito il migliore scatto.
La Coolpix 5400 con custodia Nimar è la prima macchina fotografica subacquea digitale dalla risoluzione perfetta (5 megapixel), maneggevole e che offre molte funzioni utili: ripresa di piccoli video ed attacco TTL per il flash professionale della Nimar, ma soprattutto monta un 24 millimetri che sott'acqua è l'ideale per riuscire a fotografare anche i pesci più grandi.
Con una scheda da 1gigabyte riesco a fare 404 foto ad alta risoluzione e 66 in formato tiff con una dimensione di 2592x1944 pixel, in questo modo sono sicuro di uscire dall'acqua con la certezza di aver fotografato finalmente tutto quello che mi interessava, compresi pure dei piccoli video che mostrano come si muovono i pesci".

Il sogno di Riccardo continua, ammaestrare gli squali e dimostrare che possono essere trattati quasi come "animali domestici" è il suo progetto senza fine… e Nikon da sempre lo accompagna.

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