All'autodromo con il 70-200mm f/2.8G ED-IF AF-S VR e il Fisheye 10.5mm f/2.8G ED DX

A cura di: Valerio Pardi

Un fish eye e un tele-zoom luminoso e stabilizzato, per affrontare senza riserve creative e con una sicurezza qualitativa senza pari un pomeriggio tra i box e sulla pista del celebre circuito automobilistico di Monza

a cura di Valerio Pardi

70-200mm f/2.8G ED-IF AF-S VR Zoom-Nikkor Zoom-Nikkor Tecnologie consolidate
10.5mm f/2.8G ED DX Fisheye-Nikkor
Sul campo Fisheye
Lo zoom tele Conclusioni

 

Lo zoom tele

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Ok, non è piccolo e nemmeno leggerissimo, ma appena si inizia ad utilizzarlo lo si dimentica.

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Autofocus eccezionalmente veloce, ottima maneggevolezza dell'ottica, focale variabile, raffica sufficientemente veloce
ed esposizione affidabile in tutte le situazioni di ripresa, sono questi gli ingredienti per interessanti immagini di carattere sportivo

La maneggevolezza è ai massimi livelli e denota uno studio approfondito sull'ergonomicità dei comandi, tutti facilmente attuabili e gestibili senza dover studiar la disposizione dei singoli comandi sull'obiettivo. La messa a fuoco è tra le migliori che mi sia capitato di provare, anche una Porsche GT3 che arriva a oltre 280 Km/h in fondo al rettilineo principale di Monza viene tenuta perfettamente "lockata" dal sistema predictive della fotocamera; se poi ci si mette di taglio, rispetto al movimento, le cose si semplificano ulteriormente.

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Contrasti elevati ma anche sul riflesso sul finestrino della Porsche 911 GT3
non si rileva la seppur minima presenza di aberrazione cromatica.

L'esame AF questo obiettivo l'ha passato con il massimo dei voti e con l'aggiunta della Lode. Le prestazioni ottiche sono ancora una volta da primato, nitidezza e micro contrasto da eccellente ottica fissa, anche se stiamo parlando di uno zoom.

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Semi controluce ma ottima resa dei contrasti e assenza totale di flare o luci parassite; segno dell'ottimo trattamento
antiriflesso delle lenti e del paraluce che svolge ottimamente il proprio compito.

Soffre un poco in controluce per via delle 21 lenti che compongono lo schema ottico. Ciò, ancora una volta, non è un grosso problema perché l'ottica dispone di un paraluce molto ben fatto, sagomato a corolla per ottimizzare la copertura di luce parassita e dotato di un sistema di bloccaggio molto affidabile e che evita accidentali stacchi per colpa di urti fortuiti durante il trasporto o le riprese.

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Il grosso paraluce a corolla ha un sistema di aggancio con blocco
molto pratico ma altrettanto sicuro contro sganci fortuiti.

Ottimo anche il sistema VR, ma questo non è più una novità, dopo il 18-200, il 55-200mm, il 70-300mm e il 105 micro, direi che è inutile spendere ulteriori parole.

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Il panning con il VR è sempre un gioco da ragazzi, ci si può concentrare su altri aspetti meno tecnici della ripresa.
Una funzione ormai irrinunciabile in certe ottiche.

È una funzione che è assolutamente utile ricordare perché agevola realmente determinate tipologie di riprese.

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Facile da impugnare e ben bilanciato, un aspetto spesso sottovalutato
che sul campo può fare la differenza

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Anche con il moltiplicatore la resa ottica è eccellente con dettaglio e contrasto quasi
come l'ottica "nuda".

È un plus che sta venendo sempre più considerata una caratteristica irrinunciabile per ottiche di questo tipo, e il 70-200mm ancora una volta non delude. Si tratta di un'ottica professionale e ce se ne accorge subito appena la si prende in mano e la si utilizza. In pratica non ha difetti; è una di quelle rare realizzazioni che sono frutto di ottimizzazioni durate anni, basti pensare alla lunga lista di ottiche professionali Nikon in questo segmento, e che oggi possono offrire prestazioni al top e di cui è anche difficile pensare ad un eventuale futuro miglioramento. Per il professionista è uno strumento di lavoro indispensabile e affidabile, per l'amatore evoluto invece è l'ottica definitiva. Con il moltiplicatore sfoggia prestazioni ancora estremamente interessanti.
A tutta apertura (ovvero 280mm f/4) la qualità è solo leggermente inferiore allo zoom "nudo", ma chiudendo di un solo stop, le immagini diventano distinguibili solo dopo aver analizzato i dati Exif delle stesse.

L'utilizzo del moltiplicatore, e di altre 5 lenti nel sistema ottico, non peggiora neppure la resa nei controluce, né rallenta in maniera percettibile la velocità e la precisione del sistema autofocus, almeno con un corpo D200.


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Anche con il moltiplicatore l'obiettivo si impugna bene. Ottima la possibilità
di appoggiare la base del collare sul palmo della mano per migliorare
la stabilità dell'insieme, aiutata anche dalla presenza del sempre valido sistema
di riduzione delle vibrazioni VR.

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