Come montare un obiettivo Nikon F di cinquant'anni fa su una DSLR Nikon di cinque minuti fa

A cura di: Gerardo Bonomo

» Introduzione » Ritorna il vinile?
» L'innesto ottiche » Le attuali compatibilità in casa Nikon
» Le ottiche F » La magia delle entry level
» La magia delle prosumer e delle professionali » La magia delle vecchie ottiche F
» Ringraziamenti » Avvertenze e precauzioni



L'innesto ottiche

Quando la fotografia cominciò a muovere i suoi primi passi con le fotocamere portatili, le ottiche non erano intercambiabili. Le prime fotocamere a ottica intercambiabile avevano un innesto a vite che necessitava di diversi secondi, e anche di un po' di perizia sia per lo smontaggio che soprattutto per il montaggio dell'ottica: la filettatura dell'obiettivo andava infatti allineata con il bocchettone porta ottiche presente sul corpo macchina; successivamente alcuni marchi passarono all'innesto a baionetta, decisamente più rapido da utilizzare.
Quando nel 1948 Nikon presentò la sua prima fotocamera a telemetro, la Nikon I, l'innesto ottiche era già a baionetta, una baionetta diversa rispetto a quella poi utilizzata a partire dalla prima Nikon reflex, la F, ma simile nel fatto che la baionetta era formato da tre petali in metallo distanziati tra loro che andavano poi a bloccarsi nell'innesto a baionetta.
Quando il 20 marzo del 1959 venne presentata la Nikon F, la baionetta di innesto ottiche, la Nikon F Mount, era già quella definitiva ed è rimasta nella sostanza identica fino ad oggi.

La baionetta serviva esclusivamente a mantenere saldo l'obiettivo al corpo macchina, senza nessun servomeccanismo o tanto mento contatti CPU come per gli obiettivi dell'ultima generazione; era presente solo la leva di accoppiamento del diaframma e la famosa forcella che accoppiata all'esposimetro della fotocamera la informava dell'apertura massima dell'obiettivo e dell‘effettiva apertura del diaframma impostato; nulla di più.


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Da un differente punto di vista il dente di accoppiamento in posizione di lavoro
e disinserito.
Ottica Nikon F montata su una Nikon F3 con il dente di accoppiamento in posizione sollevata.

Col tempo sia la baionetta sull'obiettivo che sul corpo macchina sono state modificate, modificando innanzitutto il sistema di informazione dell'apertura del diaframma che dalla forcella passa a una sagomatura della parte esterna della baionetta dell'obiettivo; con l'avvento dell'autofocus si aggiunge sulla baionetta dell'obiettivo il perno di trasmissione per il motore dell'autofocus che per molti anni viene montato nel corpo macchina, anche se attualmente e da tempo, gli obiettivi Nikon incorporano al loro interno i motori AF, rendendo ovviamente più veloce e affidabile il sistema AF stesso.

Le attuali compatibilità in casa Nikon

Quando si parla di compatibilità tra ottiche corpi macchina va considerata una premessa:

  • si può parlare di una compatibilità totale quando un certo obiettivo montato su un determinato modello DSLR può essere sfruttato in tutte le sue funzioni;
  • si può parlare di compatibilità parziale quando un certo obiettivo montato su un determinato modello DSLR non può essere sfruttato in tutte le sue funzioni;
  • si può parlare di incompatibilità quando un obiettivo non può essere montato su un determinato modello DSLR perché meccanicamente incompatibile, con la certezza di danneggiare seriamente tanto l'obiettivo che il corpo machina

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Un'ottica Nikon F modificata AI innestata su una Nikon F con il dente di accoppiamento in posizione di lavoro; la funzionalità è identica anche per le ottiche originali AI e AIs.

 

 

 

Una differenza di compatibilità relativamente recente è stata introdotta con le prime DSLR prive al loro interno del motore AF e di conseguenza in grado di funzionare unicamente con ottiche dell'ultima generazione dotate di motori interni, ferma restando comunque la piena compatibilità su queste DSLR di tutte le ottiche Nikon AF prive del motore interno se utilizzate in manual focus.
Se invece parliamo di ottiche non autofocus, ma del tipo manual focus AI piuttosto che AIs, sappiamo che la compatibilità, dal punto di vista dell'innesto, è estesa a tutte le DSLR Nikon; per tutte le DSLR Nikon è attiva anche la funzionalità di assistenza al fuoco del telemetro elettronico, mentre sul fronte dell'esposizione, solo alcuni modelli permettono di utilizzare l'esposimetro incorporato, istruendo manualmente la fotocamera sul tipo di ottica innestata.

Una compatibilità inversa e per certi versi estrema: montare delle ottiche Nikon F anche vecchie di cinquant'anni fa sulle reflex DSLR dell'ultima generazione. Certo, oggi non è davvero più possibile montare un'ottica dell'ultima generazione su una vecchia reflex Nikon a pellicola, ma ci sarebbe davvero poco sapore a montare un'ottica dell'ultima generazione su un vecchio corpo macchina.


Ingrandisci Ingrandisci Sollevando il dente di accoppiamento è possibile montare sulla Nikon F3 le ottiche F chiudendo il diaframma dall'apertura massima fino all'apertura minima, qui da f/3.5 a f/22.
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Se non si solleva il dente di accoppiamento usando le ottiche F, non è possibile chiudere il diaframma fino alle aperture minime: qui l'escursione è infatti ridotta tra f/3.5 e f/8.
Nel dente di accoppiamento va ad impegnarsi la base della forcella di accoppiamento dell'obiettivo che veniva usata sui Photomic.

Le ottiche F

La principale differenza della baionetta tra ottiche F e AI sta nel fatto che le ottiche AI dispongono di un "intaglio" nella flangia esterna che serve a informare l'esposimetro incorporato nella fotocamera sia dell'apertura minima dell'obiettivo che del diaframma impostato sull'obiettivo.
L'incompatibilità di montaggio delle ottiche F era già presente su diversi modelli di fotocamere Nikon a pellicola che non potevano sollevare il dente di accoppiamento dell'esposimetro, posizionato sulla flangia portaottiche della fotocamera permettendo in questo modo alla fotocamera di lavorare comunque, anche se in stop down.
Per fare un esempio, la Nikon F3 aveva il dente di accoppiamento sollevabile, e anche la FE, già la FE2 non permetteva più di sollevare il dente di accoppiamento rendendo impossibile utilizzare appieno le vecchi ottiche F che non fossero quantomeno state modificate AI.

Diversamente, nel più puro stile Nikon, le ottiche AI hanno mantenuto la forcella di accoppiamento per poter essere montate anche sui vecchi corpi Nikon F. La filosofia di Nikon infatti è sempre stata quella di mantenere la possibilità di utilizzo di un prodotto in modo retroattivo, quindi di poter utilizzare innanzitutto nuove ottiche su vecchi corpi macchina, che il contrario.

La magia delle entry level

Ed eccoci alla novità, magari non per tutti ma per molti, che qui esponiamo complice la curiosità e la passione per Nikon di un mio caro e vecchio compagno di scuola (che in realtà non è costoso ed è ancora giovanile…), il Pigi: gravemente appassionato di Nikon a 360 gradi, dopo aver acquistato anche la Nikon D3000, complice un suo robusto parco ottiche che comprende anche vecchie ottiche F modificate e non, ha provato a montare sulla D3000 proprio una vecchia ottica F non modificata.
Risultato: le vecchie ottiche F si possono montare eccome sulla D3000 e sulla D50000. Si perde naturalmente ogni tipo di accoppiamento con l'esposimetro, ma si può lavorare con il diaframma in modalità Tutta Apertura impostando naturalmente la chiusura ricercata, e con tutti i diaframmi disponibili su ciascuna ottica.

Questa compatibilità è data da una incompatibilità parziale: le macchine Nikon entry level, pur potendo montare anche le ottiche Manual Focus AI e AIs non permettono l'utilizzo dell'esposimetro, in quanto, proprio a causa della mancanza del dente di accoppiamento sulla baionetta della fotocamera, l'esposimetro non può essere informato del diaframma impostato sull'obiettivo; la mancanza del dente di accoppiamento è il motivo per cui è possibile meccanicamente montare le ottiche F, naturalmente sempre senza poter utilizzare l'esposimetro, ma utilizzando tutti i diaframmi disponibili. Uno o due scatti di prova con diversi tempi di scatto permettono facilmente, rivedendo le immagini sul monitor della fotocamera con tanto di istogramma, di valutare la migliore accoppiata tempo/diaframma per quella determinata condizione di luce.


Ingrandisci A sinistra, un 20mm f/3.5 F, a destra un esemplare successivo modificato AI con kit di conversione originale Nikon.
   
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A sinistra un particolare dell'obiettivo F e a destra dopo la modifica AI: mentre nel modello F la base della forcella va a impegnarsi nel dente di accoppiamento sulla baionetta della fotocamera, nel modello AI va ad accoppiarsi una flangia tagliata in modo da poter informare l'esposimetro interno della fotocamera, attraverso il dente di accoppiamento, della minima apertura relativa dell'ottica innestata.
 
Ingrandisci Il bocchettone di innesto ottiche di una Nikon D3000: in alto a destra si nota la mancanza del dente di accoppiamento AI.
Ingrandisci Un dettaglio del bocchettone della D3000 che evidenzia un differente dente di accoppiamento per le ottiche AF dotate di diaframma meccanico, in pratica di tutte le ottiche non G. Il diaframma deve essere chiuso sul diaframma minimo per permettere alla macchina, attraverso i contatti CPU, di comandare l'effettiva apertura del diaframma che viene comandato dalla ghiera situata sulla fotocamera.
Utilizzando ottiche AI o F questo dente di accoppiamento viene completamente bypassata ed è così possibile usare l'obiettivo a qualsiasi diaframma, in questo caso impostato manualmente sulla ghiera dei diaframmi dell'obiettivo.
Ingrandisci Un 55mm f/1.12 NON modificato AI perfettamente innestato e funzionante su una Nikon D3000.

 

 

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