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Màndala, viaggio in Asia
Susetta Bozzi

In occasione della decima edizione del festival Asiaticafilmmediale, Susetta Bozzi ha scelto 28 immagini dal suo vasto archivio fotografico per raccontare un attraversamento di un territorio immenso, di un continente come l'Asia, dove vive da decenni. Carlo Buldrini, giornalista-scrittore che ha vissuto in India per più di trent'anni, l'ha aiutata nella scelta e ha scritto queste parole che Sguardi di seguito riporta.

© Susetta Bozzi
© Susetta Bozzi - Thailandia. Bangkok. Novembre 2007.
Nana Plaza: un ‘ladyboy’ esce da uno dei club di questo distretto del divertimento

«Màndala significa cerchio, circonferenza. Per le grandi religioni dell'Asia – buddhismo e hinduismo – il màndala è un diagramma circolare a cui vengono attribuiti sia un significato spirituale sia una dimensione rituale. Il devoto tibetano che gira attorno a un edificio sacro in senso orario disegna, idealmente, un màndala. La stessa cosa fa Susetta Bozzi con la sua mostra fotografica "In Asia". Con le immagini, viene percorso – circolarmente e in senso orario – l'intero continente asiatico.

Il "cerchio" parte da Pechino dove Susetta vive ormai da più di sei anni. Le prime immagini di questo màndala asiatico mostrano l'inarrestabile processo di urbanizzazione in corso nella capitale cinese. È il risultato di un impetuoso sviluppo capitalistico promosso nel paese da un regime autoritario che dopo il massacro di studenti su piazza Tiananmen è stato costretto ad allargare gli spazi nei quali i cittadini, avendo tacitamente accettato il monopolio sulla politica del partito unico, possono esprimersi im modo relativamente libero. Le immagini documentano alcune opere di autori cinesi di avanguardia esposte nel Distretto artistico 798 di Pechino.

© Susetta Bozzi
© Susetta Bozzi - Repubblica Popolare Cinese.
Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang. Kashgar. Luglio 2008.
Piazza del Popolo: tre uomini di etnia Uigura passano davanti alla statua del Presidente Mao Zedong

Si passa poi a un altro regime comunista asiatico: quello della Corea del Nord. A simboleggiare questo paese sono state scelte due fotografie del Maternity Hospital di Munchon, nella provincia di Kongwon. Alla solitudine e alla miseria che caratterizzano la vita del paese di Kim Jong-il – il figlio dell'“eterno” presidente Kim Il-sung – si contrappone Seul, la capitale della Corea del Sud. Qui, le insegne luminose, la folla e uno sfrenato consumismo caratterizzano quella che è invece una società a capitalismo avanzato.

Segue il ricordo di altri due regimi che hanno segnato il recente passato di due paesi del Sud-est asiatico. Quello autoritario, dispotico e corrotto delle Filippine di Ferdinand Marcos e di sua moglie Imelda e quello delirante e sanguinario di Pol Pot che fece del 1975 l'“Anno Zero” della storia della Cambogia provocando due milioni e mezzo di morti tra i suoi abitanti. Le immagini successive mostrano la fatica del vivere quotidiano in due paesi dell'Asia meridionale: la Thailandia e il Bangladesh.

© Susetta Bozzi
© Susetta Bozzi - Repubblica Popolare Cinese. Regione Autonoma del Tibet. Settembre 2004.
Chamdo: monaci tibetani siedono all'esterno del Monastero di Chambaling

Il “cerchio” passa poi per l'India, dove una della grandi culture dell'Asia sta cercando di rinnovarsi senza perdere la sua forte identità, e va a chiudersi nella turbolenta periferia occidentale dell' "impero" della Repubblica popolare cinese. Le immagini mostrano i monaci e i nomadi del Tibet, gelosi custodi di una cultura millenaria che tenta disperatamente di sopravvivere, e gli uiguri dello Xinjiang che poche settimane fa sono stati protagonisti di una sanguinosa rivolta contro la massiccia immigrazione di cinesi han. Con sole 28 immagini Susetta Bozzi è riuscita a rappresentare un intero continente. Le sue fotografie vogliono simboleggiare la vita, le tragedie e le speranze di quell'Asia che, prepotentemente, sta riprendendo il suo posto al centro del mondo».

© Susetta Bozzi
© Susetta Bozzi - Repubblica Popolare Cinese. Pechino. Settembre 2005.
Distretto artistico 798: visitatori cinesi osservano un’installazione a Galleria Continua




Chi è
Fotografa free-lance, Susetta Bozzi vive in Cina, a Pechino, dove si è trasferita con il marito giornalista dopo aver vissuto in India per dieci anni. Dopo aver lavorato a lungo come graphic designer, ha iniziato a lavorare come fotografa nel 2003. Le sue fotografie sono apparse in pubblicazioni come Capital, Elle, Gente Viaggi, Io Donna, L'Espresso, The Observer, Vanity Fair e Wall Street Journal. Ha esposto al Photo Festival di Angkor in Cambogia. E avuto 3 Honorable Mention in International Photography Awards 2009 per i lavori Living in Phnom Penh, Dhaka, every day for so little, The Two Indias of Gurgaon.

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© Susetta Bozzi - Repubblica Popolare Cinese. Provincia del Zhejiang. Aprile 2006.
Yiwu: giovani inservienti Musulmane all’interno di un ristorante nel centro della città

www.susettabozzi.com
 

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