International Campus Photo

A cura di: Imago Fotografia

12 - 13 - 14 LUGLIO 2013 | Sassari, Platamona - Camping Golfo dell’Asinara

CON LA PARTECIPAZIONE DEI PROTAGONISTI DEL PANORAMA FOTOGRAFICO INTERNAZIONALE QUALI: STEVE MCCURRY, FRANCESCO CITO, GUIDO ARGENTINI, DARIO PLOZZER, SETTIMIO BENEDUSI E MAX SIMOTTI.

Lo Studio Fotografico Imago propone agli appassionati un nuovo ed irrinunciabile appuntamento estivo!!
Ancora una volta potrai portare in campeggio la tua passione e lasciarti guidare dai grandi della Fotografia Internazionale.

La formula è sempre la stessa: vivrai tre giorni immerso nella fotografia, con l’opportunità di parlare, vivere, fotografare sul campo, condividere immagini, idee, esperienze e sensazioni. Potrai partecipare alla tavola rotonda assieme ai grandi della Fotografia Mondiale!!
Tutto in modo continuo per tre giorni, per un confronto e crescita comune che si avvarrà della consulenza tecnica e professionale di 5 tra i migliori nomi nel campo della Fotografia Mondiale.

È Previsto l’allestimento di vari set fotografici a seconda dell’incontro con i vari Maestri tra spiaggia, pineta e piscina con diversi temi dal glamour al beauty al nudo.
Un'apposito staff di professionisti avrà cura delle luci artificiali nei set notturni con macchinari specifici, del trucco e immagine delle modelle e in apposite zone verranno allestiti spazi dedicati alla post produzione e alla condivisione delle immagini e non solo.

Si potrà partecipare ad incontri specifici di foto reportage e assistere alla serata di proiezione delle migliori immagini dei Maestri della Fotografia.
Se hai la passione per la fotografia, possiedi una reflex e un computer portatile, sarà possibile realizzare immagini professionali.


I GRANDI MAESTRI:


IL PROGRAMMA:

VENERDÌ 12 LUGLIO 2013:
 
SABATO 13 LUGLIO 2013:
 
VENERDÌ 12 LUGLIO 2013:
Ore 15,00 / 18,00   Ore 10,00 / 12,00   Ore 10,00 / 12,00
Registrazione ospiti   Incontro con il Master   Incontro con il Master
Ore 19,00 / 20,30   Ore 13,00   Ore 13,00
Incontro con il Master   Pranzo   Pranzo
Ore 21,00   Ore 17,00 / 19,00   Ore 16,00 / 18,00
Cena   Incontro con il Master   Post produzione immagini e condivisione con il Master
Ore 22,30   Ore 20,30   Ore 20,00
Presentazione video e immagini
dei Master
  Cena   Cena
  Ore 22,00 / 24,00   Ore 20,30
    Incontro con il MasteR   Proiezione immagini e conferenza di chiusura


QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

Partecipazione a tutti i set, incontri, proiezioni, dibattiti

Alloggio in villino monolocale con 3 posti letto con bagno privato
pensione completa € 450,00


INFORMAZIONI:

Email: internationalcampusphoto@gmail.com
Facebook:
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Campus Fotografico

 


STEVE MCCURRY…
(Philadelphia, 24 febbraio 1950) è un fotoreporter statunitense, conosciuto principalmente per la fotografia Ragazza afgana, pubblicata come copertina del National Geographic Magazine di giugno 1985, divenuta la più nota uscita della rivista. McCurry si concentra sulle conseguenze umane della guerra, mostrando non solo quello che la guerra imprime al paesaggio ma, piuttosto, sul volto umano. Egli è guidato da una curiosità innata e dal senso di meraviglia circa il mondo e tutti coloro che lo abitano, ed ha una straordinaria capacità di attraversare i confini della lingua e della cultura per catturare storie di esperienza umana. "La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l'anima più genuina, in cui l'esperienza s'imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell'essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità".
Steve McCurry è nato il 24 Febbraio 1950 in un piccolo sobborgo di piccola città di Philadelphia in Pennsylvania. Ha frequentato la High School Marple Newtown nella Contea di Delaware e si è poi iscritto presso la Penn State University per studiare fotografia e cinema, per ottenere poi una laurea in teatro nel 1974. Si interessò molto alla fotografia quando iniziò a fotografare per il quotidiano della Penn State: The Daily Collegian.Dopo aver lavorato al Today's Post presso il King of Prussia per due anni, partì per l'India come fotografo freelance. È stato proprio in India che McCurry ha imparato a guardare ed aspettare la vita. "Se sai aspettare", disse, "le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto". La sua carriera è stata lanciata quando, travestito con abiti tradizionali, ha attraversato il confine tra il Pakistan e l'Afghanistan, controllato dai ribelli poco prima dell'invasione russa. Quando tornò indietro, portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Quelle immagini, che sono state pubblicate in tutto il mondo, sono state tra le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. Il suo servizio ha vinto la Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad, un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese. McCurry ha poi continuato a fotografare i conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran-Iraq, a Beirut, in Cambogia, nelle Filippine, in Afghanistan e la Guerra del Golfo. Il lavoro di McCurry è stato descritto nelle riviste di tutto il mondo e contribuisce sovente al National Geographic Magazine. McCurry è membro della Magnum Photos dal 1986. Egli è il destinatario di numerosi premi, tra cui il Magazine Photographer of the Year, assegnato dalla National Press Photographers’ Association. Lo stesso anno ha vinto per il quarto anno consecutivo il primo premio al concorso World Press Photo Contest. Ha vinto inoltre l'Olivier Rebbot Memorial Award per due volte.

Steve McCurry è ritratto in un documentario televisivo dal titolo Il volto della condizione umana (2003) prodotto dal pluripremiato regista francese Denis Delestrac.

McCurry propone workshop di fotografia della durata di un fine settimana a New York o estesi a 2 settimane in Asia (attualmente in programma in Nepal, India e Birmania).

Il ritratto più famoso di McCurry, Ragazza afgana, è stato scattato in un campo profughi vicino a Peshwar, in Pakistan. L'immagine è stata nominata come "la fotografia più riconosciuta" nella storia della rivista National Geographic ed il suo volto è diventato famoso ed è ora ricodato come "la foto di copertina di giugno 1985". La foto è stata anche ampiamente utilizzata sulle brochure di Amnesty International, su poster e su calendari. L'identità della "Ragazza afghana", è rimasta sconosciuta per oltre 17 anni finché McCurry ed un team del National Geographic trovarono la donna, Sharbat Gula, nel 2002. Quando finalmente McCurry la ritrovò, disse: "La sua pelle è segnata, ora ci sono le rughe, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era tanti anni fa".
 

GUIDO ARGENTINI…
È nato a Firenze, Italia.
Ha studiato medicina per tre anni presso l'Università di Firenze.
A 23 anni decide di trasformare la sua passione per la fotografia in una professione e ha iniziato a fotografare moda e bellezza. Dal 1990 vive negli Stati Uniti, a Los Angeles.
I sui lavori sono stati pubblicati da alcune delle riviste leader nel mondo.
Nel 2003, il primo libro di Guido Argentini, "Silvereye", ha presentato una serie squisita di monolocali e paesaggi conditi da nudi. Quel lavoro era un riflesso della grande passione personale dell'artista per la scultura e la danza.
Nel suo secondo libro, "Stanze private", 2005, Guido Argentini offre un tipo completamente diverso di viaggio personale, quella in cui l'erotismo e la bellezza sono chiaramente inseparabili. All'interno di queste pagine, siamo invitati a dare uno sguardo in un 'universo femminile' unico. Questo secondo libro è il risultato di dieci anni di fotografie, tutte scattate nell'intimità delle stanze chiuse, antiche ville, appartamenti moderni, molti alberghi, dalle più eleganti località a cinque stelle arricchiti con velluti di lusso ai più squallidi motel insignificanti a tasso orario, arredati con sedie di plastica a basso costo e carta da parati usurata. Un universo in cui tutte queste stanze diventano i teatri di auto-fantasie voyeuristiche dell'artista.
"RIFLESSIONI" è stato pubblicato nel 2007, una vasta collezione di fotografie di donne in cerca di se stesse negli specchi: una sorta di inconscia ricerca della donna che studia se stessa, si innamora, e si perde nella propria immagine.
"Ombre di una donna", pubblicato nel 2010.
In questo nuovo libro ha cominciato ad esplorare i diversi livelli e le sfumature della natura femminile.
Sente che ha costantemente bisogno di trovare nuove visioni del mondo e, quindi, la vita e le donne.
L'ultimo progetto dice, “Non è il mio obiettivo finale, semmai, credo che questo sia un punto di partenza.
Tutto quello che ha realizzato finora è stato "per gli occhi di una donna".
Le donne sono sempre state la fonte di ispirazione per tutte le sue forme d'arte e , suppone, questo è stato il caso per tutti gli uomini che hanno cercato di creare qualcosa in passato.
Questo libro contiene poche foto che sono state pubblicate nei miei libri precedenti, la maggior parte sono scatti nuovi di zecca, dove ha cercato di trasferire le immagini in un racconto. Considerarli semplicemente come singole immagini, come fotogrammi tratti da un filmato. La storia, la musica, le parole, e silenzi sono tutte lasciate alla fantasia di chi guarda le sue fotografie.
 

SETTIMIO BENEDUSI…
Scrive di lui… nasco di fronte al mare, sotto il segno dei gemelli. la curiosità è uno dei miei primi ricordi, che soddisfo andando al cinema (il cineforum con dibattito!), leggendo (Steinbeck, Andrea Pazienza, Calvino…) e ascoltando musica (De Andrè) come un pazzo. faccio il liceo classico, avendo come compagno di banco un genio folle, Claudio, che ora fa l’insegnate di matematica all’università. grazie a mio papà, verso i dodici anni (lo ricordo come se fosse ora), vengo stregato dalla fotografia: da quel momento non penserò ad altro, leggendo e guardando tutto ciò che la riguarda. pur frequentando l’università di giurisprudenza verso i vent’anni mollo tutto e, non conoscendo niente e nessuno, mi trasferisco a Milano, allo sbaraglio. gli inizi sono difficili, ma con costanza e tenacia riesco prima a fare l’assistente e poi (finalmente!) il fotografo professionista. riesco fin da subito sia a pubblicare per riviste (per migliorare il mio book), e sia a fare lavori commerciali (per mantenermi). Proprio lavorando per riviste di tutte le maggiori case editrici (Mondadori, Rizzoli, Rusconi, Condè Nast…) riesco ad iscrivermi all’ordine dei giornalisti. grazie alla passione per la scrittura ho un seguitissimo blog, fin dal 2003, sul mio sito personale, ed un’altro sul sito del corriere della sera, il più importante news-magazine italiano. Partecipo per sette anni consecutivi ed unico italiano alla realizzazione della celeberrima rivista di costumi da bagno Sports Illustrated. Faccio ritratti a tutto il gotha italiano. grazie a questa positiva frenesia estendo la mia attività ben oltre la semplice professione, insegnando allo IED, tenendo workshop al TPW, facendo mostre (al buio!), tenendo conferenze, partecipando a programmi televisivi… cercando in questa maniera di condividere con gli altri il poco o tanto che io so, convinto che “tutto ciò che si dà, si riceve”. facendo fotografie ho avuto il privilegio di viaggiare in tutto il mondo, vivendolo in una maniera che sarebbe stata impossibile lo avessi fatto come semplice turista. Sono felice per tutto ciò che ho fatto fino ad ora, e spero che le mie fotografie rimangano per sempre come testimonianza della mia maniera di vedere il mondo e le persone. mi piace riassumere le mille caratteristiche di una persona con un piccolo dettaglio. Il mio vorrei fosse questo: non butto mai la carta per terra.
 

FRANCESCO CITO
È nato a Napoli nel 1949, ora vive e lavora a Milano.
La sua carriera ha inizio nel 1972 a Londra, dove inizia a dedicarsi alla fotografia. Dal 1975 diventa foto-giornalista freelance, collabora per il Sunday Time Magazine, ottenendo la sua prima copertina col servizio “La mattanza, sull’antico modo di pescare i tonni in Sicilia”. Nel 1980, dopo l'invasione sovietica, è uno dei primi fotoreporter che raggiunge clandestinamente l'Afghanistan, viaggiando a piedi per 1200 chilometri con vari gruppi di guerriglieri. Qui ritornerà nel febbraio 1989 come corrispondente de Il Venerdì di Repubblica per documentare il ritiro dell’esercito sovietico. Tra la fine del 1982 e l'inizio dell’anno successivo è a Napoli per un servizio sulla camorra, pubblicato in tutto il mondo. Dal 1983 al 1989 è, in varie riprese, sul fronte libanese come corrispondente del giornale Epoca. Nello stesso periodo inizia a recarsi anche in Palestina per riportare le condizioni del popolo palestinese all'interno dei territori occupati. La sua presenza nei "luoghi caldi" prosegue in occasione della Guerra del Golfo: sulle pagine de Il Venerdì di Repubblica documenta nell’agosto del 1990 l'arrivo dei soldati americani in Arabia Saudita dopo l'invasione del Kuwait, nonché le fasi successive della guerra. In Italia alterna reportage sulla mafia e su fatti di attualità con lavori su eventi particolari quali il Palio di Siena. Nel 1995 e nel 1996 il World Press Photo Contest gli conferisce il Primo premio per i servizi Matrimoni napoletani (1995) e Siena, il Palio (1996). Nel 1997 la Città di Atri gli conferisce il premio per l’impegno sulla Palestina. Oltre che su Il Venerdì di Repubblica, le sue immagini sono apparse in Sette, Corriere della Sera, Epoca, Specchio supplemento della Stampa, Sunday Time Magazine, Observer Magazine, Stern, Bunte, Zeit Magazine, Figaro Magazine, Paris Match, Life, etc...Numerosissime le mostre in Italia e all'estero.
 

DARIO PLOZZER
Fotografo professionista Friulano.
Vive ad Udine ed è sposato… Grande appassionato di sport e di Basket in particolare.

Personaggio molto introverso ha lavorato con le piu’ importanti testate giornalistiche moda.
Il mondo del magazine è pieno di Copertine firmate Dario Plozzer… giusto per citarne alcune Playboy Italia, For Men Magazine, Men’s Healt, Vogue Italia etc.

Ha collaborato con le modelle più belle del mondo tra cui Aida Yespica, Samantha De Grenet, Ilary Blasi, Elena Santarelli, Moran Atias.

 


 

 

MASSIMILIANO SIMOTTI
Dal 1990 lavora come assistente operatore cinematografico collaborando in film come THE BODY OF LIES, regia di Ridley Scott, Rome di Bruno Heller, Titus di Julie Taymor, Under the Toscan Sun di Audrey Wells, Eternal di Victor di Giocanni, Giallo e il Cartaio, entrambi di Dario Argento.
Ma anche in spot commerciali: Vodafone, compagna dal 2004 al 2009; Tim, campagne dal 2004 al 2009; Philips nel 2005; Telecom Alice dal 2004 al 2008; Findus nel 2003-08,Fiat 500 cabrio nel 2009; Dolce e Gabbana campagna 2010; Laura Biaggiotti profumo campagna 2009-2010; Cavalli profumo 2011 2012; Valentino profumo 2013 e Pepsi Cola con gli artisti Britney Spears, Beyonce, Pink, Enrique Iglesias, Queen.
Nell'ambito dei videoclip musicali collabora con artisti quali Renato Zero, Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro.

Dal 2006 diventa fashions e glamour photographer. Lavora per Mark&Spencer backstage, Peroni Compain 2007-2009 backstage.
Realizza i cataloghi di Iannetti gioielli 2009 /2010 e vari editoriali moda.
Oltre a mostre personali nel Circolo degli artisti a Roma, due mostre a venezia alla Mondadori con pubblicazione di un libro fotografico (venezia una donna senza tempo) varie copertine di magazine specializzati in fotografia e moda
sia stampati che on line collaborazioni con stilist emergenti e fotografi di spicco nel panorama fashion nazionale.
 

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