Intervista a Monica Silva

A cura di: Edoardo Falletta

Ci sono donne eccezionali: capaci di mostrarsi forti nelle situazioni più difficili e nelle quali la "luce in fondo al tunnel" sembra essersi affievolita per sempre. Ci sono donne che dalle avversità sono state in grado di trarre spunti per ripartire ed essere ancora più tenaci ed agguerrite. Monica Silva è tutto questo ed anche molto di più!

Sono dovuta diventare una donna forte perché nella vita ho sofferto molto. All'interno del mondo nel quale sono cresciuta ho sperimentato violenze e vessazioni indicibili: le circostanze hanno forgiato la Monica Silva che sono oggi! Spesso nei miei pensieri echeggiano le parole di Josephine Hart che amava dire "chi ha subito un danno è pericoloso, perché sa di poter sopravvivere"

Noemi, XFactor 2013 © Monica Silva
Dir Wedon © Monica Silva
Missign You On My Skin © Monica Silva

Sono le nostre passioni a rappresentare, spesso, l'occasione per farci sperimentare qualcosa di nuovo: un viaggio, un incontro o un hobby. Monica, con abilità ed intraprendenza, fa della fotografia un mestiere!

Mi sono appassionata al ritratto perché con il tempo ho apprezzato il potere terapeutico che questo tipo di fotografia è in grado di estrinsecare. Adoro e sono anzi spesso alla ricerca del contatto fisico con le persone che posano davanti alla mia macchina fotografica. Non mi piace appoggiare la camera sul cavalletto e lasciarla semplicemente scattare: mi piace toccare le persone che ho di fronte, prenderle e farle girare!
C'è molta contaminazione della mia persona nell'altro perché il ritratto in effetti è uno specchio: entro in forte empatia con i soggetti che fotografo e, fin troppo spesso, vedo la differenza abissale che intercorre tra chi crediamo di essere e chi in realtà siamo.

Ezio Raimon, scrittore © Monica Silva

Tutti noi abbiamo la necessità di lasciare qualcosa che testimoni il nostro passaggio su questa Terra. Questa è una normalissima pulsione auto-biografica: viviamo giorni inflazionati dal grandissimo numero di selfie che vengono costantemente scattati ma, se ragioniamo con più attenzione, noteremo con estrema facilità che l'auto-ritratto è sempre esistito. Non è esistito un solo pittore, uno scultore, uno scrittore oppure un fotografo che non abbia usato la propria immagine per affermare la sua presenza nel mondo: si muore ma l'immagine resta! Oggi c'è una grande confusione di identità!

Gregorio Gitti, politico © Monica Silva
Shannyn Sossamon, attrice © Monica Silva

Le mie immagini sono impregnate di lettura psicologica del soggetto: comincia una sorta di sfida con la persona che si trova davanti al mio obiettivo che mi porta ad indagare nel profondo la personalità fino a fare emergere il lato del carattere che desidero fotografare. Parlando con i miei modelli traggo ispirazione e spunto: la macchina fotografica diventa il mio terzo occhio, attento e capace ad estrinsecare le caratteristiche più intime di ognuno. In definitiva la verità!
È fondamentale parlare con chi si fotografa. Molte persone che ritraggo mi dicono che sono stata capace di estrapolare un loro aspetto caratteriale che sapevano di possedere ma che non riuscivano ad esprimere.
La fotografia è indagatrice e rivelatrice!

Attrezzatura


CORPI MACCHINA:  D3  •  D3s  •  D800
LENTI: 24-70mm f. 2.8  •  70-200mm f. 2.8  •  14-24mm f. 2.8  •  50mm f. 1.4
4 FLASH SB-800



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