I miei dieci anni di ritratti.

Dove ho immortalato tanta vita, tanta umanità, tante storie sono passate davanti al mio obiettivo.
Il mio vero obiettivo è SENTIRE, sentire chi ho davanti per restituire un’immagine vera, autentica. Ho avuto modo di conoscere e fotografare tante persone, e di restituire ritratti che esprimono a mio avviso la verità, quello che una persona è.
IL mio secondo obiettivo è stampare i ricordi.
Solo stampando possiamo restituire alla nostra vita una storia.

La storia è stampata come dice Calabresi.
Stampo i miei ritratti su carta fine-art o su tela rigorosamente in bianco e nero.
Ho un laboratorio di stampa e un collaboratore fotografo che per me stampa tutte le mie foto.
Ritengo importante avere un ritratto stampato che lascia ai tuoi figli, ai tuoi nipoti o a chiunque voglia, una traccia di te importante.

Quando fotografo mi immedesimo sempre su quello che rimarrà, mi commuove pensare che quella foto sarà eterna, che ricorderà la nostra storia.
E trovo affascinante il rapporto che si crea durante lo shooting, adoro connettermi alle persone che ho davanti a me, si crea una bella atmosfera che io chiamo Alleanza Emotiva e inizia un gioco meraviglioso per me, sentire cosa sto fotografando, capire un po’ di più chi ho davanti, vedere una vera trasformazione, spesso una rivelazione ai miei occhi.
La mia cifra stilistica si ispira al rigore del bianco e nero, la cosa che mi interessa di più è sentire la persona o le persone che ho davanti e arrivare all’essenza.
Mi appaga molto sapere che le mie fotografie creeranno una piccola storia e per questo motivo, per i miei dieci anni, ho scritto un libro che si intitola DIECI ed è suddiviso in dieci capitoli:

Ogni capitolo è dedicato a un tema specifico ed è corredato da piccoli testi che raccontano cosa ho provato fotografando l’umanità.
Lo presenterò al Circolo dei Lettori di Torino il 3 maggio alle 21 in Sala Grande.