Fotografando L’Eroica

A cura di: Luigi Sestili

Fotografia è catturare un istante, un momento intenso, magico. Una emozione, un ricordo, una espressione che perché congelata con uno scatto rimarrà per sempre indelebile e dietro la quale si cela un passato tutto da scoprire. Ed è solo con la curiosità di scoprire tutto questo che una fotografia si può definire tale. Una fotografia conserva questa forza immensa dietro all’immagine che raffigura, detiene la privacy del soggetto che rappresenta, svela segreti e pensieri ai quali non ci si avrebbe mai avuto accesso solo osservando di sfuggita.

Ed è con questa intenzione che vogliamo raccontarvi la storia di uno degli eventi che negli anni nel ciclismo è diventato tra i più famosi al mondo, e che addirittura, grazie alla forza del Made in Italy, è replicato oggi anche oltreoceano. L’Eroica.

L’Eroica è una gara inventata nel 1997 e che non ha mai smesso di essere corsa sino ad oggi, nata dall’idea di percorrere in bicicletta le antiche vie delle Strade Bianche di una volta, sui colli senesi, e come si faceva una volta.

Il primo weekend di ottobre migliaia di ciclisti e amatori si radunano a Gaiole in Chianti per percorrere una delle vie più emozionanti e affascinanti con tute in lana, vecchie scarpe in cuoio, biciclette a poche marce e col cambio sul telaio, in un immaginario del tutto distante da quello moderno.

Chi vi partecipa, infatti, non sale in sella per vincere ma per rivivere nel presente un passato al quale si è particolarmente affezionato e che, attraverso la fatica procurata dall’antichità dei mezzi con cui questa viene svolta, non fa altro che evidenziarlo e farlo vivere più intensamente.

L’Eroica è un ritrovo per sognatori, per veri appassionati di un tempo, per coloro ai quali i nonni durante le domeniche in famiglia raccontavano e mostravano album fotografici delle loro passeggiate in bicicletta, dei raduni fatti con amici e dei pic-nic davanti a un bel panorama raggiunto dopo chilometri di fatica e una sveglia all’alba.

L’Eroica è il racconto di un passato che è diventato oggi anche futuro. Con l’arrivo dei social media si è fatto fenomeno comunicato in tutto il mondo, oggi esempio del Made in Italy e di tutti quei valori che lo contraddistinguono come amore e passione. L’Eroica nasce infatti da due atti d’amore, uno nei confronti del territorio, simbolo italiano, e l’altro nei confronti di quel ciclismo antico, fatto di fatica e passione, che ha portato oggi in vita un ricordo, che ha permesso di sognare ad occhi aperti un amore da sempre raccontato e conosciuto in bianco e nero.

Sapendo cosa significa tutto questo e avendolo vissuto in prima persona, abbiamo cercato di trasmetterlo con la fotografia, unico mezzo che oggi ci regala la possibilità di vivere quelle emozioni e spiegarle senza l’uso di parole, anche da lontano. Abbiamo voluto rendere grazia al mezzo e alla gara dando colore al bianco e nero che si era sempre visto e grazie al quale oggi esiste questa manifestazione.

Una corsa in bici che arriva fino a 209 km e che parte alle 4:30 del mattino, in condizioni arcaiche e in un panorama ancora freddo e buio. Il percorso, illuminato da fiaccole, all’inizio sembra infinito ma la bellezza del circondario e la forza dei ricordi sono il motore contro la fatica della pedalata. Le salite spaccano le gambe e le poche marce non aiutano ad affrontare le difficoltà del percorso ma la prospettiva è quella di godersi i profumi della natura, gli scenari all’alba, l’incoraggiamento e la grinta dei colleghi partecipanti, le soste addentando qualche cibo locale, tutto questo durante un viaggio introspettivo di immersione nel proprio passato personale, quello più intimo.

Scattare con questa consapevolezza non è facile. Immaginarsi di riuscire a catturare l’intensità dei significati di questa gara tra polvere bianca e sudore in fronte è una grande scommessa che noi, però, abbiamo voluto giocare.

La fatica diventa un alleato stretto di questa meravigliosa leggenda legata al territorio, elemento che collabora alla colorazione delle emozioni che da questo evento scaturiscono. Intreccio di memorie, slanci vitali di ricordi indelebili di un passato riaffiorato in un presente che sembra non voler finire. E così le strade sterrate del Chianti, le Crete senesi e la Val d’Orcia diventano i padroni ospitanti di un convoglio di emozioni e non solo un bello sfondo dove queste vengono vissute.

La grandezza dell’Eroica non è solo l’idea che le ha dato vita ma la sua capacità di essere stata in grado di profondere l’emozione ovunque tanto da essere diventata un marchio riconosciuto in tutto il mondo.

La potenza della fotografia, messa a servizio di tutto questo, ne estrapola i significati più intimi e incornicia così una immagine completa e intrinseca degli stessi. La fotografia cattura, estrapola, spia, percepisce, entra in empatia, arricchisce, colora, convalida, significa. La fotografia rispecchia tutto questo.


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