Riepilogo tempi di posa

A cura di: Redazione

Rispolveriamo i concetti salienti visti nella scorsa lezione sui tempi di scatto così da poterli abbinare alle informazioni che vedremo in questa puntata.

 
La nitidezza della foto dipende da due fattori: la corretta messa a fuoco e una salda presa sulla fotocamera che ne riduca al mimino il movimento, che peraltro non può essere eliminato del tutto se non ponendola su un treppiede.
Nello scatto a mano libera, in condizioni di luce ridotta, bisogna prestare attenzione al tempo di posa scelto dalla fotocamera e assicurarsi che non sia inferiore a 1/60 di secondo oppure, nel caso di una macchina con obiettivo zoom, a un valore di tempo comparabile alla lunghezza dell'obiettivo.
Nel caso di uno zoom da 110 mm equivalenti (vedremo meglio cosa significa nel prossimo numero) il tempo dovrà essere di 1/125 di secondo. Uno zoom da 200 richiederà 1/250 di secondo.
 
Se costretti comunque a lavorare con tempi ridotti, esistono modi per ridurre il movimento della fotocamera: tenerla saldamente nelle due mani e appoggiarla al viso in modo da ridurre il movimento (usando il mirino dove disponibile anziché il display), appoggiarvi di schiena o con la spalla a un muro oppure a qualche oggetto fermo in modo da ridurre il movimento del nostro corpo (per i più intraprendenti, è anche possibile sdraiarsi a terra con i gomiti appoggiati al terreno), appoggiare la fotocamera sul tetto dell'automobile, su un muretto o su qualche altro supporto e catturare la foto con l'autoscatto (così da non muovere la macchina nemmeno con la pressione del tasto di scatto).
 
Nonostante queste precauzioni, il soggetto può comunque muoversi tanto velocemente da risultare sfocato anche con tempi che sono sufficienti a eliminare il tremore della mano.
In questo caso bisogna valutare tre aspetti, combinati: la distanza dell'oggetto da voi, la sua direzione di movimento rispetto all'obiettivo, la velocità con cui si muove. I tre grafici che seguono vi aiutano a capire le possibilità di riuscire nello scatto a seconda delle situazioni.
 
In alcuni casi si vuole mantenere nitida la foto del soggetto, ma sfuocato il contorno per dare un'idea di movimento e velocità. L'effetto è ottenibile in due modi: muovendosi insieme al soggetto, per esempio fotografare da un'automobile un'altra automobile in movimento, oppure accompagnare il movimento del soggetto con la fotocamera da fermi (panning).
Situazione migliore per la foto di oggetti in movimento
Se l'oggetto si allontana o si avvicina seguendo una traiettoria parallela alla linea di visione del fotografo sarà più semplice bloccarne il movimento, specie se l'oggetto è lontano.
 
Il movimento in diagonale è più difficile
In questa situazione è più complesso bloccare il movimento del veicolo, specie se si trova vicino al fotografo.
 
Situazione più difficile
Bloccare un oggetto che si muova perpendicolare alla linea di visione dell'obiettivo è molto difficile.
 

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