Lo scrittore argentino Héctor Tizón, ha descritto la particolare sensazione di trovarsi nell'altopiano andino in maniera piuttosto efficace: “Qui la terra è dura e sterile; il cielo è
azzurro e vuoto, ed è più vicino che altrove. In questa terra, dove è difficile respirare, le persone dipendono da molti del”.
In realtà, la comunità dell’Altiplano dipende soprattutto dalle donne e adora la Pachamama, dea suprema e Madre Terra universale. La Pacha, incarna i valori essenziali della Cosmovisione,
il codice spirituale andino in cui convergono credenze religiose e sociali, nonché il fondamento filosofico dei Diritti della Natura.
La Cosmovisione si basa sul legame, sacro ed inscindibile, tra esseri umani e Cosmo. Nel fomentare l’armonia e l’equilibrio, questa dottrina promuove l’uguaglianza di genere,
incorporando un insieme di valori incentrati sulla donna che celebrano la femminilità. Non sorprende quindi che la società dell'Altiplano sia regolata fin dall'era precolombiana da un
sistema matriarcale in continua evoluzione, che in molti aspetti anticipa l'attuale metamorfosi femminista che sta trasformando le società di tutto il mondo.
Nel 2021, ho prodotto questa serie nella provincia di Jujuy, dove ho lavorato reiteratamente con
varie comunità indigene per quasi vent’anni. Grazie all’approfondita conoscenza di questa
meravigliosa regione, e della vibrante cultura che la rende unica, ho potuto osservare le
dinamiche sociali ed il ruolo della donna da vicino, in un contesto genuino.
Ho concentrato il lavoro su uno spettro socio-demografico il più ampio ed inclusivo possibile, focalizzandomi su quattro gruppi familiari estesi per un periodo di 100 giorni. Tutte le famiglie
con cui ho lavorato discendono dalla stessa dinastia, i Lama, e vivono in due diverse sub-regioni dell'Altiplano, la Puna e la Quebrada de Humahuaca. Oltre alle famiglie, la serie si
estende a due associazioni civili, La Guachita e Damas De Hierro, rispettivamente la prima
organizzazione gaucha per sole donne, e la principale ong transgender.
Fedele all’energia che emana l’Altiplano, ho sviluppato un visual vibrante, usando una paletta di colori ed un linguaggio che ben riflettano l’identità metafisica della regione. Nel fondere la
simbologia popolare con i personaggi, ho creato un contesto narrativo, scandagliando l’essenza del sincretismo andino in relazione al ruolo della donna.
Ahícito Nomás racconta la storia delle matriarche indigene, delle insegnanti, delle attiviste LGBT e delle donne di tutti i giorni che, attraverso le loro storie, rivelano una società resiliente e
solidale. Una società antica ed avanzata nel contempo, in cui il femminismo ancestrale e quello contemporaneo s’incontrano per fare la differenza.
“Siamo tutti connessi alla Pachamama (Madre Terra), siamo parte della natura. La terra ci accoglie, ci nutre, ed infine ci mangia.”
– Julia Lamas, Matriarca Gaucha