Marocco - La terra dei colori

A cura di: Fabrizio Malaspina

di Fabrizio Malaspina
 

Dopo una lunga preparazione, una piccola ed eterogenea compagnia di scafati viaggiatori atterra in Marocco, decisa ad attraversarlo in lungo ed in largo, tra Città Imperiali, Dune e Medine.

Muniti di Nikon D200 e MB-D10, un corredo di ottiche che vanno dal Nikon AF 50 f1,8, all'AF-D 80-200 f2,8, il Nikon AFS 18-200 VR ed il Nikkor AI-S 105 f2.5 ed altro ancora.
Unico "intruso" nel corredo Nikon, un Sigma 10-20 che apprezzo per l'apertura a 10 che in alcuni casi, visti i ristrettissimi spazi, si è rivelato molto utile.

La prima meta è l'antica città di Mogador, oggi nota come Essaouira.
Edificata dai Portoghesi nel 1506, fu ridisegnata e ricostruita come oggi la vediamo grazie al sovrano Mohammed III nel 18esimo secolo.

Il suo nome "Essaouira" significa "La meravigliosamente disegnata"


© Fabrizio Malaspina

Ripartiti da Essaouira, lungo la strada ci fermiamo ad ammirare l'operosità del popolo marocchino, che ha coltivato la terra sino in riva al mare, creando una varietà di geometrie colorate.


© Fabrizio Malaspina

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Ci fermiamo per una breve sosta nella città di Safi dove incontriamo un gatto che mostra senza esitazioni i suoi desideri per la giornata.
Dopo la sosta, si prosegue verso un'altra antica città portoghese, El-Jadida, che ospita tra le sue mura un'antica Cisterna ricca di fascino.

Ripartiamo alla volta di una città famosa in tutto il mondo, Casablanca.
E' difficile spiegare l'atmosfera che si respira in una città così, forse le parole più adatte sono "romantica decadenza".

Resa famosa dagli intrighi internazionali, crocevia di spie sia prima che durante il secondo conflitto mondiale, ospita meraviglie architettoniche di rara bellezza e che testimoniano l'abilità degli artisti che abitano questa terra.

L'Antica Prefettura Francese


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La Moschea Hassan II


© Fabrizio Malaspina

Il dettaglio rende giustizia alle grandiose dimensioni dell'opera.

Arrivati a Rabat, visitiamo il mausoleo di Hassan II. Di fronte ad esso si trova la Torre Hassan.
Appena fuori città sorge l'antica necropoli di Chellah, qui fotografata in notturna
Alla sera visitiamo un antico Harem, ricco di fascino


© Fabrizio Malaspina

Ma la strada per la magica città di Fez è ancora lunga... dobbiamo ripartire
Fez, aldilà di quanto scritto sui depliant turistici, è veramente una città estremamente bella, affascinante e moderna.
Forse la più europea tra le città marocchine, ospita testimonianze di ogni tipo di lavorazione artigiana, e la Medina intorno a cui la città si è sviluppata è splendida.

Ma sicuramente l'immagine più conosciuta di Fez sono le sue concerie, che tra il puzzo e la visione delle condizioni nelle quali operano gli artigiani, le fanno sembrare una splendida anticamera degli inferi.


© Fabrizio Malaspina

Proseguiamo e fuori città ci imbattiamo in un laboratorio che produce i famosi mosaici che tutto il mondo invidia all'arte marocchina.
Il forno, alimentato con gli scarti di produzione dell'olio di Oliva.
Esatto proprio dalle bucce delle olive...

La composizione avviene al contrario e quindi alla cieca, da parte del Maestro Mosaicista.

Attraversiamo le montagne verso la meta più ambita, il il Sahara Marocchino, e qui lascio le parole alle immagini.


© Fabrizio Malaspina

Inoltrandoci nel sud ci addentriamo nell'area della Kasbah, di cui vi propongo una sola veduta, che si riferisce ad un complesso interamente restaurato dall'UNESCO.
Le foto sono tante, tantissime e potrei proseguire parlando a lungo, ma le immagini postate parlano per me.


© Fabrizio Malaspina

Purtroppo quello che non si può vedere è la straordinaria abilità manuale di questo popolo, capace con attrezzi semplici, ma sofisticata tecnica e grande esperienza, di produrre oggetti di indiscusso valore, non confondibili con la solita idea di "paccottiglia" che, tristemente, viene associata alle merci dozzinali che invadono i negozi di souvenir.

Coloro che desiderano vedere la fotogallery completa possono cliccare QUI.

In sedici giorni sono state scattate circa 1600 foto di cui ne sono state selezionate circa 120.

Leggi nel forum il post di Malaspina

 

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