Nice e i diritti delle donne africane

A cura di: Alessandro Rocca

«Continuerò a lottare affinché le ragazze crescano, diventino donne senza che vengano violati i loro diritti. Tutte le ragazze africane devono diventare donne e poter sognare. Sono sicura che tutto ciò sia possibile». L'obiettivo di Nice Nailantei Leng'ete, ambasciatrice di Amref Health Africa è il punto di partenza del nostro progetto.


Vogliamo realizzare un serial storytelling in sette episodi (qui potete fare la vostra donazione: linkpdb.me/11881), una serie web tv che racconti la storia di Nice, Grace, Wangare, Jamimah, Kate, Abigael e Loisaleah. Vogliamo raccontare le storie di queste sette bambine e ragazze che in varie parti dell'Africa hanno spezzato la catena della tradizione delle mutilazioni genitali femminili, del controllo maschile sul corpo e sulla vita delle donne-bambine. Dalle bambine Masai alle bambine di strada di Nairobi, fino alle bambine in guerra e a quelle che subiscono altre forme di violenza o privazione del futuro.
Questo è un po' il focus della nostra avventura, di impegno sociale, giornalistico, multimediale. Un'avventura firmata da un gruppo di amici prima di tutto, affiatati e con la grande passione di raccontare storie africane, capaci di cogliere, da anni, tanti aspetti di un continente immenso e immensamente depredato.

Siamo sette giornalisti e ci siamo riuniti nell'associazione Hic Sunt Leones, antica espressione con cui i romani definivano l'Africa dal Sahara in giù. Luciano Scalettari, Angelo Ferrari, Raffaele Masto, Roberto Cavalieri, Alessandro Rocca, Davide Demichelis, Roberto Cavalieri hanno fatto della più bella delle affermazioni di Nice Nailantei Leng'ete lo slogan della campagna: «Continuerò a lottare affinché le ragazze crescano, diventino donne senza che vengano violati i loro diritti. Tutte le ragazze africane devono diventare donne e poter sognare. Sono sicura che tutto ciò sia possibile».

L'hanno fatta propria perché è il cuore dell'iniziativa che hanno lanciato per la produzione del film documentario ma anche di tutte le altre produzioni che fanno parte integrante del progetto. #dallapartedinice diventerà anche un libro, una mostra fotografica, un lavoro teatrale, diventerà incontri pubblici e nelle scuole di sensibilizzazione.
Lo scopo della campagna #dallapartedinice è proprio questo: dare voce alle storie che arriveranno dal Kenya, dalla Nigeria, dal Sud Sudan, dal Burundi, dalla Somalia, dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Centrafrica.

Hic sunt leones nasce un po' per scherzo durante un pranzo di qualche anno fa. Ci siamo detti: ma perché non uniamo le forze e non troviamo una spazio comune dove raccontare le cose che facciamo? La risposta più semplice è stata creare un profilo Facebook. Così, per un po' di tempo siamo andati avanti a condividere gli articoli, le presentazioni, le trasmissioni tv e radio, i comunicati che ciascuno di noi produceva sull'Africa e per l'Africa. Poi questo non c'è più bastato. Grazie ad Angelo Ferrari, che ora è diventato il Presidente della nostra neonata associazione Hic Sunt Leones, abbiamo deciso di misurarci su un grande progetto, tutti insieme, ciascuno con le proprie peculiarità.

Ci siamo conosciuti in Africa e scrivendo d'Africa. Da anni raccontiamo guerre, miseria, carestie, situazioni che si ripetono sistematicamente, come se la storia fosse un destino ineluttabile. Una storia fatta di potenti e piccoli padroni, dove l'umanità è esclusa, lasciata ai margini e che si organizza nel silenzio. Siamo stanchi di raccontare ciò che non cambia, perché una bambina o una donna in quei racconti non fa la differenza.

Raccontiamo storie che abbiamo incrociato durante i nostri viaggi, grazie anche all'appoggio di alcune organizzazioni non governative e fondazioni come la Fondazione Zanetti Onlus di Treviso che per prima ha creduto nel nostro progetto. Molte sono le ong che lavorano da anni proprio sui diritti delle bambine e delle ragazze, come Amani for Africa, Amref, Movimento Lotta Fame nel Mondo, Comitato Collaborazione Medica, Servizio di Pace Lvia, Coopi e Oxfam Italia.

La nostra ambizione è che finalmente si cominci a parlare di queste ragazze e queste bambine, che in molti casi sono il fulcro della società africana, tornino a essere protagoniste dei loro diritti.

«Essere dalla parte di Nice - dice Angelo Ferrari, Presidente di Hic Sunt Leones - significa essere dalla parte di tutte quelle bambine, adolescenti e donne che lottano quotidianamente contro il potere maschile, contro i matrimoni precoci, le violenze della strada, della guerra, della povertà. Noi vogliamo raccontare un volto, quello femminile, del continente africano. Per una volta non verrà mostrata l'Africa che soccombe a un destino ineluttabile, ma verrà raccontata finalmente la forza delle donne africane che riescono nell'impresa straordinaria di difendere e promuovere i propri diritti».



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