Pushkar Camel Fair – India

A cura di: Paolo Quadrini

La spiritualità, in India, è ovunque. Anche le fiere e i mercati finiscono per avvolgersi in quel manto di misticismo che da sempre caratterizza il grande paese asiatico. Il Camel Fair di Pushkar ne è un esempio.
 

La Camel Fair di Pushkar è una delle più importanti, antiche e suggestive manifestazioni che si tengono in India ogni anno, solitamente tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
Essa rappresenta una suggestiva commistione tra una fiera commerciale vera e propria e il rito religioso legato al periodo della luna piena di Kartika, durante il quale i pellegrini, secondo la tradizione Hindu, si bagnano nel Ghat per ricevere benedizioni speciali.

Durante i giorni della fiera, la piccola cittadina del Rajasthan, il più grande stato dell'India, viene raggiunta da migliaia di fedeli provenienti da tutta l’India per rendere omaggio a Brahma il cui unico tempio è proprio a Pushkar sul sacro Ghat. In contemporanea, nella valle ai limiti della città, si radunano centinaia di mercanti di cammelli, cavalli e mucche per la vendita annuale.

 

Intorno alla fiera viene creato un piccolo villaggio con divertimenti di ogni genere, giostre e numerosissimi luoghi dove mangiare, luna park e di stand di ogni tipo, mentre la musica ad alto volume si diffonde dai piccolo negozi di CD e DVD sparsi un po’ ovunque. La fiera dura dieci giorni, raduna ogni anno 300.000 persone provenienti da tutto il mondo ed espone per la vendita circa 25.000 animali.

I piccoli villaggi e paesi nei dintorni di Pushkar in questo periodo si svuotano totalmente e i loro abitanti, carichi di ogni cosa, si riversano nella valle finalmente brulicante di vita dopo i lunghi mesi trascorsi in placida tranquillità.
L’essenza più autentica della manifestazione è rappresentata dalla semplicità delle persone che si incontrano, in un’atmosfera che riporta indietro nel tempo. I presenti sono per lo più vestiti con abiti tradizionali indiani e dopo un’apparente iniziale diffidenza verso gli stranieri dimostrano una grande accoglienza e cordialità.

Sono in gran parte disposti a farsi fotografare vicino ai loro preziosi animali e manifestano fierezza ed eleganza nel portamento.
 

Durante il giorno oltre al normale commercio di animali, si alternano attività di ogni sorta: il dentista con la sua cassetta di attrezzi che cerca qualche dente da riparare direttamente sul posto; il mago con i suoi giochi; il barbiere con la sua attività all’aperto; i tosatori e i veterinari che, su e giù per le dune di sabbia, controllano la salute degli animali; improbabili notai che supervisionano le transazioni e le compravendite di animali; le donne vestite a festa che rincorrono i turisti per farsi fotografare; infine i balli tradizionali e la musica un po’ ovunque. Tutto questo rende la fiera un luogo estremamente suggestivo, dove scoprire una realtà a noi lontanissima.

La giornata è scandita, qui più che mai, dal sole e dalla temperatura che in questa parte desertica dell’India sono molto alte.
Ogni angolo della fiera è una scoperta nuova: colori, odori e suoni esplodono sui visitatori durante tutto il corso della giornata, per poi svanire lentamente la sera in una calma apparente.

 

La partecipazione all'evento è una splendida esperienza, da fare prima o poi nella vita di un appassionato fotografo viaggiatore. L’approccio giusto, a mio avviso, consiste infatti proprio nella volontà di partecipare e non solo di visitare, per immedesimarsi il più possibile nel sentimento delle popolazioni locali.
Occorre togliersi di dosso la veste del normale turista e inserirsi gradatamente nel contesto come un partecipante alla vita della comunità, non tralasciando assolutamente il cibo come esperienza integrante della cultura di ogni paese.

Il mio percorso fotografico ormai da alcuni anni si sviluppa alla ricerca delle più caratteristiche cerimonie ed eventi del mondo, dalle cerimonie religiose come i funerali Toraja in Indonesia agli eventi più ludici come il Nathan’s Contest del 4 di luglio a Coney Island; dalla Festa Holi di primavera in India al Capodanno cinese a New York nel mese di febbraio.
Quest’anno la mia ricerca fotografica mi porterà a partecipare, sempre in India, a uno degli eventi religiosi più importanti al mondo, naturale evoluzione dell’esperienza fotografica di Pushkar: il grande Kumbha Mela del 2013, presto visibile sul sito web: www.paoloquadrini.it


Attrezzatura utilizzata:

• Nikon D700
• Nikon D300
• AF-S Nikkor 24-70mm f/2.8G ED
• AF-S Nikkor 70-200mm f/2.8G ED VR
• AF-S Nikkor 17-35mm f/2.8D ED-IF

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