Ritratti di paesaggio con Nikon Z 7 e Z 9

A cura di: Mattia Bonavida


Da sempre sono attratto dalla natura, dalle vedute mozzafiato di cui si gode una volta arrivati in cima a una montagna e dai riflessi surreali di uno specchio d’acqua. Essendo nato e cresciuto in riva al Lago di Garda, non ho potuto fare a meno di specializzarmi nella fotografia di paesaggio, cercando di creare uno stile personale e riconoscibile. Oggi sono due i tratti che caratterizzano principalmente il mio modo di fare fotografia e interpretare l’ambiente naturale: l’uso di colori forti e d’impatto e l’inserimento frequente di una figura umana all’interno della composizione.

I colori sono per me importanti nel far percepire emozioni allo spettatore che osserva le mie immagini. La figura umana invece reputo sia fondamentale nel produrre una scala di confronto tra il contesto umano e quello ambientale. E nel completare una composizione con quel dettaglio in più che la renda unica e coinvolgente allo sguardo.

L’inserimento della persona all’interno del contesto naturale è altresì un modo efficace per dare una lettura personale e diversa a luoghi che sono già stati ripresi nei modi più disparati e da varie prospettive.

Il vestito rosso - Nikon D800E + Nikkor AF-S 85 mm f1.4G

Sulla cresta - Nikon Z7 + Nikkor 50 mm f1.2 S

A livello tecnico, l’obiettivo che prediligo maggiormente è il Nikkor 14-24 mm f2.8 S del sistema mirrorless Nikon Z, con il quale scatto la maggior parte delle mie fotografie. Di recente inoltre, ho incominciato a usare anche il Nikkor 50mm f1.2 S per ottenere una sorta di effetto sognante scattando all’imbrunire o poco prima dell’alba.

La serie ‘Ritratti di paesaggio’ è caratterizzata dunque dalla presenza costante di una o più persone all’interno della composizione. Questa rappresenta, tuttavia, solo un piccolo elemento che completa la scena, non essendo mai il soggetto principale dello scatto né quello destinato a coprire un’ampia porzione della foto.

Con le Nikon Z per viaggiare e muoversi leggeri

Capita molte volte di dover camminare per diverse ore in montagna, per raggiungere un determinato punto panoramico o una prospettiva diversa. Ho cominciato così a valutare bene cosa mettere nel mio zaino fotografico per limitarne il peso. Se fino a poco tempo fa utilizzavo una reflex Nikon D800E e molteplici lenti Nikkor AF-S, con l’avvento del sistema mirrorless Z ho ridotto pesi e ingombri.
La Nikon Z 7 si è rivelata un’ottima compagna di viaggio e di avventure in qualsiasi situazione d’impiego. Il peso e l’ingombro contenuti mi hanno veramente aiutato a gestire meglio il carico durante le escursioni, senza dover rinunciare in nessun modo alla qualità delle immagini a cui il sistema reflex mi aveva abituato.
Di recente, sono passato all’ammiraglia Nikon Z 9 di cui mi sono follemente innamorato.
Trovo che sia una macchina completa a 360 gradi, capace di adattarsi a qualsiasi scenario e impiego senza imporre alcun limite. Amando le esposizioni molto lunghe, ho trovato eccezionale la modalità ‘Luce Stellare’ grazie alla quale è possibile vedere in modo preciso l’inquadratura attiva, per una ripresa più semplice, immediata e accurata.

L'esploratore notturno - Nikon Z9 + Nikkor 14-24 mm f2.8 S

La fine del sentiero - Nikon Z7 + Nikkor 14- 30mm f4 S

Uno stile definito che si distingua dagli altri

Il mio metodo fotografico consiste nell’effettuare un sopralluogo preliminare sul campo senza che abbia con me la fotocamera. Penso infatti che la macchina fotografica possa diventare anche fonte di distrazione. In un secondo momento, torno nella location con tutta l'attrezzatura necessaria

Scattando fotografie di paesaggio, dipendo sempre dalle condizioni meteo. È fondamentale preparare diversi piani d’azione a seconda delle reali condizioni del tempo una volta sul campo. I momenti che prediligo per fare le mie fotografie sono l’alba e il tramonto, ma anche quando la luce viene meno mi piace sperimentare riprese con tempi di esposizione prolungati che rendano al massimo la dinamicità del paesaggio. Amo il cielo attraversato da nuvole illuminate dalla Luna piena e mosse dal vento, ottenere l’effetto seta sulle acque del Lago e, ancora, usare una torcia per fare qualche gioco di light painting.

Per concludere, a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della fotografia mi sento di consigliare la continua ricerca sul campo, un esercizio volto al piacere e al divertimento. Suggerisco inoltre di sperimentare fuori dagli schemi, di interpretare ciò che ci circonda secondo la nostra unica e personale prospettiva, definendo con il tempo uno stile che renda le nostre immagini immediatamente riconoscibili anche tra mille altre. La tecnica verrà assorbita più velocemente se facciamo qualcosa che ci stimola e diverte.

Cosa c'è nella Borsa di Mattia Bonavida

Nikon Z 9 | Nikon Z 7 | Nikon D800E
Nikkor 14-24 mm f2.8 S | Nikkor 50mm f1.2 S ED | Nikkor 14-30 mm f4 S
Nikkor AF-S 35mm f1.4G | Nikkor AF-S 85 mm f1.4G





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