Ritratti al lavoro

A cura di: Enzo Isaia

MESTIERI E OCCUPAZIONI A USSEGLIO

Una mostra fotografica, aperta al pubblico fino al 24 agosto, ritrae i giovani e i meno giovani della piccola cittadina del torinese nel loro apprezzato posto di lavoro.

Usseglio, piccolo paese di montagna a 1.300 m di quota. Un’ora d'auto da Torino, non lontano da Lanzo, al fondo di una valle parallela a quella di Susa. Non c’ero mai stato prima del 2007 quando Bruno Guglielmotto-Ravet, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo, mi coinvolse nelle riprese dei giovani del paese abbigliati con i costumi tradizionali: sono nati così, nell’anno successivo, un libro e una mostra. Fu una bella esperienza e nell'autunno del 2008 realizzai una seconda serie di scatti, per gli anziani over 75: poco tempo dopo, ancora una volta, nacquero un libro e una mostra.
Mancando quella intermedia, per rendere giustizia a tutte le fasce di età e nel contempo completare la trilogia, di mia iniziativa ho proposto “Ritratti al lavoro”, iniziando a scattare nell’autunno 2012.

Innumerevoli i viaggi a Usseglio, in tutte le stagioni, per “mettere nel carniere” ben 109 ritratti con i più disparati attori, quasi tutti con lo sguardo in macchina e sovente con uno spontaneo sorriso sulle labbra.

Ne è risultato il ritratto di “una comunità dove non esiste la disoccupazione e la gente è felice della scelta fatta, ovvero di lavorare in montagna” come riporta Gianni Giacomino su La Stampa del 27 giugno.
Grazie all’abile operato di Luigina Longhi Borla e Daniela Berta che hanno coordinato 238 persone (alcune delle quali pendolari), le sessioni di scatto, durate in totale 26 giorni, sono state organizzate ed eseguite sul reale posto di lavoro.

Dai malgari con il lago di Malciaussia a sfondo, ai dipendenti e proprietari degli alberghi ripresi in cucina o nella sala ristorante; da don Meo ritratto davanti alla chiesa, a Gioanin mentre prende un caffè dietro il bancone del suo storico bar.

Il sottotitolo del libro e della mostra: “mestieri e occupazioni a Usseglio”, chiarisce che la ricerca è stata ampliata includendo attività non ufficialmente riconosciute come lavorative, poiché non retribuite: per esempio, i ritratti delle suore in villeggiatura che accudiscono l’orto o della signora che si dedica con passione ad abbellire la facciata di casa con una variopinta cascata floreale.

Nella tecnica di ripresa, anziché servirmi di piccoli o medi teleobiettivi, com’era avvenuto per i ritratti dei bambini e degli anziani, ho optato per lo zoom AF-S Nikkor 24-70mm f/2.8G ED, utilizzando sulle mie due Nikon D3x le focali tra il 24 e il 35 mm.

Il soggetto risulta così sempre dominante in primo piano, ma immerso in un ambiente di lavoro perfettamente riconoscibile, conferendo alle immagini una valenza etnografica. In soli quattro scatti ho usato il teleobiettivo AF-S Nikkor 70-200mm f/2.8G ED VR II, una volta un vecchio ma ancora efficiente fish-eye 16mm f/3.5 e un’altra lo zoom AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED. Tutte le riprese sono state effettuate a luce ambiente.

La mostra, allestita presso l'antico complesso parrocchiale di Usseglio, rimarrà aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 15.30 alle 18, fino al 24 agosto 2014. In questa galleria di fotografie dedicate al paese, non potendo inserire tutti e 109 i ritratti, mi sono limitato a presentare una piccola antologia.

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