OP Photo-Experience - Lo Sbarco di Napoleone all'Elba

A cura di: Paolo Meitre Libertini

Non sono mai stato particolarmente attratto dalle rievocazioni storiche, ma questa è stata davvero emozionante e ricca di spunti fotografici, complice la meravigliosa location dell’Isola d’Elba.

Si è da poco conclusa la straordinaria rievocazione storica dello sbarco di Napoleone all'Isola d'Elba, di cui quest'anno ricorreva il Bicentenario, in una cornice di rara bellezza come quella offerta da una Portoferraio vestita a festa e animata da oltre 300 figuranti provenienti da Belgio, Russia, Gran Bretagna, Germania e Francia (oltre ai 150 italiani). L'occasione è stata vissuta con grande partecipazione e impegno: parate militari, momenti di conviviale ritrovo degli abitanti accorsi da svariati paesi elbani, lo sbarco dei Commissari e infine l'atteso arrivo dell'Imperatore, hanno offerto agli ammutoliti spettatori l'emozione di vivere all'interno di un grande set cinematografico.
L'atmosfera è stata carica di fascino e curata fino nei dettagli, grazie anche a un sapiente utilizzo di colonne sonore appropriate che hanno conferito ulteriore appeal alla ricostruzione storica.
Per chi l'ha perso e per chi non c'era, l'appuntamento è per il 4 maggio 2015 (c'è chi giura che sarà bellissimo) mentre su tutta l'isola continuano i festeggiamenti e le rievocazioni per tutta la stagione in corso, per rendere omaggio a un Bicentenario che ha il sapore di un importante rilancio della destinazione.
(F. Campagna).

Da affezionato frequentatore dell’Isola d’Elba, non potevo lasciarmi sfuggire la ghiotta occasione di realizzare immagini dal taglio reportagistico della rievocazione storica dello sbarco di Napoleone.

Le ore che precedono il giorno, sono frenetiche. L’energia si percepisce nell’aria, nei brusii della gente e delle persone che, arrampicate sui pali, stanno ultimando gli allestimenti con bandiere e locandine colorate ufficiali del Bicentenario.

Nell’aria si diffonde musica classica che proietta l’isola in una dimensione che evoca suggestioni di un antico passato ricco di storia.

La procedura necessaria a documentare questo grande evento, è sempre la stessa: richiesta di accredito presso l’ufficio stampa per accedere alle zone riservate a stampa e fotografi, il che significa trovarsi davanti alle transenne. Ciò implica, a volte, discussioni con il pubblico.

Da “dietro” arrivano puntualmente frasi del tipo “Siamo qui anche noi per guardare e per fare foto”, quando va bene. Consiglio un atteggiamento gentile e cordiale anche con le persone meno educate per evitare discussioni inutili. Alla fine, non hanno tutti i torti! Personalmente faccio qualche scatto, chiedo scusa e mi sposto spesso in modo da non ostruire la visuale al pubblico armato di fotocamere/smartphone se non per qualche secondo.

Per quanto riguarda l’aspetto fotografico, ho realizzato le mie immagini utilizzando una Nikon D800 e una Nikon D300s. Ottiche Nikkor 24-70 mm f/2,8 e Nikkor 70-200mm f/2,8 + TC, infine Nikkor 10,5mm f 2,8.

Il primo giorno tutto si è svolto a una temperatura quasi invernale e sotto una pioggia battente e continua. Il forte vento sul porto, impediva l’utilizzo di ombrelli che, dovendo fotografare, complicavano la vita a noi fotografi. Provvidenziale la mantellina integrale che tengo sempre all’interno del mio zaino fotografico. Questa permette di tenere le fotocamere al riparo e, con la grande apertura frontale, di poterle estrarre con facilità per eventuali scatti al volo.

Per il mio gusto fotografico, e in particolare per questo tipo di immagini che si prestano a una post-produzione che contrasti molto, ritengo che un cielo coperto sia la condizione ideale per riprodurre un effetto di grande contrasto e per ottenere dei colori decisi. Nonché per ottenere dei bianconeri davvero drammatici.

Volti privi di ombre forti permettono, nei ritratti, di ottenere occhi sempre aperti che non subiscano la luce diretta del sole.
Si riduce inoltre la gamma dinamica il che permette, a seconda delle inquadrature, di preservare sia le alte luci sia le ombre. Per questo tipo di immagini, un consiglio è quello di restare sempre concentrati sulle inquadrature in quanto nel mirino c’è spesso un affollamento di persone che vanno e vengono, coprendo e disturbando la ripresa altrimenti perfetta.

Solitamente compongo la mia inquadratura e aspetto che tutto il movimento estraneo si calmi prima di scattare.
Per i ritratti, mi concentro su di un volto alla volta, aspettando lo sguardo giusto, l’espressione più convincente. Utilizzo solitamente lo scatto in sequenza veloce per essere sicuro di non aver scattato nell’istante in cui gli occhi del mio soggetto si sono chiusi.

Per fotografare i volti, utilizzo due ottiche fantastiche: il Nikkor 70-200mm e il Nikkor 24-70mm tutti e due f/2,8. Adoro lo sfuocato differente che mi restituiscono entrambi con l’utilizzo di diaframmi aperti.

Nel secondo giorno, quello dello sbarco vero e proprio, Portoferraio viene letteralmente presa d’assalto da turisti, abitanti e curiosi vari. Imponente lo spiegamento di forze da parte delle TV e delle riviste nazionali. Fondamentale in queste situazioni è effettuare un sopralluogo per tempo (meglio se il giorno precedente) per assicurarsi di ottenere una postazione sicura e al sicuro dall’assalto dei media (e non solo).
In questo caso, sono riuscito a trovare una postazione sul tetto di un edificio posizionato esattamente di fronte al molo dove sarebbe avvenuto lo sbarco. La postazione davvero interessante obbligava all’utilizzo di un tele piuttosto spinto.

Ho deciso così di montare sulla D800 il mio 70-200mm duplicato con il TCII di Nikon, mentre sul secondo corpo macchina, la D300S, ho montato il fish eye da 10,5mm per le riprese panoramiche dove volevo far apparire la folla presente.

Ho alternato, a seconda delle esigenze, l'AF singolo e continuo utilizzando un'area dinamica e il punto AF singolo o al massimo i 9 punti AF. Come detto, preferisco per questo tipo di immagini, la luce soffusa regalata dal cielo coperto, ma oggi c’è il sole che proietta ombre forti e mi obbliga a lavorare in controluce.
Nessun problema per le immagini ad inquadrature ampie. Per i ritratti cerco invece inquadrature strette con forti controluce per avere visi in ombra piena ed evitare, come detto, luce troppo violenta sugli occhi. Misuro l’esposizione sul viso in ombra, con la lettura esposimetrica Matrix.

Chiudo il reportage correndo tra le viuzze e i vicoletti del centro storico di Portoferraio. Per non restare imprigionato fra la gente, ho recuperato in precedenza un programma con la cartina del percorso programmato che avrebbe fatto Napoleone a piedi.

Arrivando davanti, ho sempre anticipato tutti riuscendo a realizzare primi piani intensi dell’imperatore anche con ottiche corte. Non sono mai stato particolarmente attratto dalle rievocazioni storiche, ma questa è stata davvero emozionante e ricca di spunti fotografici, complice la meravigliosa location dell’Isola d’Elba.

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