Fotografare lo sport con la Nikon D800

A cura di: Paolo Baraldi

La prova della D800 in ambito sportivo, alle prese con la Balkan Breslau di Bulgaria, conferma le qualità della nuova reflex Nikon anche con i soggetti in rapido movimento. Ecco come è andata...

Lo slogan ufficiale di Nikon per la D800 recita: I AM THE BIG PICTURE”.
Nel testo di introduzione, si legge poi: “Still life, ritratti, paesaggi o foto street: il tipo di soggetto può variare, ma non la sua importanza”. E ancora: “La D800 è una reflex digitale full-frame davvero rivoluzionaria e siamo sicuri che questo prodotto spalancherà nuovi orizzonti a tutti quei fotografi che, per professione o per passione, ricercano il massimo, in ogni condizione.

Ok, fin qui tutto perfetto, ma la domanda che mi sono posto è stata la seguente: “Con lo sport come se la caverà la D800?”. Interrogativo più che lecito in quanto parte della mia attività professionale riguarda il reportage di eventi sportivi off-road. Quindi, nel momento in cui ho acquistato questa nuova reflex, mi sono chiesto se stavo facendo la scelta giusta.

 


Le doti della D800 sono fuori discussione e in linea con tutto ciò che il mio lavoro richiede, ma avevo bisogno al tempo stesso di una reflex che fosse a suo agio anche con la fotografia sportiva. Le sfide fanno parte del mio essere e della mia professione.

Acquisto quindi la Nikon D800 e la provo in situazioni diverse, come ritratti e paesaggi, con risultati sorprendenti ma… in gara, mi chiedo ancora, come si sarebbe comportata? Tormentato, parto dopo qualche mese alla volta della Bulgaria per seguire la Balkan Breslau, una delle più dure e veloci corse europee di fuoristrada.

L’ansia da prestazione aumenta con l’avvicinarsi della competizione e, per essere più tranquillo, metto nello zaino anche una Nikon D300s.

Sabato 22 ottobre. Sono sulle sponde di un ramo secondario del Danubio, vicino alla cittadina di Ruse, nella Bulgaria Settentrionale, in attesa che inizi il prologo. Ho tra le mani la D800… la guardo, regolo gli ISO, il tempo di posa, il metodo di messa a fuoco e sono pronto a immortalare i veicoli in gara. Nella mia testa è ben chiaro il risultato che voglio ottenere, ma la “bambina” asseconderà la mia volontà?

Ecco, arrivano i primi fuoristrada. Non c’è più tempo per pensare e inizio a scattare secondo i consueti meccanismi mentali… La velocità di messa a fuoco mi sembra buona, l’AF-C segue bene i soggetti in rapido movimento e i risultati sull’LCD sono convincenti. Le riprese proseguono fino a tardo pomeriggio e appena si conclude il primo giorno di gara, corro in albergo per vedere le fotografie sul notebook.

Sono galvanizzato, che spettacolo di immagini! Decido di lasciare la D300s nello zaino e continuare per tutta la settimana con la nuova Nikon D800. Sarà l’occasione per migliorare il nostro feeling e per testarla nelle varie situazioni.


Passano i giorni, cambiano le condizioni meteo (sole, cielo nuvoloso, scarsa luce e ombra) e i risultati sono sempre ottimi.
Lavoro a bassi ISO, provo, anzi in molti casi sono costretto, ad aumentare la sensibilità e l’incisione del soggetto è incredibile e senza disturbi.

A questo punto manca solo da testare la ripresa in sequenza. Normalmente, scatto solo due foto in rapida sequenza, preferisco inquadrare, mettere a fuoco e scattare. Comunque arriva anche questa opportunità. Un concorrente francese con il suo Defender affronta un ostacolo che fa impennare il 4x4: è l’occasione giusta e scatto “a raffica”. 4fps è il massimo che offre la Nikon D800, non è velocissima, lo sapevo già, ma non perdo la cronologia dell’atto sportivo e questo è quello di cui ho bisogno.
 

La Balkan Breslau, dopo una settimana itinerante per la Bulgaria, finisce.
Torno a casa ed eccomi in ufficio a controllare con un po’ di emozione il lavoro fatto. Niente da dire, la D800 è riuscita a stupirmi. È fatta anche per lo sport o almeno per come fotografo io lo sport!

Le fotografie in azione sono ottime, come pure i ritratti scattati a completamento del reportage e in più, grazie ai 36,3 megapixel, posso, se serve, "croppare" tranquillamente le immagini per migliorare la composizione finale o per arrivare dove, alcune volte non arriva il teleobiettivo.

Spengo il computer felice di aver dato una risposta al mio dubbio iniziale: la Nikon D800 è fatta anche per fotografare lo sport!

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