Canaima - La laguna delle cascate 

A cura di: Franco Cappellari

di Franco Cappellari

 

Dall'aeroporto di Puerto Ordaz, a bordo di un turboelica raggiungiamo uno dei luoghi più belli e affascinanti del Venezuela, la laguna Cainama. Situata al confine con il Brasile e la Guaiana, è parco Nazionale dal 1962 e Patrimonio dell’Umanità dal 1994. Il paesaggio, unico nel suo genere, è costellato da una trentina di montagne isolate, chiamate in lingua locale Tepuyes, dalle cime piatte che si innalzano fino ai duemila metri dalla foresta, con le sommità spesso avvolte dalle nuvole.

Franco Cappellari

Questi massicci sono sacri per la popolazione indigena dei Pemón, discendenti di antiche genti precolombiane, e secondo le loro leggi e tradizioni non possono essere scalati. Solo negli ultimi anni, con l’incremento dei flussi turistici, alcuni membri della tribù, contravvenendo alle loro credenze, hanno iniziato ad accompagnare gruppi di escursionisti sulle cime più accessibili. La varietà e la ricchezza della flora e della fauna fanno del Parco un gioiello naturalistico di grandissimo interesse paesaggistico e ambientale. Le abbondanti precipitazioni danno luogo ad una vegetazione lussureggiante ed estremamente varia. Lo scenario cambia repentinamente offrendo habitat contrastanti come la foresta tropicale e la savana dove vive una fauna altrettanto diversificata, formichieri, giaguari, dalla lontre giganti, volpi e simpatiche scimmie araguato, oltre a numerose varietà di uccelli, come l'aquila arpia, la guacamaya nana, il falco palomero e il colibrì.

Franco Cappellari Franco Cappellari

Un’esperienza imperdibile durante la visita al Parco Canaima è la navigazione su una delle particolari canoe chiamate "curiara", che attraversando la laguna arrivano all’isola Anatoly da cui si gode la vista su alcune spettacolare cascate: Salto Sapo, Golondrina, Hacha Ucaima e Guadaima. Non si può non provare una forte emozione alla vista di queste forze della natura. Per affrontare l'avventura della navigazione in laguna basta indossare un paio di pantaloni da trekking e, se siete fotografi incalliti, l'indispensabile borsa a tenuta stagna per l'equipaggiamento fotografico. L'attenzione viene subito catturata dal colore dell'acqua, rossa come il the. A colorarla sono la grande quantità di minerali in essa presenti e le scorie vegetali dei tronchi della lussureggiante vegetazione circostante. In mezz'ora si raggiunge una radura con una piccola insenatura, dove ancorare la canoa.

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Subito ci si trova a cospetto di Hacha, la più spettacolare delle cascate della laguna. Se si vuole provare l'emozione di fare una passeggiata sotto questo imponente getto d'acqua, è importante seguire puntualmente le istruzioni della guida per evitare possibili rischi. Ci si muove in gruppo seguendo passo passo il percorso indicato dagli accompagnatori. Giunti sull'altra sponda, la soddisfazione è enorme, quasi non si crede ai nostri occhi, bagnati fradici ma felici di essere riusciti in questa prova di coraggio.

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Dopo una breve sosta, si torna indietro per la stessa via, prendendo tutto il tempo necessario per fissare bene in mente ogni singolo momento di questa straordinaria avventura. Risaliti sulla curiara, si naviga ancora per pochi minuti sino al successivo approdo. Da qui ha inizio il tragitto a piedi che ci conduce al Salto Sapo. Da queste parti il tempo muta in un battibaleno, ed è facile che inizi a piovere lungo il cammino di 45 minuti necessario a raggiungere la cascata. È bene, quindi, mettere un k-way nello zaino per tutte le evenienze. Procedendo lungo un tortuoso sentiero che serpeggia all'interno della fitta boscaglia, si sbuca su una spiaggia bianchissima e incontaminata, a cospetto del Salto Sapo. A questo punto è d'obbligo una breve pausa per rifocillarsi, ma anche per ammirare il panorama a dir poco esaltante. Raggiunta la sommità del Sapo, si trova in attesa la canoa, pronta a condurre i visitatori al resort, dove si trascorre la notte. La giornata è stata intensa, ma ricca di soddisfazioni.

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In serata, viene servita una gustosa cena a lume di candela, a base di piatti e bevande tipici, tra i quali non poteva mancare un ottimo rum accompagnato dalla deliziosa cioccolata fondente venezuelana. L'indomani mattina è bene svegliarsi all'alba, se si vuole sfruttare l'ora migliore per realizzare qualche scatto fotografico in tutta solitudine dalla spiaggia di sabbia bianca e finissima a pochissimi passi dai bungalow del resort. Nonostante l'ora a dir poco inusuale, non è raro incontrare i bambini del villaggio che fanno il primi bagno nelle acque della laguna.

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Ci si dirige, quindi, all'aeroporto di Canaima, situato a poche centinaia di metri dall'hotel. Qui si può noleggiare un Cessna, per sorvolare il Salto Angel, la cascata più alta del mondo, per fare qualche fotografia o semplicemente godere di una forte emozione. L'alternativa, quindi, è raggiungerlo via terra risalendo i fiumi Carrao e Churun. In questo caso si deve avere un po' di tempo a disposizione, in quanto la navigazione per raggiungere la meta si aggira intorno alle tre ore e mezza, alle quali va aggiunta una buona mezz'ora di cammino per arrivare alla base della cascata. Oppure si può raggiungere in aereo il villaggio di Kavac, situato ai piedi dei poderosi contrafforti dell' Auyantepui, il più importante dei torrioni di roccia della Gran Sabana. Qui l'attrazione principale è la Cueva de Kavac, una profonda gola in cui si tuffa una cascata, alla base della quale c'è una pozza naturale raggiungibile risalendo il canyon a nuoto, accompagnati da guide espertissime. A circa 2 ore dal campo base, dopo aver attraversato paesaggi incantevoli, si giunge all'imbocco del canyon. L'acqua è molto alta, il che rende questa escursione non adatta a tutti. Tuttavia, se si è abbastanza in forma e si seguono i consigli delle guide, lo spettacolo della Grotta della Fertilità ripaga di ogni fatica.

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Il suo interno è meraviglioso, i raggi di sole che filtrano attraverso le piccole fessure sulle pareti, e il fragore assordante generato dall'impressionante cascata sembrano creati ad hoc per stupire l'escursionista. Rientrati al villaggio, stanchi ma soddisfatti per aver portato a termine con successo anche questa avventura, è il momento di una pausa ristoratrice per assaporare la cucina locale. Con un po' di fortuna, le nubi si saranno diradate e si potrà risalire a bordo del Cessna per godere della vista del Salto Angel in tutto il suo splendore. I piloti saranno ansiosi di dimostrare la propria abilità di condurre il velivolo avvicinandosi il più possibile alla parete, per poi virare e buttarsi giù in picchiata in spericolate manovre. L'emozione che si prova durante il volo radente il pelo dell'acqua, della laguna e del Salto Sapo lascia senza fiato. Ma una volta atterrati a Canaima, ciascuno ringrazierà il proprio pilota per averci permesso di vivere momenti irripetibili degni di una vacanza indimenticabile.


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