The best of Western Australia

A cura di: Giusy Concina, Mario Ravaccia

Un itinerario veramente interessante e coinvolgente, alla scoperta delle coste del Western Australia a bordo di un pick-up altrettanto sorprendente: il Colorado della famiglia GM (in Australia chiamato Holden Colorado).

Giungendo dall'Europa, la prima meta è la città di Perth con il suo aeroporto. Una città molto bella che merita una visita soprattutto per la qualità di vita che si respira tra la popolazione.
Siamo all'hotel Mounthway Holiday Apartments, posizionato nel pieno centro della splendida cittadina. Alla reception il titolare, il sig. John, ci racconta una storia davvero curiosa e interessante. Mr. John è infatti il pronipote di Thomas Charles Pullinger.
Chi fu T.C. Pullinger? Un ingegnere automobilistico britannico del secolo scorso, inventore di un brevetto riguardante la miglioria di combustione interna nei motori a benzina.

Qualcosa di fortemente innovativo per l'anno 1918. Quest'invenzione permetteva di prevenire la rotazione del pistone all'interno del cilindro durante i momenti di scoppio, problema che probabilmente a quell'epoca preoccupava i costruttori di automobili. L'invenzione fu immediatamente adottata da Talbot e da Sumbeam, a quell'epoca assai noti costruttori britannici e in quell'occasione il sig. Pullinger divenne amico personale di Talbot, di Sumbeam, di Johnston e di Humber. Sua figlia, Dorothee Pullinger, iniziò la sua carriera motoristica pilotando rombanti bolidi da competizione in varie gare scozzesi. Proseguì con la costruzione di un'automobile, molto probabilmente ispirata dalle idee paterne. Automobile che prese il nome di Galloway, vettura costruita da una donna per le donne! Questo fu il motto di Dorothee Pullinger. Purtroppo, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la produzione della Galloway cessò per sempre e Dorothee divenne, suo malgrado, ingegnere capo in una fabbrica britannica di munizioni.

Terminato il racconto, dirigiamo la prua del nostro compagno di viaggio verso sud con paesaggi mozzafiato e un caleidoscopio di colori. Tra la magia dell'Oceano Indiano e la bellezza delle foreste di eucalipto, raggiungiamo Busselton dove ci aspetta un'accoglienza senza eguali. Siamo ospiti nello splendido e tranquillo Bed & Breakfast Little Shangri-La gestito da Brigitta ed Eugene, una simpaticissima coppia di origine svizzera. Al nostro arrivo ci troviamo in un bellissimo quartiere residenziale, ville basse e ampie con giardini molto grandi. Poi raggiungiamo il numero 39 di Country Road e la magia degli alti eucalipti, delle felci e degli ulivi ci avvolge. L'immenso giardino offre colori e profumi magici tra gli alberi di limone e una variopinta quantità di uccelli che passano di lì per beccare i semi, dai pappagalli rosa, ai red cap, ai yellow neck.

Raggiungiamo le nostre stanze e restiamo affascinati dalla bellezza e dalla cura con cui la struttura è realizzata. Un arredamento semplice che richiama i colori del mare, una pulizia senza eguali. Ma le sorprese non sono finite. Chiacchierando infatti con i padroni di casa, scopriamo che Eugene è uno chef stellato, ha lavorato nei migliori ristoranti del mondo, dall'Europa a Singapore e naturalmente ora cucina con piacere per gli ospiti del B&B. Brigitta lavora la creata nel suo laboratorio davanti al giardino, realizza splendidi oggetti, tra cui i piatti e le tazze che utilizziamo per la colazione, ornamenti per il giardino, e tutto ciò che l'arte può ispirare. Trascorrere alcuni giorni in questo luogo è fonte di serenità e ispirazione. Passiamo qualche ora a leggere un libro seduti nell'oasi antistante la casa, con l'arcobaleno di colori che formano gli uccelli. Facciamo silenzio per non disturbare il sonno profondo dell'opossum che vediamo rannicchiato in alto su un albero del giardino, prima di intraprendere il viaggio che ci porta a scoprire anche Busselton, quindi il suo Jetty e soprattutto i sentieri e le spiagge in cui si può accedere SOLO a bordo di veicoli 4x4. Questo è il Western Australia e questo è Busselton con il suo Little Shangri-La.

I fari sono sinonimo di mare ed oceani, ma il nostro Holden Colorado, con il suo motore 2.8 l TDI abbinato al cambio manuale a 6 marce, ci porta a “navigare” tra i paesaggi, le foreste e le spiagge più belle del Paese, attraversando luoghi magici e incontaminati, dove tutto ruota attorno al mare.

Lungo una strada costiera, raggiungiamo Cape Naturaliste Lighthouse, posizionato in Geographe Bay, un promontorio alto 100mt sul livello del mare. Il faro è stato realizzato nel 1903 ed è ancora oggi attivo. La torre non è molto alta, solo 20 m, e su di essa sorge la “lampada” frastagliata di lenti a forma di prisma in cristallo, quella originale risalente all'epoca della costruzione.
La costruzione originaria prevedeva un ingegnoso meccanismo
simile a quello degli orologi, del peso di 12,5 tonnellate,

 

posizionato su una grande base di mercurio dal peso di 156,5 kg. Un sistema molto ingegnoso che è stato sostituito dall'impianto elettrico solamente nel 1978. Orgogliosamente i volontari del faro ci spiegano che è visibile da 46 km di distanza e si identifica in mare con il “flash” caratteristico ogni 10 s con un intervallo di 2,5 s e 7,5 s.

Al fascino della storia di come vivevano i guardiani dei fari e le rispettive famiglie si contrappone oggi la tecnologia, ma il faro acceso è sempre motivo di orgoglio e poter percorrere tutti questi sentieri e percorsi “4x4 only”, per raggiungerli è quanto mai suggestivo.

Seguendo il motto “Cape to Cape”, raggiungiamo Cape Hamelin, quindi il Faro forse più bello e significativo di tutto il viaggio.

Siamo a 8 km da Augusta, sulla punto più meridionale dell'Australia dove Oceano Indiano e Oceano Pacifico si incontrano e si fondono in un tutt'uno profondamente blu.
Qui sorge bianco e si staglia al cielo il Cape Leeuwin Lighthouse. Una torre alta 56 metri, 176 scalini per raggiungere la base della lampada e godere di una vista mozzafiato, la cui bellezza non può essere descritta a parole.

Questo faro, i cui lavori sono iniziati nel 1895 e il funzionamento nel dicembre 1896, è dedicato alla memoria di tutti i marinai della Terra. Di particolare importanza anche per la posizione geografica, è stato il primo faro sulla rotta australiana verso il capo di Buona Speranza. La sua costruzione era stata programmata ben 15 anni prima. Problemi tecnici legati al terreno friabile sul quale avrebbe dovuto sorgere, ne posticiparono la realizzazione.

Le pietre che formano la torre, furono trasportate dalla zona di Augusta. Inizialmente erano previste due luci, una bianca e una rossa, ma a seguito dei problemi di costruzione quella rossa non fu mai installata, mentre quella bianca veniva ruotata da un contatore e da un meccanismo di contrappeso ad alta precisione.
Il faro, del tipo “a mantello”, funzionava a kerosene sotto pressione. Oggi esercita un'intensità luminosa pari a un milione di candele così da essere visibile da circa 25 miglia di distanza. La particolarità di Augusta è la contrapposizione di unarigogliosa forestaal mare che abbiamo appena costeggiato. Così, per trascorrere la notte ci rifugiamo in mezzo ad alti eucalipti negli Sheoak Chalets, dove il boscaiolo Steve ci fa conoscere da vicino una vita fatta di lavoro del legno.
Le alte conifere di abete rosso delle nostre montagne, qui sono sostitute da altissime latifoglie di eucalipti.

Da Augusta ripartiamo lungo una pista costiera particolarmente suggestiva. Ne percorriamo una parte, poi raggiungiamo la strada asfaltata e la roadhouse per fare carburante. È doveroso sottolineare che il nostro Holden Colorado ha dei consumi eccellenti. In media percorre 17 km con un litro di diesel, considerando le condizioni non buone di alcuni tratti di tracciato. I restanti 150 km circa sino a Denmark li percorriamo in via “tradizionale” su asfalto, seguendo le indicazioni per il “Giant Tree Walk”, un parco naturalistico che offre una vera e propria opera di ingegneria nella costruzione del ponte “tibetano” in ferro. All'altezza degli alberi, quindi oltre 40 metri, permette alle persone di vedere dall'alto in basso gli alberi più alti di tutto il paese: gli eucalipti gialli, quelli rossi, il jarrah, il wanddo, il bellissimo grasstree, le querce, tronchi immensi che dall'alto appaiono ancora più grandi e maestosi. Il tracciato è lungo circa 700 m e si snoda sul pendio della collina, poi si raggiunge nuovamente il terreno da dove si ammirano le dimensioni veramente imponenti di questo splendido bosco.

Denmark dista solo 60 km da Albany la nostra meta finale: una vera e propria sorpresa. Albany è una cittadina che conta circa 36 mila abitanti, costruita sulle rive dell'oceano dove la natura ha creato una magnifica penisola, con fiordi e paesaggi davvero incantevoli.

Il centro cittadino si snoda lungo due vie principali proprio di fronte al mare. Oggigiorno è un'importante meta turistica, ma nel passato è stato il luogo in cui prosperava l'industria delle baleniere.
La stazione di lavorazione di questo animale oggi è trasformata in museo, molto educativo ma sinceramente impressionante. Meno male che la caccia alle balene è stata proibita.
Dopo la visita alla Whale Station, dislocata proprio sulla punta della penisola, ripercorriamo a bordo del nostro Holden Colorado

 

tutta la Frenchman Road godendo degli splendidi panorami marini fino a Sharp Point e poi sino al parco dei mulini a vento. Ebbene sì, un parco eolico percorribile in auto lungo una bella stradina di terra rossa. Si incontra una turbina dopo l'altra e scendere a guardarle da vicino fa una certa impressione – date le dimensioni – ma il paesaggio è stupefacente.

Naturalmente non può mancare una passeggiata lungo la via cittadina, dove visitare l'edificio dell'Università del Western Australia e alcune delle chiese più belle del paese, come la St Jhons.

Gli abitanti di Albany sono tutti molto cordiali e cortesi, gentili e disponibili. La città merita non una visita veloce, ma un soggiorno prolungato, cosi' da ammirarne gli scorci più nascosti e suggestivi, che passano per Eclipse Island fino a Gap Point. Molti altri ancora si nascondono in una città che vive a misura d'uomo, dove l'ordine e la pulizia vanno di pari passo con la bellezza e la tranquillità. E a tal proposito, la sorpresa che ci attende è a dir poco paradisiaca: raggiungiamo e scopriamo il fascino del più bel Bed and Breakfast che ci potessimo mai immaginare: Hide Away Haven è interamente realizzato sulle palafitte, lungo una costa boscosa, immerso nel verde e circondato da una natura rigogliosa.

Si nasconde tra eucalipti, querce, alberi e calle. La costruzione più bella che potessimo incontrare durante questo viaggio. Al legno, materiale primario di tutto lo splendido B&B si aggiunge il vetro che regala un panorama mozzafiato a 360 gradi. Al suo interno Hide Away Haven e' un vero paradiso in terra. La cura nei dettagli, la bellezza delle scelte di design, lo spazio a disposizione degli ospiti, così come la vastissima gamma di servizi di alta qualità offerti non hanno paragoni. Sul sito ufficiale www.hideaway-haven.com.au leggiamo la descrizione luxury accommodation, ma possiamo confermare che è molto di più di un bed and breakfast di lusso. Possiamo utilizzare elettrodomestici di alta gamma di cui la grande cucina è fornita, oltre alla lavanderia, con i prodotti migliori in commercio per lavare ogni cosa. La scelta di libri per la lettura e' notevole e la simpatia delle due signore che gestiscono la struttura e' indescrivibile: Maggie e Backy vivono al piano superiore della splendida e immensa palafitta in legno. Sono molto ospitali e ci accolgono con molto piacere.

È facile parlare con loro e immergersi immediatamente nella tranquillità di questo favoloso ambiente, apprezzarne la bellezza, la pace, la serenità e soprattutto la cura per ogni piccolo particolare. Dettagli significativi, che cominciano con la prima colazione. Maggie e Backy sono infatti molto attente e precise, quindi desiderano sapere prima cosa l'ospite gradirebbe a colazione, quindi preparano di persona i prodotti come la marmellata e il buonissimo Aussie Bread, pane tipicamente australiano, a fette grandi, con semi vari e dal sapore buonissimo.
È facile comprendere come mai ci siano molti trofei che testimoniano l'eccellenza del luogo, consegnati dalle maggiori autorità australiane del turismo, ma anche da quelle mondiali. I premi sono stati ritirati a Bellagio, sul Lago di Como, come ci racconta entusiasta Backy, come il Certificato di Eccellenza rilasciato da Tripadvisor.

Ciò che mi ha colpito sin dall'arrivo è stata la presenza di due belle statue di orso scolpite nel legno, una vicino alle piante e una posta vicino al cartello di ingresso. Una volta visitate le camere, in ognuna c'è un bel Teddy Bear sul letto, con le posizioni più buffe, che attende con simpatia ogni ospite. A sera il “mio” Teddy Bear leggeva un libro dal titolo “Teddy Bear's stories”. Non ho potuto non immergermi nella stessa lettura e comprendere così appieno il senso di un posto come Hide Away Haven, un vero paradiso del Western Australia. Un viaggio molto coinvolgente dove la passione per i percorsi off-road può fondersi con la natura e la bellezza dei luoghi. Abbiamo percorso solamente 2500 km, ma tutti molto ricchi e affascinanti, così come piacevole è stato il rientro a Perth e il soggiorno nel complesso del Mounts Bay Waters, appartamenti realizzati proprio di fronte alla baja di Perth, ove dall'alto del terrazzo all'ottavo piano si può godere di una vista mozzafiato sulla città, viva e illuminata anche in notturna, una degna conclusione di un viaggio magico.

Viaggio realizzato a bordo di uno splendido Holden Colorado dal motore di 2.8 litri, 200 cv di potenza e una coppia di 470 Nm, dai consumi piuttosto parchi, con una media di 9,3 km/l su terreni tutt'altro che semplici. Il volo aereo con Turkish Airlines e con sosta a Kuala Lumpur, proprio di fronte alle Petronas Tower, ci ha messi di fronte a uno dei luoghi piu' paradisiaci di tutta la Malesia, lo Shangri–La Hotel, i cui servizi, la qualità, il design e la posizione geografica hanno reso questa sosta una piacevole sorpresa. All'interno di questa magnifica struttura si scopre un

 

intero mondo nel quale si fondono culture e tradizioni diverse. Si spazia dalla cucina internazionale, orientale, europea, per passare al caffé italiano, attraverso una pasticceria e un cake desing che ci lasciano sbalorditi. Una conclusione più adatta per un viaggio off-road e adventure di questo genere di certo non ci poteva essere, con la scoperta finale dei pesci Koni, di color arancione e dalle dimensioni piuttosto generose, sono considerati dei portafortuna e sono ospitati in tutte le case della Malesia.

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