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Pirelli, 40 anni di calendari

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© Nick Knight - Giugno 2004


© Nick Knight - Maggio 2004


© Nick Knight - Settembre 2004


© Nick Knight - Ottobre 2004


© Nick Knight - Novembre 2004

Il Calendario Pirelli è un evento atteso ogni anno dagli appassionati di moda, bellezza, fotografia glamour; un appuntamento che combina arte, comunicazione e seduzione. Con il Calendario 2004, realizzato dal fotografo inglese Nick Knight, il Pirelli Cal compie i fatidici 40 anni.

Rispetto alle recenti edizioni di Mario Testino (2001) e Bruce Weber (2003), realizzate sulle sfondo di paesaggi italiani di incontaminata bellezza, e alla magica Hollywood di Peter Lindbergh (2002), Nick Knight ambienta le sue modelle in un universo onirico e fantastico inequivocabilmente femminile.

Il suo calendario rappresenta una svolta all'insegna dell'innovazione e della tecnologia messa al servizio della creatività artistica. Le immagini di Knight sono sculture visive, nate da una relazione simbiotica tra fotografia tradizionale e arte digitale; il suo gusto, combinato con un approccio tipico della conceptual art, ha prodotto un Calendario Pirelli vibrante di colore, astratto nel design e magico allo sguardo.

"Il Calendario Pirelli 2004 esce dagli schemi a cui è rimasto fedele per un quarantennio: se questo prodotto-icona ha finora tradizionalmente ritratto la femminilità così come viene percepita dagli uomini, questa volta i ruoli sono ribaltati. Avevo timore che il calendario proponesse una visione della donna da un punto di vista esclusivamente maschile", ha spiegato Knight. "E così, per questo progetto, ho deciso di chiedere alle donne che cosa avrebbero voluto vedere raffigurato in un Calendario Pirelli, lasciando che fossero loro a scegliere il tema".

"Il Calendario Pirelli è ormai diventato un'istituzione del XXImo Secolo", ha dichiarato l'Art Director, Peter Saville. "Così abbiamo pensato che dovessero essere le donne a decidere come venire raffigurate nel Calendario del 2004".

In cerca di ispirazione, Knight ha perciò contattato alcune delle protagoniste della moda, dello spettacolo, della letteratura e dell'arte contemporanea, parlando con ognuna di loro e raccogliendone le confidenze. "Ho chiesto di raccontarmi le loro idee", racconta, "e poi le ho illustrate. Le risposte sono state incredibilmente varie, perché assai diverse sono le personalità delle donne interpellate". Ciascuna immagine del Calendario è quindi collegata all'idea espressa da una di queste donne (elencate di seguito in ordine alfabetico), ma il nome che si cela dietro alle singole immagini non è stato rivelato:
Bjork (cantante e attrice, islandese)
Catherine Deneuve (attrice, francese)
Tracey Emin (artista, inglese)
Marianne Faithful (cantante e attrice, inglese)
Heidi Fleiss (scrittrice, americana)
Emma Forrest (scrittrice, inglese)
Courtney Love (cantante e attrice, inglese)
Stella McCartney (stilista, inglese)
Catherine Millet (scrittrice, francese)
Aimée Mullins (atleta e attrice, americana)
Isabella Rossellini (attrice, italiana)
Emmanuelle Seigner (attrice, francese)
Liv Tyler (attrice, americana)
Elizabeth Wurtzel (scrittrice, americana).

"È come un ballo in maschera", racconta divertito Knight. Un cast variegato di suggeritrici – attrici, cantanti, top model, scrittrici – ma omogeneo in termini di interpreti, per la bellezza che accomuna tutte le modelle protagoniste.

"Questo calendario raffigura un mondo fantastico, e perciò ho voluto che le immagini evocassero delle fantasie, limitandosi ad accennare o suggerire delle forme e delle situazioni", spiega Knight. "Quando si sogna, si usa un'inquadratura larga e l'immagine può essere definita molto chiaramente in alcuni dettagli, mentre in altri punti è sfuocata. Naturalmente, occorre anche una tecnica che fornisca coerenza alle immagini dal punto di vista visivo".

La tecnica di post-produzione di Knight, basata sulla fusione e sull'elaborazione cromatica delle fotografie, si rivela molto adatta a questo particolare progetto: ogni scatto è perfettamente definito in alcuni punti, meno in altri. "In ogni fotografia ci sono situazioni o simboli da decodificare", conclude Knight. "Voglio che la gente sia incuriosita da questo calendario e si diverta a guardarlo e riguardarlo, scoprendo ogni giorno un proprio significato". Il risultato finale – realizzato ai Park Royal Studios di Londra nell'arco di tre mesi di lavoro – è una galleria di immagini di forte suggestione, che sprigionano un fascino sottilmente enigmatico. Anche quest'anno il calendario è impreziosito da una sfilata di top model fra le più celebrate nel mondo, alcune delle quali hanno già partecipato a precedenti edizioni. Insomma, un Calendario Pirelli molto innovativo nella tecnica e nell'espressione artistica, ma che nella scelta delle protagoniste riafferma in pieno i canoni di una tradizione ormai quarantennale.

40 anni di Calendario Pirelli: fotografi e location:
1964 - Robert Freeman a Maiorca
1965 - Brian Duffy nel Sud della Francia
1966 - Peter Knapp ad Al Hoceima, Marocco
1967 - Non pubblicato
1968 - Harry Peccinotti in Tunisia
1969 - Harry Peccinotti a Big Sur, California
1970 - Francis Giacobetti a Paradise Island, Bahamas
1971 - Francis Giacobetti in Giamaica
1972 - Sarah Moon a Villa Les Tilleuls, Parigi
1973 - Allen Jones a Londra
1974 - Hans Feurer alle Seychelles
1975/1983 - Non pubblicato
1984 - Uwe Ommer alle Bahamas
1985 - Norman Parkinson a Edinburgo, Scozia
1986 - Bert Stern nei Cotswolds, Inghilterra
1987 - Terence Donovan a Bath, Inghilterra
1988 - Barry Lategan a Londra
1989 - Joyce Tennyson nei Polaroid Studios, New York
1990 - Arthur Elgort a Siviglia, Spagna
1991 - Clive Arrowsmith in Francia
1992 - Clive Arrowsmith ad Almeria, Spagna
1993 - John Claridge alle Seychelles
1994 - Herb Ritts a Paradise Island, Bahamas
1995 - Richard Avedon a New York
1996 - Peter Lindbergh a El Mirage, California
1997 - Richard Avedon a New York
1998 - Bruce Weber a Miami
1999 - Herb Ritts a Los Angeles
2000 - Annie Leibovitz a Rhinebeck, N. New York City
2001 - Mario Testino a Napoli
2002 - Peter Lindbergh a Los Angeles
2003 - Bruce Weber in Italia meridionale
2004 - Nick Knight a Londra

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