Verso la fine del mondo

A cura di: Antonio Politano

Viaggio-workshop di fotografia e scrittura in Patagonia e Terra del Fuoco, sulle tracce di miti letterari e geografici
DAL 26 FEBBRAIO AL 10 MARZO 2015

Dopo il viaggio-workshop in India in occasione del Maha Kumbh Mela, si rinnova la collaborazione tra Antonio Politano, fotografo e giornalista specializzato in reportage di viaggio per testate come National Geographic Italia e La Repubblica, e il tour operator Via Travel Design.

Insieme presentano un viaggio-workshop di fotografia e scrittura in Patagonia - argentina e cilena - con una puntata in Terra del Fuoco.
Sulle tracce di miti letterari (da Chatwin a Coloane, da Sepúlveda a De Agostini) e geografici (l’estremo Sud, il vuoto-pieno della grande natura, la fine del mondo), di dinosauri e giganti, di vento ed estancias, di storie di banditi e re, genocidi ed emigrazioni. Con la possibilità di effettuare un’estensione fino a Capo Horn.


Torres del Paine, Patagonia cilena © Antonio Politano

Nel corso del viaggio vi saranno lezioni introduttive sugli elementi essenziali di scrittura e fotografia in viaggio, continue esercitazioni sul campo, regolari sessioni di editing e selezione dei materiali (immagini, testi) disseminate lungo il percorso.

Antonio Politano, fotografo e giornalista, realizza reportage per diverse testate, principalmente per La Repubblica e National Geographic Italia.
È autore di alcune pubblicazioni, tra cui l'Agenda del viaggio e I colori della luce.
Dirige Sguardi, rivista online di fotografia e viaggio, e il Festival della Letteratura di Viaggio. Ha esposto, in collettive e personali, in Italia e all'estero.
Insegna in master e workshop dedicati alla fotografia e alla scrittura in viaggio. www.antoniopolitano.com

 

G
PROGRAMMA
PASTI
1
Partenza dall’Italia con voli di linea per Buenos Aires  
2
Arrivo a Buenos Aires e imbarco sul volo diretto a El Calafate.
Trasferimento in hotel
 
3
Mini-trekking sul ghiacciaio Perito Moreno
B
4
Trasferimento El Calafate - Torres del Paine
B
5
Trekking base nel Torres del Paine National Park
B
6
Trasferimento Torres del Paine - Puerto Natales.
Visita alla Cueva de Milodon lungo il tragitto
B
7
Trasferimento Puerto Natales - Punta Arenas.
Pomeriggio a disposizione
B
8
Trasferimento Punta Arenas - Rio grande. Visita all’estancia Las Hijas
B
9
Trasferimento Rio Grande - Ushuaia. Pomeriggio a disposizione

B

10
Trasferimento Ushuaia - Puerto Williams. Pomeriggio a disposizione
BLD
11
Trasferimento Puerto Williams - Ushuaia.
Escursione al Parco Nazionale della Terra del Fuoco e Bahia Lapataia
B
12
Partenza con volo di linea per l’Italia via Buenos Aires
B
13
Arrivo in Italia  
 
B = Colazione / L = Pranzo / D = Cena
 

ITINERARIO DETTAGLIATO:

GIORNO 1 | 26 febbraio 2015
Partenza dall’Italia con volo di linea per Buenos Aires.

GIORNO 2 | 27 febbraio 2015
Arrivo a Buenos Aires e imbarco per il volo diretto a El Calafate. Trasferimento privato in hotel
Avremo il pomeriggio a disposizione, per un’esplorazione individuale della cittadina, situata sulla riva meridionale del Lago Argentino, base per la visita del Ghiacciaio Perito Moreno.
Pernottamento presso l’Hotel Terraza Coirones.

GIORNO 3 | 28 febbraio 2015
Mini-trekking sul ghiacciaio Perito Moreno con guida parlante italiano
Da El Calafate partiremo per la visita del Ghiacciaio Perito Moreno, situato all’interno del Parco Nazionale Los Glaciares inserito come bene naturale nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. Ritorno e pernottamento presso l’Hotel Terraza Coirones (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 4 | 1 marzo2015
Trasferimento privato El Calafate - Torres del Paine - Circa 6 ore
Prima colazione. Continueremo il nostro viaggio verso sud raggiungendo, dopo circa 6 ore, il Parco Nazionale Torres del Paine. Anche questo trasferimento potrebbe subire variazioni in relazione alle attività che svolgeremo e al passaggio di frontiera tra Argentina e Cile. Pernottamento presso l’Hosteria Cabanas del Paine (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 5 | 2 marzo 2015
Trekking base nel Torres del Paine National Park con guida parlante italiano
Giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale: la salita al Mirador Torres Base, attraverso un sentiero che si snoda tra boschi di faggio, ci permetterà di ammirare le Torri Sud, Centrale e Nord (l’escursione è soggetta alle condizioni metereologiche).
Pernottamento presso l’ Hosteria Cabanas del Paine (B).
Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 6 | 3 marzo 2015
Trasferimento privato Torres del Paine - Puerto Natales. Circa 2-3 ore (visita esclusa). Visita alla Cueva de Milodon lungo il tragitto
Dopo la prima colazione riprenderemo la strada in direzione di Puerto Natales. Sulla strada ci fermeremo a visitare la Cueva del Milodón.
Il monumento naturale è celebre per la scoperta, nel 1896, dei resti di un bradipo terrestre gigante.
Pernottamento presso l’hotel Martin Gusinde (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 7 | 4 marzo 2015
Trasferimento privato Puerto Natales - Punta Arenas. Circa 3-4 ore. Pomeriggio a disposizione
Dopo la prima colazione ripartiremo alla volta di Punta Arenas. Arrivati, avremo tempo a disposizione per esplorare la città più importante della Patagonia meridionale cilena.
Pernottamento presso Hotel Isla Rey Jorge (B). Seduta serale per editing di foto e testi.


Ushuaia, Terra del Fuoco © Antonio Politano

GIORNO 8 | 5 marzo 2015
Trasferimento privato Punta Arenas - Rio grande. Circa 8-9 ore. Visita all’estancia Las Hijas
Prima colazione. Partenza di primo mattino per Rio Grande. Visita di un’estancia tipica. Pernottamento presso l’Estancia Las Hijas (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 9: 6 marzo 2015
Trasferimento privato Rio Grande - Ushuaia. Circa 4 ore - Pomeriggio a disposizione Dopo la prima colazione partiremo alla volta di Ushuaia. Nel pomeriggio valuteremo alcune attività opzionali, come la visita della città e del Museo della prigione e la navigazione sul Canale di Beagle.
Pernottamento presso l’Hotel Tolkeyen (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 10: 7 marzo 2015
Trasferimento privato Ushuaia - Puerto Williams. Pomeriggio a disposizione
Dopo la prima colazione ci spingeremo ancora più a sud di Ushuaia: visiteremo Puerto Williams e il Parco Etno Botanico di Omora. Pernottamento presso il Lakutaia Lodge (B L D).
Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 11: 8 marzo 2015
Trasferimento privato Puerto Williams - Ushuaia. Escursione al Parco Nazionale della Terra del Fuoco e Bahia Lapataia
Prima colazione. Mattina a disposizione a Puerto Williams. Dopo pranzo ripartiremo alla volta di Ushuaia, dove nel pomeriggio visiteremo il Parco Nazionale Tierra del Fuego. Pernottamento presso l’hotel Tolkeyen (B). Seduta serale per editing di foto e testi.

GIORNO 12: 9 marzo 2015
Trasferimento privato in aeroporto. Partenza con volo di linea per l’Italia via Buenos Aires
Dopo la prima colazione, saremo accompagnati in aeroporto per il volo che ci porterà a Buenos Aires e da lì in Italia. (B)

GIORNO 13: 10 marzo 2015
Arrivo in Italia.


Dopo il passaggio di un puma © Antonio Politano

QUOTA BASE A PERSONA voli esclusi in camera doppia

• Quota base 10 - 14 partecipanti € 3.290
• Quota base 15 - 19 partecipanti € 3.030
• Quota base 20 - 24 partecipanti € 2.900
• Quota base 25 - 30 partecipanti € 2.750
• Costo workshop Incluso nella quota
• Supplemento Singola € 300

Il viaggio prevede la presenza, oltre ad Antonio Politano, di un accompagnatore dall’Italia.
I nostri consulenti di viaggio sono a disposizione per trovare le migliori soluzioni di volo in base al programma definito.
Per chi fosse interessato da Ushuaia è possibile abbinare al viaggio la crociera Australis di 4 notti che raggiunge Capo Horn e Punta Arenas.
Il programma definitivo potrà subire delle variazioni e verrà comunicato una volta confermato il gruppo e i relativi operativi voli.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE E PRENOTAZIONI:

Via Travel Design - Tel 06 68301655
info@viatraveldesign.it
- Per saperne di più...

 

 

Piccolo prontuario storico-geografico

 

Patagonia
Vasta regione geografica (oltre 900.000 km²) che s'identifica con l'estrema cuspide meridionale del continente sud­americano, comprendendo l'Argentina e il Cile meridionali.

È delimitata a N dal corso del Río Colorado (ca. 38° di lat. S), mentre a S lo Stretto di Magellano la separa dalla grande isola della Terra del Fuoco. Morfologicamente la Patagonia è costituita da una serie di tavolati (mesetas) estesi a E della catena andina. Dai contrafforti orientali delle Ande le mesetas digradano a terrazzi verso l'Atlantico (costa argentina) dando origine a coste dirupate che disegnano grandi golfi semicircolari. Verso il Pacifico invece i versanti andini (costa cilena), lavorati dalla glaciazione quaternaria, hanno creato coste molto frastagliate con fiordi ramificati. Le condizioni climatiche presentano nella sezione andina una varietà di caratteristiche fra la cimosa litorale del Pacifico (clima temperato oceanico) e la fascia montagnosa (precipitazioni abbondanti, temperature rigide), mentre nelle mesetas l'estrema scarsità delle precipitazioni e le alte escursioni termiche hanno determinato un paesaggio steppico e desolato.

Numerosi i laghi, di origine glaciale, alcuni dei quali notevolmente estesi: Lago Buenos Aires, 2100 km²; Lago Nahuel Huapí, 560 km².

I maggiori tributari dell'Atlantico sono il Río Colorado, il Río Negro, il Chubut, il Deseado e il Chico. I tributari del Pacifico hanno corsi notevolmente più brevi.

L'attività economica predominante è l'allevamento del bestiame, specie degli ovini, e quindi la produzione di lana. Altra notevole risorsa è data dai giacimenti di petrolio di Comodoro Rivadavia, Cerro Redondo e Plaza Huincul. Di rilevante importanza anche l'estrazione del gas naturale e lo sfruttamento di giacimenti di ferro, zinco, rame, argento e uranio.

Le popolazioni indigene, stanziate a E della cordigliera andina e a S della Baia di S. Matteo, vennero chiamate Patagoni (patagones «piedoni») dagli Spagnoli della spedizione di Ferdinando Magellano a causa, sembra, della grandezza delle orme lasciate dai loro piedi. La loro cultura originaria era caratterizzata dalla caccia e dal nomadismo. Il contatto con i coloni bianchi portò tra loro varie novità, prima fra tutte l'acquisto del cavallo. Il numero dei Patagoni al tempo dei primi contatti con gli Europei si calcolava fosse intorno agli 8000 individui; oggi la popolazione dei Patagoni è ormai estinta.

 

Terra del Fuoco (sp. Tierra del Fuego)
Vasto arcipelago (73.746 km² con 251.000 ab. nel 2006) all'estremità S dell'America Meridionale (Capo Horn, il punto più a S del continente sudamericano si trova sul parallelo di 55°59' lat. S), da cui è separato dallo Stretto di Magellano; è composto da un'isola principale (Isola Grande della T., 48.100 km2), da 9 isole di dimensioni più ridotte (Santa Inés, Hoste, Navarino, Hardy, Londonderry, Clarence, Dawson, Desolación, Capitán Aracena) e da numerosi isolotti e scogli. La parte settentrionale dell'Isola Grande è la continuazione della Patagonia e possiede gli aspetti tipici della morfologia glaciale: ondulazioni dolci e di scarsa elevazione (non superiori ai 200 m), morene, laghi (dei quali il più esteso è il Lago Fagnano).

La parte meridionale e le rimanenti isole sono un prolungamento della Cordigliera delle Ande e presentano una serie molto articolata di rilievi culminanti in picchi di oltre 2000 m, coste alte, ampi ghiacciai. A Punta Arenas la temperatura media annua è di 6,7 °C; la piovosità totale annua è di 500 mm. Una caratteristica dell'arcipelago è la pronunciata ventosità.

La vegetazione comprende sia foreste di conifere sia, in maggior parte, tundra.

La fauna è composta da guanaco, volpe e lontra, per quanto riguarda le specie terrestri e, per quelle marine, da foche, balene, delfini. Le principali risorse economiche sono l'allevamento, bovino e ovino, e l'attività mineraria (carbone, petrolio, oro). Dal punto di vista amministrativo appartiene a Cile (regione Magallanes y Antártica Chilena) e Argentina (provincia della Tierra del Fuego - Antartida e Islas del Atlantico Sur). Il confine segue, come stabilito da un trattato del 1881, il meridiano di 68°36' 38'' long. O. I centri principali sono Punta Arenas, Ushuaia, Río Grande, Porvenir.

Quasi del tutto estinte le tribù autoctone (➔ Fuegini). Il nome fu imposto dal primo scopritore, Ferdinando Magellano, che, dopo aver doppiato il Capo Virgenes, il 1° novembre 1520 penetrò nello Stretto che oggi porta il suo nome. Successivamente l'inglese Francis Drake per primo riconobbe che a S dello Stretto non esisteva un continente australe, ma un arcipelago. Nel 1616 Jacob Le Maire e W. C. Schouten, oltrepassata l'imboccatura dello Stretto, costeggiarono l'Isola Grande, scoprirono l'Isola degli Stati e lo Stretto di Le Maire e raggiunsero l'estrema punta meridionale da essi chiamata Capo Horn. Nel 1618-19 gli spagnoli García e Gonzalo de Nogal compirono la prima circumnavigazione dell'arcipelago. Le esplorazioni sistematiche ebbero inizio soltanto nel 19° sec. con i viaggi scientifici guidati da P. P. King (1827-30) e da Robert Fitzroy (1827-30). La colonizzazione dell'arcipelago, da parte dei Cileni e Argentini, ha avuto inizio solo dopo il 1880.

 

Horn (o Hoorn), Capo (sp. Cabo de Hornos)
Estrema punta meridionale (55°59' lat. S) dell'America Meridionale, situata in un'isola sterile e rocciosa. Fu doppiata per la prima volta nel 1615 dagli olandesi J. Le Maire e W.C. Schouten che così la denominarono dalla città natale di quest'ultimo (Hoorn). La corrente del Capo H. è una corrente oceanica dell'emisfero australe, che ha origine nell'Antartide, costeggia l'Arcipelago di Magellano e prosegue sino al Capo di Buona Speranza in Africa.

 


 

La fine del mondo in biblioteca

Di seguito una raccolta di letture consigliate per preparare lo spirito agli spazi delle terre australi.

 

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