Autofocus: la base tecnica per ottenere
scatti nitidi

A cura di: N Photography

La tua Nikon ha più controlli per mettere a fuoco un’immagine di quanti tu possa immaginare.
Ecco dove si trovano...

1. SCHERMO DI MESSA A FUOCO
Nascosto sotto il pentaprisma o il pentaspecchio, lo schermo di messa a fuoco è quello che vedi quando guardi dentro il mirino
 
2. SPECCHIO
Lo specchio reflex principale riflette l’immagine proiettata dall’obiettivo in modo che questa si formi sullo schermo di messa a fuoco. Lo specchio poi si alzerà durante lo scatto.

3.

SPECCHIO SECONDARIO

Lo specchio principale è semi argentato il modo da far arrivare parte della luce a uno specchio secondario incernierato più sotto. Questo riflette la luce in basso fino al modulo AF.
 
4. FUOCO MANUALE
Per controllare direttamente la messa a fuoco invece che attraverso il sistema AF, puoi ruotare la ghiera di messa a fuoco posta sull’obiettivo. Ma prima ricordati di impostare l’obiettivo in MF per non rischiare di danneggiarlo.

5.

MODULO AUTOFOCUS

Per stimare il contrasto e mettere a fuoco nelle zone piccole dell’immagine, c’è un sensore dedicato.
Quindi le regolazioni da effettuare vengono comunicate all’obiettivo.
 
6. ELEMENTI DELL'OBIETTIVO
Per regolare la messa a fuoco, i gruppi di lenti vengono fisicamente spostati all’interno dell’obiettivo.

7.

MIRINO

Il mirino ottico da un’indicazione visuale di cosa è a fuoco, e indica quando e su che cosa il sistema AF sta mettendo a fuoco.

 

Soggetti in movimento

Una messa a fuoco precisa diventa più complicata se il tuo soggetto è in movimento. In modalità AF Singola (AF-S), l’obiettivo blocca la messa a fuoco non appena aggancia il soggetto a una certa distanza. Per i soggetti in movimento è decisamente migliore la modalità AF continua (AF-C), perché dopo aver agganciato il soggetto, lo segue mantenendolo a fuoco fino allo scatto momento in cui l’otturatore si apre.
Sulla maggior parte delle Nikon D-SLR, possiamo anche selezionare la modalità AF-A che commuta automaticamente tra AF-S e AF-C a seconda che la fotocamera rilevi o meno soggetti che sono in movimento. A volte questo può essere utile, ma il sistema non è ovviamente infallibile, per esempio può esserci movimento all’interno della scena ma il soggetto principale è statico.
 

Modalità AF delle aree

AGGIUSTA LA VISTA

Per ottenere l’immagine nel mirino più chiara possibile, in modo da vedere distintamente i punti AF e stimare facilmente cosa è a fuoco, potresti dover regolare il correttore diottrico del mirino in base alla tua vista. Tutte le attuali D-SLR Nikon ti danno questa possibilità, in genere basta agire su una piccola rotella zigrinata posta in alto a destra vicino all’oculare.
Premi leggermente il pulsante di scatto per attivare il display del mirino, quindi gira il comando per la correzione diottrica finché i numeri e le icone risultano più incise possibile.


Il comando per la correzione diottrica in alto a destra vicino all’oculare ti aiuta a vedere il mirino a fuoco.

Accanto a queste modalità di messa a fuoco, la tua Nikon ha diverse altre opzioni relative all’area AF, e queste determinano quale o quali punti di messa a fuoco può utilizzare la fotocamera. In AF area Singola, utilizzerà un solo punto di fuoco a tua scelta. Puoi cambiare il punto di fuoco attivo utilizzando il multi selettore.

La fotocamera può comunque regolare il fuoco su un soggetto in movimento, ma solo se questo è in linea con il punto di fuoco, ciò normalmente significa che il soggetto si sta muovendo direttamente verso di te o che si sta allontanando da te. In AF area Dinamica, tu scegli il punto di messa a fuoco iniziale allo stesso modo, ma la fotocamera può “decidere” di utilizzare anche altri punti di messa a fuoco per seguire un soggetto in movimento.

Selezionando, invece, l’area AF Auto, non sei tu a scegliere i punti di messa a fuoco ma è la fotocamera che decide, in totale autonomia, quale o quali punti di messa a fuoco utilizzare in base al soggetto che abbiamo deciso di riprendere.
 

Quando è importante la precisione

La profondità di campo può rendere la messa a fuoco più critica quando è limitata, c’è un margine d’errore minimo, quindi la precisione nella messa a fuoco è di vitale importanza.
Aperture di diaframma maggiori, focali più lunghe e soggetti a distanza ravvicinata sono tutti fattori che riducono la profondità di campo.

Anche una buona luce facilita la messa a fuoco, e non soltanto in termini di quantità di luce sulla scena. Gli obiettivi più luminosi migliorano il funzionamento del sistema AF perché consentono al sensore AF di lavorare con più luce. La minor profondità di campo fa anche sì che i soggetti nitidi siano più evidenti rispetto alle zone sfocate. Indipendentemente dal valore di diaframma impostato, l’obiettivo mette a fuoco a massima apertura, e il diaframma si chiude solo allo scatto.

 

 PASSO PASSO Utilizza il blocco del fuoco per soggetti non centrali

È facile ottenere soggetti nitidi e a fuoco, anche quando non sono posizionati al centro dell’immagine.

SCEGLI LA MODALITÀ SCATTO
Imposta la fotocamera in AF
Singolo (AF-S). Il comando varia
da modello a modello, questa D700
ha una levetta dedicata vicino
all’attacco dell’obiettivo, su altri modelli
dovrai selezionarlo dal display.

SELEZIONA LA MODALITÀ AREA AF
Imposta la modalità Area AF
singola. Anche in questo caso
il modo in cui farlo può cambiare,
la D700 dispone di una leva dedicata,
mentre in molti altri modelli il comando
è via display.

SELEZIONA IL TUO PUNTO
DI MESSA A FUOCO

Adesso devi premere il pulsante
di scatto a metà corsa in modo
da preparare la fotocamera allo scatto,
e quindi premere OK sul retro. Questo
imposta il punto di fuoco centrale.

FAI LA TUA INQUADRATURA
Punta la fotocamera in modo
che il punto AF centrale
sia esattamente dove vuoi mettere
a fuoco. In questo caso l’occhio
sinistro della ragazza.

METTI A FUOCO SUL SOGGETTO
Adesso premi leggermente sul
pulsante di scatto per attivare
l’autofocus. Il punto AF sull’occhio della
ragazza si è illuminato in rosso.

RICOMPONI L’INQUADRATURA
Mantenendo il pulsante di scatto
premuto a metà, ricomponi
l’inquadratura. Quindi premi a fondo
il pulsante di scatto per scattare la foto.

 


 PER METTERE TUTTO IN PRATICA Corso di messa a fuoco

Puoi cambiare lunghezza focale, o impostazioni dello zoom per modificare l’ingrandimento, ma questo avrà anche altri effetti

Per verificare che adesso hai un completo controllo sulla messa a fuoco, trova due soggetti (due persone per esempio, ma anche due barattoli da cucina) e disponili a distanza diversa da te. Fai un’inquadratura stretta sui due soggetti, e utilizza un diaframma aperto, tipo f/4 o f/5,6. Usa la selezione dei punti AF Manuale per fare due foto, la prima mettendo a fuoco sul soggetto più vicino, quindi mettendo a fuoco l’altro soggetto.
Ripeti l’esercizio, ma questa volta scatta mettendo a fuoco manualmente.
Controlla le quattro immagini sul computer, in modo da poter zoomare e verificare che i soggetti nitidi siano quelli che davvero volevi!
 

Cosa proverà a fare l’autofocus
Automaticamente, l’autofocus proverà sempre a mettere a fuoco sull’oggetto più vicino alla fotocamera, in questo caso il più vicino dei cartelli del cimitero.
Il più delle volte questo sarà esattamente ciò che tu volevi, ma devi anche essere capace di gestire situazioni in cui cerchi un effetto diverso.
Prendere il controllo dell’autofocus
Allora come si fa a mettere a fuoco il cartello più lontano?
Bene, puoi selezionare un punto singolo di fuoco, posizionarlo con attenzione e premere il pulsante di scatto a metà corsa per bloccare la messa a fuoco, o passare in fuoco manuale e fare da te, per ottenere ottimi risultati basta un po’ di allenamento.

 

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