Festival 3

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ArtèFoto
Fotogiornalismo nelle Marche

Il fotogiornalismo ha, anche in Italia, il suo festival. Lo organizza, dal 30 maggio all'8 giugno, l'Associazione Culturale Angeliribelli Lab (www.angeliribelli.net) che di seguito presenta - per Sguardi - la quinta edizione di ArtèFoto.

© Tomas Van Houtryve
© Tomas Van Houtryve - Nepal Maoist Rebels. Nepal, 2005
Una giovane ribelle Maoista dell'esercito popolare di liberazione, prima brigata,
reparto intermedio, con addosso una maglietta di Britney Spears
durante un'esercitazione nel cortile di una scuola nel villaggio di Gairigaonin.

In Francia, il festival Visa pour l'Image di Perpignan è arrivato alla sua ventesima edizione ed è diventato il festival di fotogiornalismo più importante del mondo. Nel nostro piccolo, proveremo a fare qualcosa di simile anche qui da noi dove le premesse per poter trascorrere alcuni bei giorni persi nelle fotografie e immersi nel bel paesaggio naturale che le circonderanno ci sono tutte. Ci è sembrato assurdo che mancasse nel nostro Paese un festival così specifico e particolare non solo per i fotogiornalisti e il mondo degli appassionati di fotografia, ma soprattutto per tutti quelli che sono alla ricerca di nuovi sguardi e prospettive sulla realtà.

Sempre in controtendenza abbiamo deciso di organizzarlo in provincia, nella media Vallesina (provincia di Ancona), scegliendo come cornice sei piccoli paesi arroccati in collina con i loro tesori architettonici di grande valore storico culturale che abbiamo scelto come location dove allestire le mostre fotografiche. Ville ottocentesche, vecchie fornaci e gallerie in tufo ristrutturate, gallerie e arcate in pietra, chiese sconsacrate, vecchi spazi di teatri ristrutturati!

© COSMOS / Jean-Michel Clajot
© COSMOS / Jean-Michel Clajot - Benin, Natitingou April 22, 2005
Scarificator and his material for the ceremony. Scarification is used as a form of initiation
into adulthood, beauty and a sign of a village, tribe, and clan.

Oltre 300 le fotografie diffuse sul territorio, frutto del lavoro di fotografi di livello internazionale; Francesco Cito, Kadir Van Lohuizen, Jean Michel Clajot, Tomas Van Houtryve, Andrew Testa, Sergio Ramazzotti, Chris de Bode, sette fotografi che hanno raccolto insieme più di 40 premi, tra cui ben 7 World Press Photo e pubblicato una notevole quantità di libri fotografici e non. Per la quasi totalità sono lavori inediti, mai pubblicati in Italia, con l'eccezione del reportage su Napoli di Francesco Cito, pubblicato negli anni 80-90. Lavori che troppo spesso restano sconosciuti ai più e non vengono pubblicati sui media italiani sempre più attenti a non disturbare con temi considerati scottanti le pagine pubblicitarie all'interno del settimanale o del mensile.

Ed è proprio qui, in questo cono d'ombra che secondo noi si possono trovare i lavori migliori dei fotogiornalisti indipendenti! Fotogiornalisti che godono della massima libertà all'interno delle loro agenzie fotografiche, che il più delle volte hanno loro stessi creato, proprio per concedersi questo che oggi sembra essere un privilegio: la Noor, la Panos Pictures, la Parallelo Zero.

© Andrew Testa
© Andrew Testa - The Moken - Surin Islands, 2004.
Un bambino si tuffa in mare dalla sua casa di bambù costruita sull’acqua

L'agenzia Noor, con sede ad Amsterdam, è sicuramente tra le più giovani ma al tempo stesso tra le più prestigiose agenzie europee grazie ai nove fotografi di fama mondiale che l'hanno creata (www.noorimages.com). L'agenzia Panos Pictures di Londra, che raccoglie reportage su aree ignorate e poco conosciute del pianeta grazie ad una rete di fotografi che coprono tutto il mondo, investe una metà del proprio profitto in progetti umanitari (www.panos.co.uk). L'agenzia Parallelo Zero di Milano, anche questa fondata direttamente da quattro fotografi e concentrata in modo particolare sui reportage d'attualità, dedica un'attenzione particolare all'aspetto antropologico ed etnografico (www.parallelozero.com).

Non solo lavori legati ad agenzie però, ma anche fotografi totalmente free-lance come Tomas Van Houtryve che al festival proporrà uno straordinario reportage sul Nepal (La caduta di un re che si credeva Dio), vincitore di numerosissimi premi a livello internazionale.

© Kadir van Lohuizen
© Kadir van Lohuizen / Noor - Diamond industry. Sierra Leone, 2004
Diamante trovato nel fiume Sewa

La scelta fatta dagli organizzatori è stata quella di esporre fotografi impegnati, coinvolti, per forza di cose politicamente non corretti... con reportage di grande impatto che ci aprono su un mondo mai abbastanza conosciuto! Nessuna preclusione o censura sui soggetti, mentre la scelta stilistica prediletta è stata quella di una visione fotografica moderna e non classica. Contrariamente a quanto si può pensare dall'esterno abbiamo trovato un mondo professionale molto dinamico che forse non sempre trova spazio sui tradizionali media, ma che riesce comunque a ritagliarsi con piacere altri spazi, come può essere quello all'interno di un festival.

© Sergio Ramazzotti
© Sergio Ramazzotti - Kano, Nigeria
In this predominantly Muslim state (one of the 11 Nigerian states where Islamic law
was introduced in late 1999), indifferent Muslim kids surround a Christian man,
beaten to death because of his religious beliefs

Alle mostre si affiancano i workshop dei fotografi, tra cui quelli animati da Francesco Cito, che nel 2007 ha ricevuto dalla FIAF il titolo di Maestro della Fotografia, da Chris de Bode, Tomas Van Houtryve, Kadir Van Lohuizen, dall'agenzia Parallelo Zero e da altri professionisti come Daniele Coralli e Arianna Forcella.

Le mostre si tengono in Provincia di Ancona nei comuni di Cupramontana, Maiolati Spontini, Montecarotto, Monte Roberto, Serra San Quirico e Staffolo, in collaborazione con l'agenzia di comunicazione Camera Work e la società CIS srl che, altra nota controcorrente di questi tempi, ha saputo trarre benefici culturali come un festival di questo tipo grazie alla gestione dei servizi territoriali, rifiuti compresi.

www.artefotofestival.org

© Francesco Cito
© Francesco Cito - Napoli 2006
Quartiere Scampia, da un finestrone di uno degli edifici a vele

 

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