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A cura di:

Pianeta Petrolio
Andrea Woods


© Paolo Woods
4 marzo 2003, Luanda, Angola
Se si scava sulla spiaggia di Luanda la sabbia diventa nera dopo qualche palata. Poi, venuto non si sa da dove, in poco tempo un olio scuro gorgoglia dal fondo della buca. Oro nero a 50 cm di profondità?
Benedetto il popolo di questo eldorado! Fortunati gli angolani, quale altra terra si mostra così generosa?

Petrolio, oro nero. Nelle viscere della Terra scorre una linfa scura, e le Grandi Potenze ne hanno un bisogno disperato. Se alleviare la Grande Sete è l'obiettivo primario, i confini degli stati sovrani cessano di essere inviolabili. Il mondo si trasforma in una sterminata riserva di caccia all'oro nero. Nel febbraio 2003, mentre la Casa Bianca prepara l'attacco all'Iraq, due giornalisti e un fotografo partono per un viaggio nel Pianeta Petrolio, dal centro dell'impero (che consuma) alle tante periferie (che producono). La prima fermata è Midland, la cittadina del Texas dove è cresciuto George W. Bush. Poi sono in Asia, dove tra Azerbaigian, Georgia e Turchia seguono il cantiere del faraonico oleodotto del Caucaso e si spingono fino ai giacimenti russi sulle coste artiche. E ancora, il Golfo persico, l'Angola, le steppe dell'Asia centrale, le rive del Caspio. Quando giungono all'ultima tappa all'altro capo del mondo, l'Iraq, il cerchio si chiude: il paese di Saddam (seconda riserva mondiale di greggio)  è occupato dalle truppe americane. In cinque mesi lo sterminato arcipelago degli idrocarburi è esplorato in lungo e in largo.  

 

 

 

Con le parole di Serge Enderlin, Serge Michel e le immagini fotografiche in b/n di Paolo Woods, gli autori hanno composto un atlante di paesaggi e volti che ritrae la volgarità e l'opulenza, lo sfarzo e lo squallore di quell'arcipelago. Hanno raccontato il petrolio come nessuno ha mai fatto prima: Pianeta Petrolio, sulle rotte dell'oro nero, di Serge Enderlin, Serge Michel e Paolo Woods, Il Saggiatore, pp. 336, euro 29,00.

Chi sono
Paolo Woods, 34 anni, fotografo, ha lavorato in Iran, Iraq, Pakistan e Afghanistan; le sue fotografie appaiono regolarmente sulla stampa internazionale e sono state esposte in numerose mostre in Europa e negli Stati Uniti. Serge Enderlin 35 anni, giornalista, scrive per il quotidiano Le Temps di Ginevra. Serge Michel, 35 anni, giornalista di Le Figaro, ha lavorato come corrispondente dall'Europa dell'Est e il Vicino Oriente.

 

 


© Paolo Woods
25 marzo 2003, Ceyhan, Turchia
Un segmento del grande oleodotto, depositato sul sito del terminal Yumurtalik. Ce ne vorranno 150mila per coprire i 1760 km da Baku al Mediterraneo, superando alture di 2700 metri e attraversando 1500 corsi d'acqua.

© Paolo Woods
10 giugno 2003, Baghdad, Iraq
Saddam è scomparso prima che la costruzione dell'enorme moschea che doveva portare il suo nome fosse conclusa. Doveva essere la più grande e prestigiosa del Medio Oriente. È stata rapidamente ribattezzata, ma ciò non ne accelera il completamento.

© Paolo Woods
14 marzo 2003, Baku, Azerbaigian
Nel giorno dell'Ashura la folla dei fedeli sale verso il mausoleo di Bibi Heybat, sopra l'omonimo campo petrolifero e una piattaforma in costruzione sul Caspio.

© Paolo Woods
13 marzo 2003, Baku, Azerbaigian
Fare il bagno nell'oro nero! Non è il sogno di qualsiasi petroliere texano? A Baku è possibile. La clinica Naftalan, infatti, somministra bagni di nafta per curare artriti, reumatismi, spondiliti, eczemi, insufficienze ovariche, radicoliti e sciatalgie.

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