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Dieci artisti di Fotografia Italiana a Roma

La galleria Fotografia Italiana di Milano sbarca a Roma - fino al 25 marzo nello spazio rinnovato delle Sale del Coro dell'Auditorium Conciliazione - con dieci artisti di fotografia italiana contemporanea, dieci autori di generazioni diverse che rappresentano la complessità e la varietà della ricerca fotografica d'arte degli ultimi decenni in Italia.

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© Alessandra Spranzi

La mostra curata da Fabio Castelli (nata dalla collaborazione tra Antonella Rodriguez Boccanelli, che ne ha curato la produzione a Roma, e Nicoletta Rusconi della galleria Fotografia Italiana) spazia dalle ricerche più concettuali e problematiche di un maestro come Mario Cresci a quelle sulla materia e sul colore di un altro grande esponente della fotografia italiana contemporanea come Franco Fontana.

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© Francesco Pignatelli

Questa diversità di linguaggi si ripropone, in altre forme, nelle opere degli artisti più giovani e attraversando artisti di generazioni diverse. Di Antonio Biasiucci sono presenti alcune opere del ciclo sulla forma e la sostanza delle cose che si esaltano nel rigore del bianco e nero. Sulla stessa modulazione espressiva, orientata ancor più verso l'astrazione, si presentano le opere a colori di Leonardo Genovese.

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© Mario Cresci

Su un piano ancora diverso si collocano le geometrie in bianco e nero di Patrizia Della Porta che trasforma edifici noti in luoghi di astrazione, in un contesto anti-documentario, così come il giovane Francesco Pignatelli, ribaltando i colori nella sua serie "Reversed", attua un processo analogo di straniamento. Su un piano ancora più concettuale si presentano le opere di Alessandra Spranzi che si serve della fotografia come una sorta di chiavistello-performance per riflettere sul senso delle nostre azioni e delle nostre percezioni.

Di Pio Tarantini sono presenti opere che riportano alle varie possibilità di rappresentazione di concetti astratti come il tempo, la memoria o la valenza simbolica di un elemento concreto e, sulla stessa onda, del più giovane Davide Tranchina si propongono opere in bianco e nero sull'accavallarsi di reale e artificiale ("Il mio lavoro ruota intorno all'universo delle rappresentazioni"). La riflessione sull'ambiguità e ricchezza della rappresentazione trova nelle opere di Silvio Wolf (dalla serie "Soglie") il luogo naturale per uscire dalla bidimensionalità pura della fotografia per approdare ai temi di un "altrove", nel tempo e nello spazio.

www.fotografiaitaliana.com

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© Pio Tarantini

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