[Condi]Visioni

Richard Avedon & James Baldwin, Nothing Personal + Carlos Spottorno & Guillermo Abril, La crepa


Lo spazio [Condi]Visioni che chiude Sguardi di fine anno mette insieme questa volta fotografie, testi, fumetti, impegno civile, denuncia e testimonianza storica. Una doppia condivisione, tra chi produce immagini e chi parole. Da una parte, un lavoro sull’identità americana, frutto della collaborazione tra due talenti esplosivi ex compagni di high school, uscito a metà anni Sessanta, ora ripubblicato da Taschen e in mostra a New York.




Dall’altra, un racconto contemporaneo sospeso tra fotografia e graphic novel pubblicato da Add, «un libro che ha qualcosa del romanzo fotografico, ma nulla di quello che racconta è romanzato: è tutto vero», come ha scritto Le Monde; «una sintesi che contiene la ricchezza umana del reportage e l’immediatezza visiva di un film», come ha scritto La Repubblica.




Stati Uniti d’America, 1964. Richard Avedon, allora il più famoso fotografo di moda, e James Baldwin, scrittore afro-americano tra gli esponenti letterari più brillanti e provocatori dell’era postbellica, realizzano insieme un cocente ritratto degli Stati Uniti intitolato Nothing Personal. Un classico di allora, oggetto di lodi e discussioni, che esplora tematiche che risultano particolarmente attuali nell’epoca di Trump.




Richard Avedon & James Baldwin, Nothing Personal

I soggetti ritratti da Avedon - immortalati in bianco e nero secondo il suo tipico stile compositivo grafico e formale - sono variegati: intellettuali, politici, uomini nati in schiavitù, novelli sposi, signore dell’alta borghesia, artisti, e attivisti per i diritti civili. La forza che scaturisce dalle pagine del libro è data anche dall’accostamento di immagini contrastanti: per esempio, il poeta Allen Ginsberg, ebreo e omosessuale, a fianco del fondatore del Partito Nazista Americano, George Lincoln Rockwell; il generale Eisenhower accanto a Malcolm X; o, infine, i ritratti strazianti degli internati di un manicomio seguiti da quelli felici di bambini e famiglie sulle spiagge californiane.




Richard Avedon & James Baldwin, Nothing Personal

Ad accompagnare le immagini di Avedon, quattro saggi di Baldwin, un vero flusso di coscienza volto a criticare una società ritenuta ingiusta, alienante, in preda a una profonda crisi esistenziale. E ad accompagnare in un cofanetto bianco la riproduzione fedele dell’originale, da tempo fuori stampa, un booklet di 56 pagine che presenta, tra lettere e curiosità, anche scatti mai visti prima di Avedon all’opera.




Richard Avedon & James Baldwin, Nothing Personal

Cambio di geografia: Europa, tra 2013 e 2016. Dopo tre anni di viaggio, 25mila foto, 15 quaderni di appunti, decine di articoli e un World Press Photo vinto, il fotografo Carlos Spottorno e il giornalista Guillermo Abril pubblicano La crepa (Add editore, 176 pagine, 28 euro), un libro fuori dall’ordinario sulle frontiere dell’Unione europea che unisce immagine e testo in una forma di racconto inedita e di grande impatto. «Percorrendo la frontiera esterna - la grande crepa - abbiamo notato moltissime spaccature nel sogno europeo. Ci sono crepe più grandi e altre più piccole. E sono tutte collegate, se non si riparano quelle, collassa tutta la struttura», scrivono gli autori.




© Carlos Spottorno, Migrants Huck

Marocco, Turchia, Lampedusa, Ungheria, Ucraina, Finlandia sono luoghi in cui le culture vengono a confronto e in cui gli uomini cercano di superare i confini per approdare a un futuro migliore. Tra viaggi della speranza, campi profughi, estremi gesti di accoglienza, ma anche sacche di razzismo e xenofobia, Spottorno e Abril parlano del nostro mondo con la forza dell’immagine e la semplicità di un testo fatto di didascalie ricche di informazioni che si fanno racconto attento e delicato.




Carlos Spottorno & Guillermo Abril, La crepa

La crepa è il viaggio di due cronisti che attraversano il confine europeo, dall’Africa all’Artico, per svelare le cause e le conseguenze della crisi di identità in Europa. La scelta di colorare le immagini rende il reportage una narrazione artistica e suggestiva che affronta con il linguaggio della graphic novel il grande tema della nostra contemporaneità - lo scontro e l’incontro tra i popoli – e tiene al centro del discorso l’uomo e il suo modo di essere talvolta crudele anche capace di gesti straordinari.




Carlos Spottorno & Guillermo Abril, La crepa

Come ha scritto Fabio Geda nell’introdurre il libro, «La crepa è un racconto che toglie il fiato. È un’esperienza estetica impressionante che trascende la fotografia per invadere il campo della graphic novel. È un’esperienza umana ed etica per il rispetto e la passione con cui gli autori indagano i confini slabbrati e arrugginiti di quello stato mentale che chiamiamo Europa. È il tentativo di due intellettuali onesti di trovare risposte sincere a domande fondamentali: di cosa parliamo quando parliamo di Europa? Dove inizia e dove finisce il sogno dei padri fondatori? Fin dove arrivano le responsabilità di questa unione di Stati?».



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