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A cura di:

Fotografare la musica
Francesco Truono


© Francesco Truono
Terni Jazz

Per me la fotografia è subordinata a una passione, senza passione verrebbe a cadere automaticamente la mia voglia di fotografare. Dico questo perché quando ho smesso di frequentare gli autodromi, lì è nata la passione fotografica, ho smesso per diversi anni. Avvicinandomi al jazz, perché mi è sempre piaciuta la buona musica, è scattata una molla, una passione nuova, e il risultato è stato un ritorno di fiamma immediato per la fotografia.

Il mio intento era ed è quello di tentare non di fare foto ai musicisti o all'evento, ma fotografare la musica, le note che uscivano dagli strumenti. Sentirmi parte integrante del suono, volevo e voglio, questa è la mia ambizione, essere una estensione naturale dell'orchestra e quindi la macchina fotografica non è più uno strumento per immagini ma è strumento musicale.

 

 

 


© Francesco Truono - Benny Golson Quartet

Fondersi in un tutt'uno, e qui la cosa si fa un po' complicata da spiegare perché le sensazioni e le emozioni, specialmente quando ci si trova in serate particolarmente coinvolgenti, sono per me di difficile spiegazione. La cosa che spesso dico agli amici che si accompagnano con me ai concerti è: "voi andate per fotografare, io vado per sentire". Ultima annotazione, se può risultare utile, sulla mia attrezzatura, composta da: Nikon D2 h, Nikon D1 h, Nikon D100; obiettivi: 12-24mm e 35-70mm (2,8), 70-200mm (2,8 stabilizzato), 300 mm 2,8 Afs II; non uso flash e quindi non ne ho.

 

 


© Francesco Truono - Carla Bley

© Francesco Truono
Holland Shorter Hancock Blade

«Una certa etica fotografica sostiene che il musicista esiste realmente solo sulla scena e che il resto non ci riguarda. Opinione non condivisa da noi, poiché lo scatto di Francesco Truono sa scavare per comprendere meglio il musicista, osservandolo nelle sue particolari posture, vedendolo piegarsi, raddrizzarsi, raggomitolarsi, alla ricerca di quell'elemento cinetico simbolo di un tentativo di intercettare il gesto prima che si concluda, contenente quella particolare ambiguità che è l'essenza stessa del jazz. Il reale è l'impossibile nelle immagini di Truono, il quale possiede il dono di farci vedere ciò che non avevamo visto, che la campana di un sax si trova esattamente nel prolungamento di una luce di scena, o che le corde del contrabbasso giocano con le righe di un abito, secondo una formula che potrebbe racchiudersi in un dare testimonianza della presenza delle cose, rendendo sensibile uno spazio che le separa e che le tiene unite attraverso il fluxus della musica». [Olga Chieffi]


© Francesco Truono - Cirque Invisible

Chi sono
Sono nato a Salerno nel 1957.
Laureato in Sociologia, presso l'Università di Salerno, da anni coltivo due grandi passioni, la prima è quella di essere presente a tutto ciò che possa continuare a farmi crescere culturalmente, la seconda è la volontà di poter fermare l'avvenimento attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica.
Al mio attivo quattro mostre fotografiche: la prima in occasione del "Summer Festival", la seconda, "Fonografie", la terza "Portrait of Javier Girotto", monografica, dedicata al saxofonista italo-argentino, la quarta "Tribune To Art Ensemble of Chicago".
Le mie foto sono pubblicate su riviste a tiratura nazionale, quali Panorama, Chi?, Musica Jazz, Jazz Magazine, collaboro da anni con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno, interessandomi esclusivamente di spettacoli ed eventi culturali, pubblico costantemente su riviste "on-line", quali JazzItalia.net, dove sono presente con decine di immagini, e Allaboutjazz.com.


© Francesco Truono
Terni Jazz

In quest'ultimo, un sito americano visitato mediamente un milione di volte al mese, ho avuto la possibilità di esporre diverse gallerie fotografiche, tra cui quelle di maggior successo è risultata quella dedicata al concerto di Carla Bley, esibitasi nell'ambito del Summer Festival a Forte La Carnale, Archie Shepp, Billy Cobham.
Ho fotografato i concerti di Noà, David Murray, Andy Sheppard, Maria Pia De Vito, Michel Petrucciani, Jimmy Scott, Art Ensemble of Chicago, Don Byron, McCoy Tyner, Aires Tango, Kenny Garret, Roy Haynes, Fiorella Mannoia, Eugenio Finardi, Freddie Hubbard e, ancora, Ranieri, Senese, Consoli, Meldau, Albertazzi, Ricciarelli, Koll, Salemme, Barbieri.
Sono il fotografo ufficiale di Jazz On The Coast, Incontri Internazionali della Musica, Concerti d'Estate a Villa Guariglia, Musica Antica, Aulia, Piano Solo, Premio e Stagione Cameristica del C.C.C. "L.Francavilla", Jazz In Parco, Over Jazz e Contaminazioni Winter, Premio Charlot, "Itinerari d'arte e musica", "Jazz e oltre…dal vivo!", Roundmidnight Jazz Club.

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