Astrofotografia con Nikon COOLPIX: alla conquista dello spazio con P900 e P610

A cura di: Valerio Pardi

Gli obiettivi super zoom delle COOLPIX P610 e P900 consentono di catturare dettagli a oltre un miliardo di chilometri di distanza con la stessa semplicità che contraddistingue tutta la gamma di fotocamere compatte. Permettono, infatti, di spingere i campi d'azione delle riprese fotografiche anche fuori dal nostro pianeta, complice soprattutto un'ottica unica nel suo genere, che nel modello P900 offre un fattore zoom ottico da record pari a 83x, equivalente a un versatile obiettivo con focale pari a 24-2.000mm, estensibile a 8 metri di focale grazie allo zoom digitale.

 

COOLPIX P610 e P900, due vere superzoom La corsa allo spazio: obiettivo Luna
Sole, bello ma incompreso Il seeing, un nemico quasi invisibile
I Giganti, si fa per dire, gassosi Conclusioni, link correlati

Il seeing, un nemico quasi invisibile

Il seeing è un indice del grado di agitazione o turbolenza atmosferica. Se il seeing è di buona qualità, ovvero l'aria non mostra turbolenze, si possono ottenere immagini nitide e ricche di particolari. In caso contrario è come scattare attraverso lenti di scarsa qualità che impastano i dettagli più fini. Infatti zone d'aria calda e fredda hanno indici di rifrazione leggermente diversi e si comportano come vere e proprie lenti, distorcendo così l'immagine che le attraversa. Il tutto condito con il fatto che sono in movimento nello spazio e quindi con un comportamento totalmente imprevedibile. Con lunghe focali, come quelle disponibili sulle COOLPIX P900 e P610, è facile imbattersi nei “danni” provocati da un cattivo seeing. Osservando, ad esempio la Luna inquadrata a 2.000mm o anche oltre, sfruttando lo zoom digitale, si noterà la superficie del nostro satellite ribollire in continuazione, come se l'immagine della Luna fosse impressa su un lenzuolo agitato dal vento.

VIDEO SEEING ATMOSFERICO

In simili condizioni non si potranno ottenere immagini di grande qualità poiché i dettagli più fini verranno cancellati da questo movimento. In serate con condizioni di ripresa come queste c'è poco da fare e spesso è conveniente abbandonare le riprese in attese di serate migliori.
Un buon seeing si ha con maggiori facilità se si scatta in serate tranquille, con poco vento e con il cielo leggermente lattiginoso, meglio se si è posizionati su un prato o un manto erboso. Le serate particolarmente limpide invece sono di solito anche quelle con il seeing peggiore, poiché la limpidezza e trasparenza del cielo è data proprio dalle correnti d'aria che spazzano il cielo.
Importante anche evitare di posizionarsi su superfici di cemento o asfalto che di sera possono rilasciare il caldo accumulato durante il giorno creando correnti d'aria ascensionali che riducono notevolmente la qualità del seeing. Anche eventuali tetti di case, soprattutto in inverno, possono creare turbolenze negative. Un altro aspetto, a volte trascurato, è dato dalla temperatura della fotocamera stessa.

Se si scatta in inverno, o comunque con temperature piuttosto basse, e la fotocamera arriva da un ambiente domestico molto più caldo, la temperatura stessa della fotocamera a contatto con l'aria fredda esterna, può creare essa stessa delle turbolenze e ridurre così il seeing. Meglio quindi far acclimatare la fotocamera per almeno una mezz'ora all'aperto prima di iniziare le riprese.

I Giganti, si fa per dire, gassosi

Giove e Saturno sono definiti giganti gassosi poiché la loro superficie non è costituita prevalentemente da roccia, ma bensì da gas, Idrogeno ed Elio principalmente. Si usa poi il termine "giganti" poiché la loro massa è di almeno 10 volte quella terrestre. Il termine sebbene sia stato coniato da uno scrittore di fantascienza, è diventato di uso comune. Giove è il pianeta più grande del sistema solare, tuttavia distando 778 milioni di chilometri dal Sole, risulta estremamente piccolo se osservato dalla Terra. Giove appare infatti con un diametro di circa 40 secondi d'arco di grado, ovvero meno di un trentesimo delle dimensioni apparenti della Luna. Normalmente per la ripresa fotografica di un pianeta occorre un telescopio in grado di sfoderare focali molto elevate e capace anche di compensare la rotazione terrestre e tenere puntato il soggetto per un tempo necessario alla ripresa. Pensare di riuscire a catturare dettagli interessanti con una semplice compatta potrebbe sembrare quasi impossibile, ma non per la Coolpix P900. Grazie al potente zoom che arriva, con ingrandimento digitale, a un equivalente 8.000mm, è possibile evidenziare già alcuni interessanti dettagli dei due pianeti più grandi del nostro sistema solare: Giove e Saturno

TESTA STANDARD
TESTA EQUATORIALE
SATURNO
PIANETI
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Sebbene le foto di questo articolo siano state riprese utilizzando le COOLPIX su un normale treppiede fotografico, l'utilizzo di una testa equatoriale o un astroinseguitore facilita la ripresa in quanto compensa il movimento di rotazione terrestre.

- La ripresa di Saturno è piuttosto complessa per via delle dimensioni davvero contenute del pianeta e per la modesta luminosità. A questo si aggiunge che in questo periodo dell'anno si trova a pochi gradi sopra l'orizzonte e l'immagine risente dell'agitazione atmosferica. Malgrado ciò è possibile discernere piuttosto bene i classici anelli che circondano il pianeta, un risultato eccezionale per un semplice compatta superzoom.

- I pianeti richiedono focali elevatissime. Per queste riprese è stata utilizzata la COOLPIX P900 con lo zoom alla massima estensione e con l'apporto dell'ingrandimento extra offerto dallo zoom digitale. 8.000mm si sono rivelati appena sufficienti, ma hanno permesso di identificare le principali bande sulla superficie del Gigante Gassoso e di immortalare i quattro satelliti medicei: Io Callisto, Europa e Ganimede.
Singole stelle puntiformi oppure scie di percorso conseguenza della rotazione terrestre
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Effettuando riprese fotografiche con lunghi tempi di posa e la macchina fotografica fissata su un treppiede, le stelle verranno rappresentate come scie di luce a causa della rotazione terrestre. Per ottenere una rappresentazione “statica” delle stelle bisogna adottare tempi di posa veloci ma, se sono richiesti tempi lunghi di esposizione, bisogna far uso di una testa equatoriale o un astroinseguitore per facilitare la ripresa compensando il movimento di rotazione terrestre.

Ingrandisci l'immagineConclusioni

La COOLPIX P900, ma anche la più piccola P610, mostrano potenzialità assolutamente fuori dal comune. Chi si aspetta una qualità mediocre per via dello zoom dall'estensione strabiliante si dovrà ricredere; infatti il dettaglio che riescono a catturare queste due compatte è paragonabile a ciò che si poteva fare fino a poco tempo fa con un buon telescopio dal prezzo decisamente superiore e molto più complicato da utilizzare. Queste due nuove COOLPIX Super Zoom aprono la porta a un genere fotografico, l'astrofotografia, che per decenni è rimasto appannaggio di pochi eletti per via della difficoltà di realizzazione, delle conoscenze obbligatorie e per la particolarità e costo della strumentazione necessaria. Ovviamente con una P900 o P610 si possono riprendere anche le foto delle vacanze, macro, viaggi, compleanni, davvero di tutto...
…anche foto fuori dal nostro mondo!

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