Come garantire e garantirsi la proprietà e l'autenticità di un'immagine digitale

A cura di Gerardo Bonomo

» Introduzione » L'autenticità dell'immagine fotografica
» Proprietà dell'immagine fotografica » Software e Hardware Nikon Image Authentication
» Tipo di scheda di memoria e possibile archiviazione » Messa in sicurezza dei file da autenticare
» Impostazioni On-Camera » Nikon Image Authentication sul campo
» Scaricare le immagini dalle schede con Nikon Transfer » Verificare l'autenticità e l'integrità di un'immagine
» Applicazioni pratiche di Nikon Image Authentication » Impronte digitali di un'immagine

 

Software e Hardware Nikon Image Authentication: come funziona

Il Nikon Image Authentication software funziona sulla base di quattro requisiti fondamentali:

  1. che le immagini siano state scattate o salvate On-Camera in JPG, TIF o NEF
  2. che la fotocamera impiegata sia stata una DSLR Nikon tra quelle compatibili quindi con funzione hardware on-camera Nikon Image Authentication
  3. che sulla fotocamera sia stata attivata la funzione di Autenticazione dell'Immagine
  4. che il file da "controllare" venga aperto su un computer Windows che abbia il software Nikon Image Authentication istallato
  5. che al computer di cui sopra sia collegata la chiavetta USB fornita insieme al software

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Prima di avviare il software va inserita la chiavetta USB a corredo

Il software a questo punto è in grado di confermare o meno che l'immagine sia il vero originale e che non solo non sia stata in alcun modo postprodotta, ma neppure modificata nei dati exif, tra cui la data di scatto piuttosto che i dati GPS o gli altri exif, se presenti nel file originale.

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Gianni Berengo Gardin. Varese 1987.
Una pausa durante un servizio fotografico:
le gambe che spuntano da sotto
il tavolo sono quelle di una modella che
sta riposando ma, suggerisce Berengo,
si può tranquillamente leggere in modo più “noir” come una donna appena assassinata dall’uomo che si sta allontanando sullo
sfondo del viale… Stampa ai sali d'argento
da negativo 24x36mm

Ingrandisci l'immagineGianni Berengo Gardin da tempo "timbra" il retro delle sue stampe ai sali d'argento, non tanto per autenticare questa o quest'altra fotografia come sua – non ce n'è bisogno...! -, quindi per motivi commerciali quanto per garantire al mondo che la stampa è stata ricavata da un negativo che in nessun modo è stato modificato o corretto. Berengo vuole che chi guarda una sua foto veda esattamente quello che ha visto lui nella realtà, con tutto il “bello” e il “brutto” che gli si è posto davanti. Certamente, la scelta a monte di lavorare volutamente su pellicola, autolimita comunque e volutamente l'autore da possibili successive modifiche; il 100% dell'atto fotografico avviene prima dello scatto, nel momento in cui l'autore preme il pulsante di scatto la fotografia è e deve essere già definita. Berengo, pur non alterando mai le sue fotografie, non è contrario in linea teorica al ritocco fotografico, sia esso sul procedimento analogico che digitale. È invece assolutamente contrario al fatto che chi modifica le proprie immagini spesso non ne rende partecipi gli utenti, che non sono in questo modo più in grado di sapere se stanno guardando un frammento di realtà o la sua elaborazione. E nel 2004 diffonde il seguente comunicato: "Cari Amici, ho constatato che veniamo sempre più "imbrogliati" dalla stampa e dall'editoria con la pubblicazione di una grande quantità di cosiddette "fotografie" che andrebbero invece definite "immagini": perché adulterate, corrette, modificate, addirittura inventate grazie al computer e a programmi come Photoshop, senza però denunciarne la trasformazione. Pertanto ho deciso che d'ora in poi sul retro delle mie fotografie apporrò il timbro: "VERA FOTOGRAFIA, NON CORRETTA, MODIFICATA O INVENTATA al computer". Senza saperlo, Gianni Berengo Gardin ha anticipato il concetto del Nikon Image Authentication, per di più applicandolo alla fotografia analogica.

È interessante leggere come Nikon stessa presenta il software:

“Software di autenticazione immagine, progettato esclusivamente per essere utilizzato con fotocamere reflex digitali Nikon specifiche. Questo software consente l'autenticazione di un'immagine catturata dalla fotocamera ed è in grado di individuare eventuali modifiche apportate dopo l'acquisizione. I dati delle immagini possono essere utilizzati come un anello importante della "catena di prove" utilizzata per verificare l'autenticità dell'immagine da parte della polizia, di agenzie governative, mezzi di comunicazione, società di assicurazioni e per moltissime altre applicazioni aziendali. Il software di autenticazione immagine di Nikon consente di autenticare le immagini in modo semplice e sicuro per un'ampia gamma di esigenze.
I dati e le informazioni delle immagini vengono verificati al fine di stabilire se sono state apportate modifiche alla foto scattata. I risultati della verifica vengono visualizzati sotto forma di elenco sullo schermo di un personal computer insieme alle immagini selezionate, visualizzate come miniature”

Nikon Image Authentication Software è in grado di convalidare
il “timbro” virtuale di Denominazione di Origine Controllata
generato On-Camera da diversi modelli di DSLR Nikon.

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Nikon Image Authentication è compatibile ESCLUSIVAMENTE con file generati dalle DSLR Nikon che supportano l'Autenticazione dell'Immagine On-Camera. L'utilizzo contemporaneo di accessori come il modulo GPS Nikon GP-1 non
solo permettono di memorizzare nel file latitudine, longitudine e altitudine, ma anche la data e l'ora UTC
per consentire la precisione assoluta nella registrazione della data di scatto che è di fondamentale importanza
per autenticare il QUANDO è stata scattata la foto, mentre per il DOVE ci pensa il GP-1

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Nikon Image Authentication è compatibile con diversi modelli di DSLR Nikon, a partire dalla recente D3s
per passare alle D3x, D3, D700, D300, D300s, D200, D2, D2x, D2Xs
.


Tipo di scheda di memoria e possibile archiviazione

 

La scheda di memoria utilizzata ha sempre un'importanza fondamentale nella filiera del digital imaging. Qui una CF Lexar da 32GB e 600x di velocità. In particolari situazioni in cui Nikon Image Authentication può rivestire un'importanza fondamentale, è opportuno conservare le immagini originali direttamente nella scheda che è stata usata On-Camera all'atto dello scatto.

 

Le Schede tipo SD hanno una sicura in più rispetto alle CF per evitare anche involontariamente di manipolare i dati, grazie all'interruttore posto a sinistra della scheda che impedisce qualsiasi modifica, anche involontaria, ai dati contenuti.

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Molte fotocamere dell'ultima generazione, qui una Nikon D300s, hanno un doppio slot in grado di accettare
contemporaneamente schede CF e schede SD; nell'impiego con Nikon Image Authentication in questo modo
è possibile salvare le immagini sulla CF eseguendo un backup contemporaneo sulla SD che,
una volta posizionata su Lock, rimane a disposizione per qualsiasi verifica futura con Nikon Image Authentication.

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Archiviare le schede di memoria su cui sono memorizzati file originali di una certa rilevanza non
è più difficile di archiviare negative o diapositive: possono addirittura essere utilizzati gli stessi plasticoni
(qui un plasticone della italianissima SVAR).

 
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