di Fotografia.it
La stampante R800 ha una caratterista particolare: aggiunge i colori Rosso e Blu ai consueti CMYK. Ma non solo, i neri sono due. Gli inchiostri poi sono del tipo a pigmenti, che garantiscono una stabilità dell'immagine nel tempo molto maggiore rispetto a quanto consentono i classici inchiostri ad acqua.

Driver, accessori e supporti
I risultati Epson e HP a confronto
Stampa di un campione cromatico IT8
Confronto tra finitura Gloss e Normale
Stampa di una mira ottica
Conclusioni

 

Driver, accessori e supporti
Assieme alla stampante abbiamo scelto alcune carte che Epson indirizza all'utenza fotografica più 'pura'. Tra queste figurano ovviamente le note carte ad elevato spessore e finitura lucida della casa ed un pacco di carta opaca di notevole grammatura.

Nello specifico le prove che eseguiremo verranno effettuate su Premium Glossy Photo Paper (255gr/mq), su Premium Semigloss Photo Paper (251 gr/mq) e su Matte Paper Heavy Weight (167 gr/mq).


Premium Glossy
Photo Paper

255gr/mq

Premium Semigloss
Photo Paper

251 gr/mq

Matte Paper
Heavy Weight

167 gr/mq

Tanto per dare delle indicazioni di massima, la qualità globale di questi supporti è del tutto allineata al livello di prestazioni che siamo abituati ad attenderci da Epson. Non solo; per peso, finitura e resa le carte si avvicinano, ed in alcuni casi anche superano, gli standard fotografici a cui la fotografia analogica ci ha abituati.

Solo un esperto stampatore sarebbe ormai in grado di distinguere una realizzazione fotografica analogica da una stampa realizzata mediante le nuove periferiche ink-jet. Epson poi continua nel tentativo di superare i limiti imposti dal metodo fotografico tradizionale, e inserisce nella confezione della stampante l'adattatore per stampare su carta in rotolo, dunque per una larghezza di 21 centimetri ed una lunghezza fino a circa 1,1 metri. Così come un adattatore incluso nella confezione permette di stampare sui supporti CD e DVD da noi stessi masterizzati.

Un primo sguardo ai driver di stampa non può che confortare l'utente abituato alla disposizione dei comandi offerta storicamente da Epson. Nel momento in cui decidiamo di lanciare una stampa da un qualsivoglia software in uso, si rendono disponibili due differenti interfacce, a seconda del grado di complessità che si preferisce. Una prima finestra consente di scegliere a grandi linee le impostazioni relative ai supporti da impiegare, alla qualità di stampa (testo, grafica, foto, etc.) ed alle opzioni di funzionamento, tra cui la funzionalità PhotoEnhance e l'impiego della finitura lucida per i supporti che la consentono. Sempre da questo schema semplificato possiamo tenere sotto controllo il livello degli inchiostri presenti nella periferica ed eventualmente ordinarli via Web semplicemente cliccando su un pulsante.


Le opzioni operative offerte dal driver di stampa prevedono la scelta del supporto immesso nella stampante,
della qualità finale di stampa e di ulteriori parametri di funzionamento.
Tra questi: la possibilità di rivestire la stampa di una finitura lucida, la forzatura della velocità del processo di stampa,
l'applicazione dei soli inchiostri neutri allo scopo di ottenere immagini in Scala di Grigi, il miglioramento delle immagini
a bassa risoluzione e la produzione di un'anteprima di stampa.

La versione più complessa del driver di stampa, accessibile premendo il pulsante 'Altre Impostazioni', mette nelle condizioni di controllare ogni aspetto funzionale della R800, a partire da quello che, a mio parere, è il fattore più critico, ovvero la gestione del colore. Il tutto comunque si riduce alla scelta di formati e supporti, all'attivazione o meno delle funzionalità di stampa, alla scelta di un metodo di gestione del colore: quello standard di Epson, PhotoEnhance o ICM.
Nell'imbarazzo della scelta conviene quasi sempre preferire il primo dei tre, sperimentando su questo, e poi sugli altri, eventuali variazioni nei parametri fondamentali.

Per il resto mi pare che i metodi operativi scelti da Epson non possano che mettere l'utente a proprio agio nel fare tutte le scelte senza dover saltare da una finestra all'altra: tutto quello che occorre è presentato in maniera chiara ed aiuta l'utente nell'istante, inevitabile, in cui la stampante non ci fornirà i risultati che ci attendevamo osservando l'immagine a monitor!
Vediamo ora le stampe.


Il driver di stampa ricalca fedelmente le linee tracciate dai predecessori.
Di fondamentale importanza, per ottenere stampe discretamente coerenti con l'aspetto dei file a monitor, è conoscere
i meccanismi che regolano la procedura di stampa da Photoshop (sulla sinistra) e le funzionalità proprie del software della stampante (sulla destra). In tal senso è importante comprendere la relazione tra gli spazi colore del documento
e della stampante e le correzioni apportate dal driver.
 
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