1. Premessa
 
 

 

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Il Fieldscope 82 ED, qui raffigurato con paraluce in posizione di lavoro e oculare zoom 20x-45x

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L’adattatore FSA per montare compatte digitali con l’anello di raccordo F/S-CP9XX per la famiglia delle Coolpix 9(XX), o come la Coolpix 4500

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Una Coolpix 990 montata in posizione di lavoro

Premessa
La storia dell'uomo ha sempre avuto tra i "desiderata" quello di trovare il sistema di ingrandire gli oggetti lontani.
Pensiamo a film come il Robin Hood di Mel Gibson dove il levantino Morgan Freeman gli offre un cannocchiale primordiale fatto da due lenti tenute insieme da un cilindro di cuoio – e Mel Gibson cominincia a mulinare la spada quando vede i nemici apparentemente così vicini -; o alla Finestra sul cortile di Hitckcock dove James Stuart utilizza il teleobiettivo della sua fotocamera – non avendo un binocolo- per scoprire prima e prevenire poi le mosse dell'assassino dell'appartamento dirimpetto, o al Gattopardo di Visconti dove lo studiolo del Principe di Salina è tutto un rilucere di cannocchiali e telescopi di ottone, per passare a Contact dove una Jodi Foster bambina cerca la madre prematuramente scomparsa scrutando il cielo stellato con un cannocchiale, fino a molti film di guerra, come la Battaglia di Midway, dove gli ufficiali delle flotte avversarie americane e nipponiche trascorrono i giorni a cercarsi vicendevolmente nelle liquide pianure dell'Oceano attraverso i binocoli.
Ed è proprio qui che entra in scena Nikon, più precisamente nel 1917 quando l'ammiraglio Mitsubishi della flotta imperiale giapponese crea la ditta Nippon Kogaku (Compagnia ottica giapponese, tradotto letteralmente Ko= la luce, gaku= lo studio, quindi "lo studio della luce") per fornire materiale ottico di precisione per usi militari.
Nikon quindi non è nata come fabbrica di apparecchi fotografici ma proprio di binocoli e cannocchiali.

Corrono i decenni e arriviamo ai nostri giorni: ancora oggi Nikon ha tra i suoi fiori all'occhiello proprio la produzione di binocoli e cannocchiali terrestri.
In questo Experience ci occuperemo proprio dei secondi.

I modelli

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Con una semplice rotazione dei due dischi che compongono l’adattatore FSA è possibile passare istantaneamente dal formato orizzontale a quello verticale

Nikon divide la sua produzione di cannocchiali terrestri tra Spottingscope e Fieldscope: i primi sono dei cannocchiali terrestri per uso generale che vantano il miglior rapporto prezzo prestazioni; i secondi sono lo stato dell'arte dell'ottica da visione di Nikon.
Per questo Experience abbiamo provato proprio il gioiello di casa Nikon, il Fiedscope 82mm ED. Grazie al diametro della lente frontale di 82mm, questo modello vanta la massima luminosità alla pupilla d'uscita che si traduce in una visione migliorata tanto di giorno che al crepuscolo e di notte. A seconda del tipo di oculare – intercambiabile – che viene collegato al Fieldscope, gli ingrandimenti possono variare da 20x fino a 70x; si parte infatti dall'oculare 20x, per passare al 30x e al 38x (entrambi WA), e ancora 50x, 50xWZ, 75xWA fino agli oculari zoom 20x-45x e 25x-75x. Grazie al fatto che gli oculari sono intercambiabili si può cominciare a lavorare con un oculare normale, come il 30x, per decidere poi in un secondo momento di arricchire la propria dotazione con un oculare zoom e/o un oculare a forte ingrandimento. Una regola empirica permette di tradurre in obiettivi fotografici il tipo di ingrandimento raggiunto: con un oculare 75x si raggiunge lo stesso ingrandimento di un 7.500mm, ma con una qualità in visione diretta imparagonabile rispetto a quella ottenuta attraverso lo specchio, lo schermo di messa a fuoco e il pentaprisma anche della reflex più blasonata.

Ingrandisci La staffa UBK per poter collegare al Fieldscope qualsiasi tipo di fotocamera compatta digitale, anche priva dell’attacco filettato sull’obiettivo: 1, attacco per Fieldscope, 2, attacco per il treppiede; 3, testa a sfera con attacco rapido per la fotocamera; 4, leva di blocco della testa a sfera; 5,vite di regolazione micrometrica per il Fieldscope, 6,7 viti di regolazione micrometrica per gli spostamenti orizzontali e verticali della fotocamera . nel riquadro in alto a sinistra il particolare della vite di blocco dell’attacco del Fieldscope con le tacche per le rotazioni
   
Ingrandisci Agendo sul pulsante di sblocco è possibile ruotare il Fieldscope e passare così dalla visione diretta allo scatto fotografico
   
Ingrandisci L’adattatore FSA-L1 per collegare le reflex Nikon digitali e non al Fieldscope: in lato a destra è visibile nel particolare la vite di regolazione per l’adattamento ottico del
FSA-L1 a tutti i tipi di Fieldscope e la vite di frizione per il passaggio dal formato fotografico orizzontale a quello verticale
   
Ingrandisci L’adattatore FSA-L1 si innesta sul Fieldscope al posto dell’oculare. Una generosa filettatura gli permette di diventare un tutt’uno con il Fieldscope
   
Ingrandisci Una Nikon D70 pronta allo scatto

 
 

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