a cura di Luca N Vascon
 

Fotografia immersiva con la Coolpix P5000 Attrezzatura Hw/Sw di questo eXperience
Impostazioni fotocamera e ottiche FC-E8/FC-E9
Al computer con Ptgui Link & Credits

 

Sessione fotografica

Cavalletto
Da cavalletto è il modo migliore per cominciare, il più sicuro e pratico.
Tra la staffa ed il cavalletto è stato fissato un Agnos MrotatorB, piccolo, pratico e leggero, ha clickstops ogni 60 e 90 gradi, e permette di scattare le 3 foto necessarie, distanziandole a 120 gradi a prova d'errore. Ho usato alternativamente un Berlebach 4023 in legno, il mio cavalletto standard, ed un leggero e conveniente Manfrotto 190 pro, per rendermi conto che anche quest'ultimo è sovradimensionato rispetto alle necessità di un'attrezzatura così leggera e sostanzialmente priva di vibrazioni. Usare il cavalletto si è rivelato essenziale per gli scatti notturni, o in interni, per evitare di usare sensibilità ISO elevate (ed aumentare il rumore) o avere foto mosse.

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Un altro caso in cui il cavalletto è assolutamente necessario è quando ci si trova a dover fare scatti multipli per compensare delle scene con un contrasto eccessivo, come nell'immagine del portico, dove sono stati realizzati tre panoramiche con tre esposizioni differenti, poi unite in una immagine unica in fase di fotoritocco.

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Monopiede

IngrandisciÈ stata la vera rivelazione di questo setup, tanto che non riesco a separarmene. Un monopiede ed una bolla, che può anche essere attaccata alla comodissima slitta portaflash della Coolpix P5000, se il montaggio dell'attrezzatura viene fatto con precisione estrema, garantiscono la perfetta verticalità dell'asse di rotazione e d il mantenimento alla stessa altezza dal suolo.

Per ragioni di praticità e di estrema visibilità in tutte le condizioni io uso sempre la Agnos Butterfly Bubble.
 

Cortina credits:
Stefania Zangrando

In queste condizioni non è più necessaria la presenza dell'Mrotator, ma è necessario il 38adapter, che mette a disposizione una classica filettatura 3/8” da attrezzatura fotografica. Il monopiede usato in questa prova è un economicissimo e leggerissimo modello cinese, di marca ignota, da 4 sezioni e 170 cm di altezza massima. La rotazione a 120 gradi va fatta ad occhio, ma non è sempre facile, quindi scattare 4 foto a 90 gradi può essere una pratica da adottare per avere la sicurezza di poter montare un panorama di qualità. Diventa una necessità in mezzo alla folla o a soggetti in movimento.

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La Coolpix P5000 ha oltretutto una funzione utilissima, mai abbastanza sfruttata, che è l'intervallometro: dopo aver impostato tempi e diaframmi, premiamo il tasto menu, selezioniamo sequenza/foto intervallate, e scegliamo l'intervallo minimo (30 secondi). Scattiamo la prima foto.

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La macchina si spegnerà subito dopo, per accendersi ogni 30 sec, e scattare una foto con le stesse impostazioni (zoom, esposizione ecc.) della foto precedente. Detto questo è possibile tenere il monopiede per la punta, e farlo ruotare in mano... di 120 gradi ogni 30 secondi!

Difficile?
No, basta poca pratica per avere dei punti di vista davvero fuori dall'ordinario, come sotto un ponte, o all'altezza di 3 metri tenendo il monopiede sopra la testa come nella foto della cella campanaria.
Dopo un po' la fantasia si scatena, e porta facilmente a tentare prodezze sconsigliabili, come fuori dalle finestre del campanile di S. Marco.

 
Ingrandisci credits:Bruno Muzzolini

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Campanile, panorama-nord
 
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Agite con responsabilità, ed assicurate sempre a voi stessi ogni pezzo di attrezzatura esposto a possibili cadute.
Io ho agganciato i moschettoni della tracolla ad un anello apposito sul puntale del monopiede.

Credits: Esther

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Certo che non è possibile avere una grande precisione così facendo, è necessaria molta pratica con i software di montaggio, ed i ritocchi in Photoshop sull'immagine sono frequenti e spesso indispensabili. Nell'immagine campanile, panorama nord ho appositamente omesso ogni ritocco, per mostrare l'immagine come esce dal software di montaggio.

Agnos Pole HDelta
Questa è più un'attrezzatura professionale, non è il tipo di attrezzatura presente nel corredo di un qualsiasi appassionato. È stata pensata per avere un punto di vista a volo d'uccello, per fotografare dall'alto senza ausilio di palloni o simili. Adatta a portare in cima una reflex leggera, il nostro Hdelta si è trovato più che a suo agio con la compattissima attrezzatura panoramica che stiamo provando. Grazie all'intervallometro non è nemmeno necessario uno scatto remoto, basta contare fino a 30 e poi girare il tubo su se stesso, tenendo fermo il pedale. Dei click forti e sicuri ci guidano di 60 in 60, o ogni 90 gradi. Tre foto bastano. Dallo scatto iniziale a terra alla completa estensione (6 metri circa) e messa in opera dell'HDelta passano circa 20 secondi. Ancora meno per far scendere la macchina.

Devo dire che è difficile passare inosservato. Nell'immagine scattata di fronte alla chiesa del S.Redentore, (in apertura dell'articolo) tutte le persone sedute sulla gradinata stavano guardando me...
…la macchina era sei metri più in alto.
Lo stesso dicasi per la foto in Campo S.Margherita, scattata pochi istanti prima di un violento nubifragio, con una luce un po' difficile. Mi hanno fermato in molti, a chiedere spiegazioni.

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Campo S. Margherita

La vista dai tetti di Venezia (giudecca) è stata scattata da una splendida altana, già di suo in posizione panoramica. Il vento si faceva sentire, ed unito alla poca luce della sera non mi ha permesso di usare bassi valori di sensibilità. Lo stesso dicasi per la nitidezza è risultata decisamente superiore a quanto mi aspettavo.
Grazie, Coolpix P5000!

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credits: Lucia Sardo
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credits: Lucia Sardo

Infine, davanti allo squero di S. Trovaso mi sono trovato che era quasi buio.
Ho chiesto molto al sensore della Coolpix P5000, spingendola ad 800 ISO. Si è dimostrata all'altezza.

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S. Trovaso

Conclusione
La compattezza dell'insieme la qualità di immagine della Nikon Coolpix P5000 unita alla qualità dell'aggiuntivo ottico Nikkor ne fanno qualcosa di più di un'attrezzatura amatoriale, è l'ideale compagna di viaggio in escursioni faticose, la macchina “invisibile” per i panorami al volo.

Unita ad un treppiede va benissimo per i principianti, per gli appassionati, o per lavori anche professionali che non richiedono standard qualitativi elevati, ma dove il tempo di esecuzione, la quantità di panorami ed il costo finale siano il fattore determinante. Come per il mercato immobiliare.

Unita ad un monopiede leggero, può essere usata normalmente o con una livella a bolla Butterfly di Agnos. La sicurezza degli accoppiamenti meccanici è perfetta, e con l'aggiuntivo Nikkor FC-E8 la maneggevolezza è tale che l'uso acrobatico viene spontaneo. Viene voglia di fare panoramiche dove nessuno ha mai osato prima!
E qui il campo dei possibili utenti si allarga a dismisura, si tratta di quel tipo di cosa che può generare delle nuove tendenze espressive.Ingrandisci Ingrandisci

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