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                         Attrezzatura necessaria 
                        Un Lip Dub può essere realizzato tranquillamente  con una economica telecamera, brandeggiata a mano, ma il risultato sarà spesso  deludente. Un buon Lip Dub invece non può prescindere dall'utilizzo di un  sistema di ripresa di qualità, da un sistema di stabilizzazione  e da una persona che sappia effettuare riprese almeno semi-professionali. Nel caso  specifico, l'utilizzo di una fotocamera reflex Nikon  D3s, in abbinamento con un ottica grandangolare Zoom AF-S  Nikkor 14-24mm f/2.8G ED, e una steady cam Flycam 3000 PRO, trasforma il  risultato della ripresa da amatoriale a semi professionale!  
                        Ovviamente la  scelta può ricadere ad oggi anche su altri dispositivi: ad esempio è possibile  usare una Nikon  D7000, una Nikon  D3100, D5000 oppure D90, purché l'ottica  montata sia grandangolare e possibilmente luminosa, soprattutto se gli spazi in  cui si svolge il Lip Dub sono ristretti e non perfettamente illuminati.  
                        Anche a  livello di stabilizzazione, si può ripiegare su un sistema più economico come  il Modo Steady 585 di Manfrotto. In questo caso bisogna però investire  più tempo per imparare a stabilizzare correttamente la fotocamera durante le  riprese. Bisogna inoltre considerare che il peso globale (fotocamera più  stabilizzatore) dovrà essere sorretto totalmente con la forza delle braccia, il  che offre non pochi problemi durante una lunga ripresa in piano sequenza. 
                        
                          
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                            Esempi di sistemi di stabilizzazione. 
                              Da sinistra: Flycam 3000 PRO, Corpetto per Flycam 3000 PRO, Modo Steady 585 di Manfrotto. 
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                          Organizzazione delle sorgenti sonore 
                        Presupposto fondamentale affinché tutti i partecipanti cantino in perfetta sincronia con la propria strofa, è la diffusione contemporanea in tutti gli ambienti della stessa musica. Laddove il percorso è molto lungo e articolato (come ad esempio nel nostro caso), si rende necessario distribuire un certo numero di diffusori in modo che in ogni ambiente il suono arrivi correttamente. Volendo è possibile usare anche un sistema di casse di quelli che normalmente si usano in casa per ascoltare la musica, ma questa soluzione prevede al massimo l'utilizzo di una coppia di diffusori. Qualora si debbano appunto distribuire più punti sonori, è necessario dotarsi di casse acustiche professionali, che normalmente possono essere reperite presso i service di noleggio audio/video. Questi diffusori sono dotati di ingressi ed uscite, e possono quindi essere messi in serie tra loro. Dotandosi di cavi molto lunghi anche di 15-20 mt, è facile quindi coprire anche un percorso molto esteso.  
                        A titolo di esempio, per il Lip Dub dell'Accademia sono stati usati 8 diffusori amplificati da 300W, collegati in serie su due “rami” che facevano capo ad un mixer audio. Tra la prima cassa e l'ultima (a seconda della distanza) può verificarsi un minimo ritardo (nell'ordine di millisecondi) audio che resta comunque impercettibile e non inficia in alcun modo il risultato. 
                        
                          
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                            Retro di una cassa amplificata:  
                              sono presenti i  
                              connettori Cannon  
                              in ingresso ed uscita,  
                              che consentono di  
                              metterla in serie.  | 
                           
                         
                         
                         
                         
                         
                          Effettuare le riprese 
                        Arriva il momento delle riprese. Per quel giorno, tutto deve funzionare come un orologio svizzero, e soprattutto, ancora una volta, tutti devono essere molto pazienti. Per poter ottenere un risultato di qualità è necessario non accontentarsi dopo aver fatto quattro o cinque riprese complete, ma continuare, limando tutti i piccoli problemi che insorgono naturalmente, mentre si riprende.  
                        Per iniziare è bene fare una ripresa di prova, senza che i partecipanti cantino, per rendersi bene conto dello spazio, del tempo, e delle inquadrature. Una volta che si inizia la ripresa vera è propria, un consiglio è quello di non interromperla mai, anche se all'inizio si sono verificati errori che la renderanno inutilizzabile. Questo perché è importante che, comunque, ognuno abbia la possibilità di cantare diverse volte il suo pezzo. In fase di ripresa è fondamentale avere un assistente, una persona che segua il cameraman come un ombra e sappia intervenire tempestivamente ad ogni problema, senza mai entrare in scena. Nel nostro caso, la Prof.ssa Laura Farina (docente di Arte del Fumetto ed Elementi di Morfologia e Dinamiche della Forma), ha contribuito ad organizzare il Lip Dub, ed è stata la mia ombra, durante tutte le fasi della ripresa. Senza il suo supporto il Lip Dub non avrebbe mai visto la luce. 
                        Nel caso specifico, le riprese sono state effettuate il 19 Marzo 2010, dal primo pomeriggio e si sono protratte per svariate ore, fino ad arrivare a circa 24 prove di ripresa. Il filmato definitivo è stato scelto tra le ultime tre riprese, e questo la dice lunga su quanto sia necessario effettuare più prove, limando di volta in volta tutte le problematiche. 
                          
                          Un momento della ripresa. 
                         
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