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Delta del Mediterraneo
Stefano Lunardi


© Stefano Lunardi

Due viaggi nel Mediterraneo, in riva ai delta di due celebri fiumi.
Il Nilo, creatore di una civiltà, quella egizia. E il Po, cuore e arteria di buona parte dell'Italia settentrionale.
In Egitto, per scoprire la nuova realtà della Biblioteca di Alessandria.
In Romagna e dintorni, per raccontare un mondo a parte.

L'antica biblioteca, fondata dall'oratore Demetrio Falereo e voluta da Tolomeo I Sotere, faceva parte del Museion, un complesso di edifici nel quale gli studiosi vivevano e lavoravano e che ospitava anfiteatri, laboratori, osservatori. Fu la più grande realizzazione della dinastia dei Tolomei in campo intellettuale e influenzò in modo decisivo tutto il pensiero occidentale. Sulle ceneri dell'antica biblioteca, che sorgeva molto probabilmente vicino al grande faro di Alessandria (una delle sette meraviglie del mondo antico) come una fenice è risorta nel 2002 la nuova biblioteca, dopo 20 secoli e 7 anni di lavoro: la più grande biblioteca del mondo, con più di 3.500 posti a sedere, capace di accogliere tra i 4 e gli 8 milioni di volumi.


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Un progetto moderno che sposa la tradizione con la tecnologia. Libri a braccetto con Internet, tecniche di restauro tradizionali con moderne digitalizzazioni, una struttura avveniristica che assomiglia a un gigantesco microchip inclinato, completata da un massiccio muro in granito di Assuan sul quale sono incisi tutti gli alfabeti conosciuti e utilizzati dalle varie popolazioni del mondo. Un simbolo di cultura e di saggezza, che si spera possa contribuire ad avvicinare due mondi a lungo contrapposti, ma che devono molto l'uno all'altro, come quelli musulmano e occidentale.


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Risalendo il Mediterraneo, lungo l'Adriatico, si giunge a un territorio che il mito vuole essere creato da Fetonte, figlio del sole, che un giorno rubò il carro solare del padre, ma cercando di controllarlo devastò e incendiò mezzo mondo, tanto che Giove, pur di fermarlo, gli scagliò una saetta che lo fece cadere tramortito proprio in mezzo al delta. Territorio stretto tra i due grandi fiumi, il Po e l'Adige, ricco di paesi sconosciuti ma dalla storia intensa (che va dai Romani agli Estensi), come Badia Polesine, Lendinara, Trecento, Bergantino con il suo incredibile museo della giostra. Gli argini e alle golene naturali del Po. Le ville Palladiane, non tutte aperte e visitabili ma tutte egualmente affascinanti, come la Badoera, la Avezzù, Canda, solo per citarne alcune.


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I canali navigabili con le house-boats fino a Loreo e Porto Viro. Gli ecosistemi delle valli da pesca dove coesistono migliaia di uccelli ed economia locale, fatta di allevamento di pesci in valle e della coltivazioni di vongole e mitili. I mestieri, come il raccoglitore di canne, e gli ultimi due ponti di barche sul Po ancora esistenti e funzionanti. Immagini di un mondo a parte.



Chi sono
Dopo alcuni anni passati tra le quattro mura oscurate di uno studio fotografico, dove producevo immagini commerciali per cataloghi e pubblicità e per realizzare servizi industriali e still-life, sia in studio che in location, ho concluso che non era il tipo di fotografia che volevo esplorare e creare, ma soprattutto non era lo stile di vita che volevo adottare.


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Dal 1996 ho iniziato a lavorare nel settore turistico con assignments dal gruppo Alpitour (e Hotelplan e Costa Crociere, tra gli altri) per produrre servizi destinati ai cataloghi viaggi.
E poi finalmente i reportages, la mia grande passione. Realizzo soprattutto reportages (spesso foto e testo) geografici e turistici, ma anche di attualità, lavorando sia come freelance che su commissione per varie testate specializzate (tra cui Qui Touring, Dove, Bell'Europa, Gente Viaggi, 24 magazine, Anna, IoDonna, Gioia, Grazia, Amica). Sono rappresentato dall'agenzia Marka.


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