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Genesi, calendario 2004
Sebastião Salgado

Dal 7 novembre è in vendita per un mese in edicola - con il Corriere della Sera (9.90 euro, più il prezzo del giornale) - il calendario del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado, che dà il via al progetto Genesi nel quale Salgado sarà impegnato nei prossimi anni. Un viaggio fotografico che durerà otto anni negli angoli remoti del nostro pianeta, alla ricerca di luoghi incontaminati, delle radici stesse della natura e della civiltà umana dalle quali trarre un'idea di salvezza. Questo in estrema sintesi, il progetto Genesi che Salgado presenta in anteprima ai lettori del Corriere della Sera con il suo calendario 2004.

Genesi affonda le sue radici nella lunga ricerca fotografica che Salgado ha portato avanti nei suoi libri e nelle sue esposizioni tra cui La mano dell'uomo e In cammino. Lo scopo è trovare un ricongiungimento con il mondo originario, prima che l'uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo. "Nonostante tutti i danni già causati all'ambiente", afferma Salgado, "in alcune zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d'innocenza. Nel tentativo di ricongiungere la nostra specie con il pianeta, intendo esplorare questo mondo e testimoniare i volti incontaminati della natura e dell'umanità. Vorrei testimoniare cioè com'era la natura senza uomini e donne, e come l'umanità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi definiamo equilibrio ambientale".

 

Un maestro del ritratto
Arnold Newman
Palazzo Magnani, Reggio Emilia, fino al 30 novembre

Un'esposizione da non perdere: Arnold Newman.
Un maestro del ritratto / Ritratti di maestri, nelle sale di Palazzo Magnani, a Reggio Emilia, fino al 30 novembre. 150 immagini di uno dei più grandi ritrattisti di personalità della seconda metà del Novecento del mondo dell'arte, della letteratura, del cinema, della musica, della politica, che ha registrato la Storia con la sua macchina fotografica: Leonard Bernstein, Pablo Picasso, David Hockney, John F. Kennedy, Marc Chagall, Marilyn Monroe, Georgia O' Keeffe, Salvador Dalì, Andy Warhol e i ritratti di tutti i presidenti americani a partire da Truman.

Per molti, il padre del ritratto fotografico ambientato.
"Penso che il ritratto ambientato, di cui si suppone io sia il padre, avesse centinaia d'anni. Guardate tutti i dipinti fatti in Olanda, tutti i grandi pittori fiamminghi, un dipinto in particolare dove un uomo è nella sua stanza e sulle pareti ci sono tutti i segni del suo commercio d'importazione. Questo è, in un certo senso, un ritratto ambientato. Volevo mostrare lo spazio, perché noi viviamo nello spazio".

Il suo più famoso ritratto, autentica icona della fotografia del secolo scorso, scattato a New York nel 1946, è quello del compositore e direttore d'orchestra Igor Stravinsky, seduto nell'angolo a occupare uno spazio molto limitato rispetto al suo pianoforte a coda.
Nel catalogo che accompagna l'esposizione di Palazzo Magnani, Pierre Borhan osserva che "è degno di nota che nella maggior parte delle sue opere, in cui l'interiorità del modello è inseparabile dal suo posto nella storia, Newman sarebbe riuscito a dare espressione visuale a un conciso e penetrante giudizio, o significato, e che questo giudizio, in virtù delle sue qualità artistiche, sarebbe stato convincente. Ecco perché, sebbene la maggior parte delle sue fotografie siano state commissionate dalla stampa, Newman è un maestro del ritratto".
Una delle sue foto più famose è quella di Marylin Monroe, "scattata a casa del suo produttore dopo una piccola cena. In verità questa foto è stata ricavata dalla porzione più piccola di un negativo 24x36. Gettai uno sguardo e mi resi conto che quella era Marylin, la donna confusa, depressa, infelice che lei era davvero".

www.palazzomagnani.it

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