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Turner and Venice


J.W.Turner
Fishermen on the Lagoon, Moonligt
[Pescatori in laguna al chiaro di luna], 1840
Acquerello, 19,2 x 28 cm
Londra, Tate
© Tate, London 2004

Il Museo Correr di Venezia ospita dal 4 settembre 2004 al 23 gennaio 2005 la prima mostra (realizzata dai Musei Civici Veneziani e dalla Tate Britain) dedicata ai tre viaggi di Turner a Venezia, dal primo, effettuato nel 1819 dal quarantaquattrenne artista inglese, all'ultimo, del 1840. Più di centoventi opere tra dipinti, acquerelli, disegni, oltre all'album di schizzi veneziani, documentano l'intensa relazione del grande paesaggista con la città lagunare. La straordinaria sequenza delle opere in mostra, alcune delle quali esposte per la prima volta, consentirà di approfondire e comprendere il percorso poetico ed espressivo turneriano e quanto Venezia lasci nell'opera di Turner una traccia indelebile, in particolare per quanto riguarda il rapporto con la luce. L'esposizione prevede inoltre il contrappunto e il confronto tra la produzione di Turner e quella di alcuni importantissimi pittori, da Canaletto a Marlow, da Caffi a Doyle. Catalogo Electa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Photokina 2004

"Imaging is more" (più informazione, più entertainment, più comunicazione) è lo slogan dell'edizione 2004 di Photokina, la fiera che più di ogni altro evento del settore in Europa offre una vetrina sulle nuove possibilità e tendenze della fotografia mondiale. Dal 28 settembre al 3 ottobre a Colonia, 1600 espositori da oltre 50 paesi, presenteranno le novità per la produzione di immagini a livello amatoriale e professionale. Con grande attenzione agli sviluppi sempre più esponenziali della tecnologia digitale, e alle sue sconfinate applicazioni, e accompagnamento di mostre dedicate ai ritratti dei grandi del rock come Bono degli U2 o a racconti-reportage come quello sulle cerimonie vudù in Benin.

 

 

Uberto Gasche


© Uberto Gasche

Dal 6 ottobre al 4 novembre l'associazione culturale Valentina Moncada di Roma presenta Zenana, una selezione di dodici fotografie di Uberto Gasche, autore che vive e lavora a Villa Savoia a Roma, magico luogo fuori dal tempo che ha ereditato per discendenza dove ambienta molta parte dei suoi lavori. I segni del tempo sono rappresentati, nel personalissimo déjà-vu quasi onirico delle sue fotografie, dalle cose appartenute, dalla natura e dai suoi protagonisti: gli animali, in particolare gli amatissimi cani, le bellissime donne sognate, misteriose presenze senza tempo, ora divinità colte nella spontaneità di un gesto quotidiano, ora nobildonne affiancate da eleganti levrieri, ora vivide statue per i prospetti di classicheggianti residenze nobiliari o ermetici emblemi da decifrare.

 

 



© Uberto Gasche

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