Sguardi 23 - Settembre 2004

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Editoriale

«L'occhio del secolo si è chiuso», così iniziava l'articolo di Le Monde il giorno dopo la morte - lo scorso 3 agosto, a 95 anni - di Henri Cartier-Bresson: l'inventore di uno stile, il maestro del reportage, il fondatore - nel 1947, con Robert Capa - dell'agenzia Magnum, il teorizzatore dell'«istante decisivo» catturato dalla macchina fotografica in grado di cogliere e fermare il «tourbillon della vita», di immagini che «devono essere mute, parlare al cuore e agli occhi, non essere legate a testi».

Dopo il ricordo doveroso del grande maestro che se ne è andato, Sguardi di settembre viaggia lontano (e vicinissimo) per presentare le ricerche di tre inviati speciali in alcuni mondi altri, tre esercizi di osservazione e conoscenza ancora più necessari di sempre visto i mala tempora che viviamo. Il primo è un tuffo nelle diverse religiosità dell'Est europeo, grazie alle immagini della fotografa-antropologa polacca Monika Bulaj. Il secondo un'immersione nei riti ortodossi dell'Etiopia cristiana, raccontati da Antonella Monzoni, ultimo premio Portfolio in Villa / Solighetto. Il terzo una cronaca della vita quotidiana di una famiglia africana in un condominio multietnico romano, negli scatti del vicino di casa-fotografo Carlo Gianferro.

Il tedesco Wolfgang Müller ci porta invece a San Pietroburgo con la sua impressionante documentazione fotografica, non spettacolare ma dura, vera, sui bambini e adolescenti che vivono in strada nella metropoli russa tra droga, violenza, qualche momento di tenerezza.

La mostra di questo numero è Col segno di poi, fotografie in Toscana 1980/2004, una selezione di opere di dieci artisti legati a Firenze e alla Toscana: ritratti, paesaggi, nudi, a inclinazione intimista-contemplativa e sperimentale.

In Carnet del Lago Beniamino Terraneo presenta la sua indagine sul paesaggio lacustre italiano, rivisitazione dei luoghi dove nel 1833 il fisico inglese H.F. Talbot, pioniere della fotografia, ebbe l'intuizione della fotografia, immagini in bianco e nero realizzate con tecniche di ripresa, obiettivi e macchine fotografiche dell'Ottocento.

Chiudono le news con la segnalazione della fiera di Colonia, Photokina 2004, il più importante appuntamento europeo per conoscere tendenze del mercato e novità tecnologiche, della mostra romana sulle immagini sognanti e sbiadite di Uberto Gasche e di quella veneziana del grande paesaggista inglese del XIX secolo J.M.W. Turner, altro caposcuola di rappresentazione del paesaggio con il quale è utile confrontare il proprio sguardo.

Antonio Politano

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