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Yasuzo Nojima a Modena

Dal 27 marzo al 5 giugno le sale del Fotomuseo Panini di Modena ospitano la prima retrospettiva italiana dedicata al maestro della fotografia pittorica giapponese Yasuzo Nojima. 112 opere realizzate dall'artista, dal 1910 al 1953. Ritratti, paesaggi, composizioni e nudi femminili, provenienti dal Museo Nazionale di Arte Moderna di Kyoto e mai esposti nel nostro paese. In contrasto con la debolezza fisica di cui l'artista soffrì per buona parte della vita, le sue fotografie sono dotate di una forza sorprendente. Gli sguardi delle donne, puntati spavaldamente verso l'obiettivo, sono diretti non solo al fotografo, ma allo spettatore: Nojima fa immedesimare chi guarda nel suo sguardo penetrante, che racchiude in sé estetiche occidentali e sensibilità orientale.

Yasuzo Nojima
Yasuzo Nojima
Yasuzo Nojima

 


Hospital Life in Afghanistan, Laura Salvinelli

Da qualche anno, la Cooperazione Italiana e l'ong AISPO (Associazione italiana per la solidarietà tra i popoli) operano in sinergia in Afghanistan per migliorare le risposte del Servizio Sanitario Nazionale ai bisogni essenziali delle popolazioni. Grazie al progetto, alcuni ospedali hanno migliorato il livello delle prestazioni e differenziato la loro offerta con servizi specialistici. Laura Salvinelli ha visitato e fotografato l'Ospedale Pediatrico, l'Ospedale Regionale e il Centro Ustioni di Herat. Gli scatti raccolti in un volume edito da Postcart (87 foto in b/n, pp. 128, euro 20) testimoniano le sofferenze di una popolazione martoriata che continua a combattere, ma anche gli sforzi e l'umanità di uomini che lottano per restituire speranza a chi ha bisogno di cure. Le inquadrature e la luce delle immagini restituiscono il coraggio di persone che vivono un dramma ma che non smettono di sperare.

Laura Salvinelli
Laura Salvinelli
Laura Salvinelli

 


25 anni dopo Chernobyl, Alessandro Scarpa

Dopo la realizzazione del libro "Finché soffia il vento di Chernobyl. Un viaggio di solidarietà dall'Italia alla Bielorussia con il convoglio umanitario di Help for Children" scritto dalla giornalista Francesca Bellemo, Help for Children presenta la mostra fotografica "Il male invisibile – la Bielorussia 25 anni dopo Chernobyl" di Alessandro Scarpa, in parte contenute nello stesso volume, altre inedite. Un percorso fotografico nel quale si entra a contatto con la realtà bielorussa, i suoi villaggi di campagna poverissimi, i suoi centri urbani degradat, le sue bellezze naturali, scoprendo in che modo la catastrofe di Chernobyl ha influito e sta influendo sulla vita della popolazione. La mostra, alla Torre Civica di Mestre dal 19 marzo al 3 aprile, vuole essere un'occasione per documentare, a ridosso del 25 anniversario del disastro del 26 aprile 1986, l'importante impegno dell'associazione Help For Children, che da 20 anni promuove l'ospitalità nelle famiglie italiane, a scopo terapeutico, dei bambini vittime delle radiazioni nucleari di Chernobyl, e che è sempre alla ricerca di nuove famiglie aderenti.

Alessandro Scarpa


Corner of the Eye, James Whitlow Delano

La Wavephotogallery di Brescia propone fino al 31 marzo la mostra antologica del fotografo James Whitlow Delano. Dopo aver lavorato a New York, con fotografi come Annie Leibovitz e Deborah Turbeville, e poi con Michel Comte e Greg Gorman a Los Angeles per foto di moda e celebrity, James Whitlow Delano ha imboccato la sua strada. A Brescia, con più di cento immagini, Delano racconta la sua storia e l'incessante e ampio lavoro fotografico, dalle foreste pluviali del Sudest asiatico all'antica via della seta nell'estremo ovest della Cina; dall'America Latina, all'Europa fino in Africa.
James Whitlow Delano


Il posto delle balene, J.M.G. Le Clézio e Eloar Guazzelli

Un premio Nobel per la letteratura e un illustratore pluripremiato. Un luogo incantato lungo la costa pacifica della Bassa California. Un leggendario baleniere assetato di ricchezze. Un giovane marinaio addetto all'avvistamento. Una giovane indiana. E soprattutto le balene, quelle grigie che a centinaia si radunano nel loro posto segreto. Sono questi i protagonisti di Il posto delle balene - uscito in Francia come Pawana nel 1992 e ora per la prima volta in traduzione italiana (Donzelli, pp. 64, euro 13,50). Due voci narranti, il capitano e il marinaio, i colori dell'avventura e del viaggio, la scoperta dell'amore e delle forze della natura ma anche dell'orrore e del male che albergano nel cuore umano. A metà tra il Melville di Moby Dick e il Conrad di Cuore di tenebra, lo scrittore francese Jean-Marie Gustave Le Clézio racconta con scrittura asciutta – accompagnata dalla potenza evocativa delle illustrazioni del brasiliano Eloar Guazzelli – un momento cruciale della conquista del West, o meglio la fine della frontiera verso Ovest: la scoperta di un luogo geografico, una laguna nelle calde acque messicane, scelta dalle balene di mezzo pianeta per andare a partorire e a morire.
Il posto delle balene

Il posto delle balene
Il posto delle balene
Il posto delle balene


LaChapelle, il "Fellini della fotografia"

David LaChapelle offre un ulteriore saggio delle sue visioni fotografiche barocche con Heaven to Hell, terzo volume (Taschen, edizione multilingua italiano compreso, pp. 352, euro 29,99)

della trilogia iniziata con LaChapelle Land (1996) e proseguita con Hotel LaChapelle (1999), oggetti da collezione più volte ristampati. Celebrities, moda, ma anche problematiche sociali. I ritratti di alcuni tra i volti più famosi del pianeta, da Michael Jackson ad Angelina Jolie, accanto a quelli di figure emarginate come la transessuale Amanda Lepore. Con fonti e riferimenti molteplici e vari - come il Rinascimento, la storia dell'arte, il cinema, La Bibbia, la cultura pop - LaChapelle ha forgiato un linguaggio visivo profondamente personale nella fotografia contemporanea.

David LaChapelle

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