Città

Fotografia a Napoli 1980-1990

Fino all’8 febbraio il Museo Pignatelli di Napoli presenta la mostra Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990 è un’occasione rilevante per il progetto Villa Pignatelli-Casa della fotografia di rileggere il contributo che la città di Napoli ha dato alla cultura fotografica italiana e internazionale, accostando al reportage nuove modalità narrative e di ricerca artistica.
 


Mimmo Jodice Atleti dalla Villa dei Papiri, Ercolano, 1986, stampa ai sali d'argento, collezione dell'artista. © Mimmo Jodice

L’esposizione, a cura di Denise Maria Pagano e di Giuliano Sergio, presenta circa 140 fotografie, frutto di una ricognizione sugli interventi fotografici di artisti italiani e stranieri presenti a Napoli nel corso di un decennio vitale. Il percorso accosta le diverse anime che attraversano la fotografia, illustra i rapporti della stessa con il sistema dell’arte e della cultura e rende conto dello sviluppo di un collezionismo napoletano attento e consapevole.
 


Vincenzo Castella da Napoli '85. Cartoline da Napoli, 1985, c-print, collezione Azienda Autonoma di Soggiorno,
Cura e Turismo di Napoli. © Vincenzo Castella, courtesy galleria Le Case D'Arte, Milano

All’inizio degli anni Ottanta, con il ciclo di mostre curate da Cesare De Seta grazie al sostegno della Azienda Autonoma di Soggiorno Cura e Turismo di Napoli, vennero invitati i fotografi più innovativi della scena internazionale a rappresentare la città, rileggendo i luoghi urbani quali sedi di memoria e di storia, in una ricerca fotografica che stringe un sodalizio con la storia dell’arte, l’architettura e l’urbanistica.
 


Lee Friedlander da Napoli '82. Città sul mare con porto, 1982, stampa ai sali d'argento,
collezione Azienda Autonoma di Soggiorno, Cura e Turismo di Napoli. © Lee Friedlander

Scrive Denise Maria Pagano, «fotografare Napoli non è cosa facile perché la città si presta a intrappolare gli autori in facili stereotipi e in immagini scontate, rischiando la caduta in rappresentazioni semplicistiche o di effetto. Questi artisti hanno saputo con occhio attento travalicare gli aspetti descrittivi e folclorici di un immaginario collettivo, indagando le molteplici sfaccettature di una realtà affascinante, complessa, multiforme, lacerata e dolente, bella nella tragicità delle sue contraddizioni e dei suoi contrasti, decadente e in trasformazione, una realtà che da atto documentario e di cronaca si fa narrazione simbolica.
 


Helmut Newton Nude, lying down, by tree roots, 1989, stampa ai sali d'argento, Collezione Trisorio. © Helmut Newton

Il palcoscenico teatrale dei vicoli, il fondale prospettico del golfo e delle sue isole, l’immersione in un mondo sofferente e discontinuo, fatto di apparente immobilità, di silenzi ma anche di spudorata chiassosità, le ferite laceranti delle chiese colpite dal terremoto, ma finanche le illusorie immagini gioiose del lungomare e dei bagnanti, tutto concorre a ribaltare il modello di una città pittoresca grazie a nuove dimensioni figurative, a sequenze fatte di forme quasi astratte, di rigorose geometrie, di severi bianchi e neri o di pittoriche campiture colorate».
 


Thomas Struth Vico dei Monti - Napoli 1988, stampa ai Sali d'argento,
collezione Lia Rumma Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli. © Thomas Struth

Dal 1981 al 1985 passano a Napoli maestri quali Gabriele Basilico, Arnaud Claas, Mario Cresci, Franco Fontana, Joan Fontcuberta, Lee Friedlander, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Claude Nori, Charles Traub che si misurano con i fotografi napoletani. A questa scena se ne affianca un’altra che, grazie alla vitalità delle gallerie private, quali quelle di Lucio Amelio, Giuseppe Morra, Lia Rumma e Pasquale Trisorio, favorisce l’affermarsi dell’arte fotografica attraverso grandi artisti internazionali come Clegg & Guttmann, Andreas Gursky, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Thomas Ruff, Cindy Sherman e Thomas Struth.
 


Gabriele Basilico da Napoli '82. Città sul mare con porto, stampa ai sali d'argento, Museo Pignatelli. © Gabriele Basilico

Spiega Giuliano Sergio, l’altro curatore, «questa mostra si fonda su un principio che si affermò proprio negli anni ottanta: una foto presentata in uno spazio espositivo non è più “fotografia” ma un'opera fotografica. La fotografia si pubblica, si archivia, si presenta come prova o documento, un'opera si espone. È un'idea chiara, in fondo duchampiana, eppure è stata spesso contestata da distinzioni critiche insidiose, come quella che negli anni settanta oppose i “fotografi” agli “artisti che usano la fotografia”. Oggi, a oltre trent’anni da quella stagione, vogliamo raccontare la storia delle opere fotografiche che furono prodotte ed esposte a Napoli, una storia culturale affascinante poiché in quel periodo cresceva la consapevolezza dei fotografi, cambiava la sensibilità delle istituzioni e la città partenopea ospitò alcune manifestazioni fondamentali per il risveglio della fotografia in Europa».
 


Luigi Ghirri da Napoli '81. Sette fotografi per una nuova immagine, 1981, c-print,
collezione Azienda Autonoma di Soggiorno, Cura e Turismo di Napoli. © Eredi di Luigi Ghirri

Da segnalare infine che nella mostra, accanto alle fotografie che illustrano i percorsi indicati e la contemporanea produzione di fotografi napoletani, viene presentato un ricco materiale documentario che ricostruisce la complessità di un decennio nel corso del quale spazi indipendenti, associazioni culturali e centri studi hanno concorso a promuovere una ricerca e a stimolare una discussione in un settore ancora considerato marginale rispetto ad altri linguaggi artistici.
 


Thomas Ruff Portrait (Andrea Knobloch), 1990, c-print, Collezione Lia Rumma, Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli

Artisti in mostra

In ordine alfabetico: Cesare Accetta, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Antonio Biasiucci, Roberto Bossaglia, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Arnaud Claas, Clegg & Guttmann, Mario Cresci, Luciano D’Alessandro, Paul den Hollander, Fabio Donato, Luciano Ferrara, Franco Fontana, Joan Fontcuberta, Günther Forg, Lee Friedlander, Giuseppe Gaeta, Caio Garrubba, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Andreas Gursky, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Robert Mapplethorpe, Raffaela Mariniello, Lello Mazzacane, Antonia Mulas, Helmut Newton, Claude Nori, Sergio Riccio, Melita Rotondo, Thomas Ruff, Marialba Russo, Roberto Salbitani, Jan Saudek, Cindy Sherman, Thomas Struth, Eckhard Supp, Charles Traub, Fulvio Ventura, John Vink, Verena von Gagern, Manfred Willmann.

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